Davanti ad una schizofrenia dottrinale, nella Gerarchia, ci troviamo inzuppati da Zuppi

Procurate pure alle cose spirituali, a’ buoni pastori, a’ buoni rettori nelle città vostre; perocché per li mali pastori e rettori avete trovata ribellione. Poneteci dunque rimedio..
Qui ho inteso che avete fatto i Cardinali. Credo che sarebbe onore di Dio, e meglio di noi, che attendeste sempre di fare uomini virtuosi. Se si farà il contrario, sarà grande vituperio di Dio, e guastamento della santa Chiesa. Non ci maravigliamo poi, se Dio ci manda le discipline e i flagelli suoi; perocché giusta così è. Pregovi che facciate virilmente ciò che avete a fare, e con timore di Dio.

(Santa Caterina da Siena – Lettera 185 (CLXXXV) a papa Gregorio XI)

Continua a leggere “Davanti ad una schizofrenia dottrinale, nella Gerarchia, ci troviamo inzuppati da Zuppi”

Il matrimonio di Maria e Giuseppe e l’abbaglio di Amoris laetitia

La festa dello sposalizio di Maria e Giuseppe è una celebrazione di antica data. Fu proposta già al Concilio di Costanza del 1416, sviluppata poi dai Francescani. Era supremamente conveniente che Maria fosse sposata con il castissimo San Giuseppe. Per diverse ragioni. Accanto a quelle enucleate da San Girolamo, tra cui, dimostrare la discendenza davidica del Figlio di Dio e nascondere al diavolo il parto verginale del Figlio di Dio, ne possiamo scorgere un’altra. Il matrimonio verginale di Maria e Giuseppe prelude al matrimonio del Verbo con l’umanità e con la Chiesa, così da preparare l’insegnamento di Gesù relativo al Regno di Dio, per il quale si diventa anche eunuchi. Il fine è diventare un solo spirito con Cristo. Invece l’Amoris laetitia prova a capovolgere questo paradigma evangelico e a far assurgere l’unione fisica a fine esclusivo delle nozze.

E’ tassativo dalla CdF: la benedizione tra persone dello stesso sesso non è lecita…punto!

La risposta al dubium proposto non esclude che vengano impartite benedizioni a singole persone con inclinazione omosessuale[10], le quali manifestino la volontà di vivere in fedeltà ai disegni rivelati di Dio così come proposti dall’insegnamento ecclesiale, ma dichiara illecita ogni forma di benedizione che tenda a riconoscere le loro unioni.” (CdF 15.3.2021, con la conferma del Papa)

Ci hanno fatto attendere un poco, ma alla fine ce l’hanno fatta a dare un “responsum” definitivo. Non che questo non ci fosse mai stato, al contrario, ma sono anni che dalla chiesa in Germania – come da molti focolai sparsi nel mondo cattolico (o di quel poco che ne rimane) – si tenta di forzare la mano a Roma, anche dopo il famoso Documento della Lettera ai Vescovi, voluta da Giovanni Paolo II e distribuita all’epoca dal cardinale Ratzinger, per la “cura delle persone omosessuali“, con la quale, Roma rispondeva già sui limiti del concetto di certa accoglienza: accoglienza sì, ma con i dovuti distinguo con le seguenti parole:

  • Occorre invece precisare che la particolare inclinazione della persona omosessuale, benché non sia in sé peccato, costituisce tuttavia una tendenza, più o meno forte, verso un comportamento intrinsecamente cattivo dal punto di vista morale. Per questo motivo l’inclinazione stessa dev’essere considerata come oggettivamente disordinata.
  • Pertanto coloro che si trovano in questa condizione dovrebbero essere oggetto di una particolare sollecitudine pastorale perché non siano portati a credere che l’attuazione di tale tendenza nelle relazioni omosessuali sia un’opzione moralmente accettabile.

E così, oggi, dopo ulteriori e maldestri (e pure perversi) tentativi nel voler forzare la mano al Papa, giunge una definitiva affermazione (magisteriale) per un “NO” definitivo a quanti stanno già da tempo violando la Legge di Dio, arrivando a benedire queste false unioni. Perché di questo si tratta, di falsità…

Elevando un grato Te Deum Laudamus, vi lasciamo ora al testo ufficiale della CdF ricordando come la balordaggine mediatica non ha fine e non ha limiti perché, stamani, i titoloni hanno dato la notizia come se, a dire questo “NO” non fosse stato Papa Francesco, ma il Prefetto della CdF Ladaria, contro un presunto e inesistente permesso papale… Lo ripetiamo spesso: attenti ai Media e al doppio gioco che fanno!

Continua a leggere “E’ tassativo dalla CdF: la benedizione tra persone dello stesso sesso non è lecita…punto!”

Gesuiti modernisti? Falsi maestri che hanno modificato il senso del peccato

[SM=g1740771] Piero Vassallo da un articolo su Riscossa-Cristiana del 2015, riportava:
“La sera dell’otto ottobre, sulla rete televisiva Sette, Gad Lerner ha pilotato un dibattito sul Vaticano II nella direzione gradita dagli scolarci bolognesi, tardi eredi delle illusioni nutrite dal card. Giacomo Lercaro, da don Giuseppe Dossetti e dal prof. Giuseppe Alberigo. La scuola di Bologna, nel dibattito rappresentata dal mellifluo epigono Giuseppe Melloni, era stata costituita negli anni Sessanta al fine di promuovere la de-ellenizzazione del Cristianesimo, ossia la separazione di fede e ragione quale propedeutica all’intesa dei cattolici con gli esponenti dell’ideologia progressista.
Lercaro, Dossetti e Alberigo non erano banditori dei torrentizi e innocui documenti stilati dai padri del Vaticano II ma antesignani di una cristianità conforme alle illusioni festanti e agli stati d’animo circolanti intorno all’aula conciliare. Stati d’animo che don Finotti ha puntualmente definito paraconciliari.
Ora l’effervescenza paraconciliare aveva avuto origine dalla fantasia dei teologi giornalisti, i quali, obbedendo ai messaggi lanciati dalla propaganda sovietica e dalla chiacchiera stampata, pensava fosse in atto una sincera e pia autocritica dei pensatori comunisti.
Il giornalismo teologico, venuto allo scoperto dopo la morte di Pio XII, il papa che ne aveva denunciato e sconfessato il delirio, contemplava, infatti, tre abbaglianti e consolanti novità:

a. il Vangelo è vero socialismo.
b. il socialismo ateo sta diventando cristiano,
c. la Chiesa e il mondo sono prossimi a una felice e gongolante intesa.

Continua a leggere “Gesuiti modernisti? Falsi maestri che hanno modificato il senso del peccato”

Wojtyla e Ratzinger: che stupidi sono stati, a non pensarci prima…!

A scanso di equivoci è bene capire chi è, in questo nostro specifico, “l’utile idiota“… di dostoevskiana memoria…. Prendiamo in prestito, liberamente, alcuni passaggi su questo strano “soggetto“:

Chi è costui? Egli è un soggetto comune spesso dalle  capacità mediocri, ma sopravvalutato  dalla società, dalla quale riceve onori e prebende e rispetto. Eppure, questa illusione continua nelle menti delle persone, senza che le stesse ricevano vantaggi e attenzioni dalle presunti capacità dell’utile idiota. Il conformismo sociale, continua nella perseveranza  dello scorrere del tempo quotidiano carsicamente, silenziosamente, lentamente, costantemente. L’utile idiota  dispensa consigli, profonde analisi, dibatte temi Nazionali ed Internazionali, con piglio e acume senza eguali, guardandosi bene però dal dibattere tematiche locali!!! La folla striminzita, lo ascolta molti lo criticano in silenzio qualcuno lo contesta timidamente, altri fingono di ascoltare per imparare capire e comprendere, per non urtare la suscettibilità dell’utile idiota. Spesso il ruolo sociale dello stesso accompagna i viandanti dell’utile idiota senza se e senza ma. Le regole sono semplici, consigliare sempre non esporsi mai. Stare sempre con chi vince e comunque mai contro chi vince. Insomma una vita grama. Nelle società odierne, forse il ruolo di questi soggetti potrebbe essere anche capito. Se infatti gli ideali traballano perché esporsi senza avere un vero interesse come tornaconto? Ed allora secondo alcune scuole di pensiero potrebbe essere anche compreso… Certo che i tempi sono cambiati e anche parecchio. In passato l’uomo del sapere era colui che metteva la barra al centro, che dispensava consigli ai bisognosi, che spesso aveva funzioni di rappresentanza importanti,  che aveva e dava rispetto, insomma quel che si dice un Signore. Dovremmo forse riscoprire gli ideali ed i classici greci ed il vero valore intrinseco della religione Cattolica, oggi sempre più in crisi di identità confondendosi con la odierna società..

Continua a leggere “Wojtyla e Ratzinger: che stupidi sono stati, a non pensarci prima…!”

Quando vuole, El Papa Francisco, giudica, vieta e, a buona ragione, caccia via.

Sappiamo bene che il contraddirsi è quella opposizione tra due asserzioni tali che una nega ciò che l’altra afferma… In questi ultimi sei anni di pontificato il Papa stesso ci ha fatto in ciò da maestro…. tanto da mettere in discussione – e mandare nel panico – fior fiore di canonisti, vescovi e teologi, sulla questione spinosa del: ” ma… un Papa può essere eretico?” cioè, può “cadere” in eresia? Ha detto sì o no delle eresie? E dunque formalmente od informalmente, ciò che interessa, alla fine, sono gli ATTI DI GOVERNO.

Continua a leggere “Quando vuole, El Papa Francisco, giudica, vieta e, a buona ragione, caccia via.”

Don Morselli scrive ai Vescovi dell’Emilia Romagna, contesta la loro interpretazione di Amoris laetitia ed esprime fedeltà alla Chiesa

Condividiamo la lettera (con dentro la Professione di Fede all’etica e alla morale da sempre insegnata dalla Chiesa) che il sacerdote bolognese Don Alfredo Maria Morselli ha indirizzato ai vescovi dell’Emilia Romagna: prima di tutto egli dichiara fedeltà alla Chiesa, e proprio per questo non può far altro che contestare l’interpretazione dei presuli della CEER, poiché si sdogana l’adulterio e il concubinato.

Approfittiamo dell’occasione per esprimere tutta la nostra solidarietà a Don Alfredo Maria Morselli, ricordandolo nelle nostre povere preghiere, per il coraggio dimostrato nel rimanere fedele alla Verità di Cristo.

Continua a leggere “Don Morselli scrive ai Vescovi dell’Emilia Romagna, contesta la loro interpretazione di Amoris laetitia ed esprime fedeltà alla Chiesa”

Dai divorzi lampo ai matrimoni al volo…

Effettivamente “tremiamo” quando Papa Francesco prende un volo… a volte lo diciamo con sana ironia, a volte con un vero e tragico dubbio: “che cosa dirà questa volta?” Questa volta è andato oltre il dire, la notizia è di dominio pubblico quindi la nostra cronaca si occuperà più sui contenuti del fatto che troverete cliccando qui con tanto di video… papale.

Continua a leggere “Dai divorzi lampo ai matrimoni al volo…”

Un papa non può fare quello che vuole solo perché è papa

Il padre Gerald Murray, sacerdote e canonista dell’arcidiocesi di New York, ha spiegato in una trasmissione televisiva perché nessun papa è padrone della Chiesa, aggiungendo che se l’Amoris Laetitia fosse stata scritta dall’allora card. Bergoglio, sarebbe stata sicuramente rifiutata da Roma, perché non in linea col magistero perenne della Chiesa. Abbiamo tradotto per voi il resoconto fatto dal sito LifeSiteNews.

Continua a leggere “Un papa non può fare quello che vuole solo perché è papa”

A colpi di motu propri papa Francesco legittima la “sua Chiesa”

Arriva Summa Familiae cura per distruggere definitivamente la Familiaris consortio. Del resto, Giovanni Giolitti († 1928) cinicamente ma realisticamente sentenziava: «Per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano».

Continua a leggere “A colpi di motu propri papa Francesco legittima la “sua Chiesa””