Francesco è il papa che i confratelli gesuiti stavano aspettando

I gesuiti — “capitanati” da Pedro Arrupe, il grande mentore di Jorge Mario Bergoglio — hanno abbandonato la missione evangelica dell’edificazione della regalità sociale di Cristo per far proprio il progetto marxista di un mondo socialmente giusto. Anche negli Stati Uniti d’America se ne stanno accorgendo, come dimostra il seguente articolo della giornalista Anne Hendershott che pubblichiamo in una nostra traduzione. Vi sono alcune imprecisioni, ma nella sostanza ben racconta come la Compagna abbia fatto proprio il modernismo marxisteggiante.

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Criticare il Papa? Ecco come e quando si può. E si deve

«Non è peccato criticare il Papa, si può fare…», disse lo stesso papa Francesco ai vescovi italiani il 21 maggio del 2018. Anzi, quando un papa sbaglia è doveroso che riceva una correzione fraterna e filiale, dai vescovi e dai cardinali prima di tutto, sull’esempio di San Paolo che resistette in faccia a San Pietro quando questi stava pastoralmente sostenendo l’eresia giudaizzante (cfr. Gal 1, 12-24). Ma come e quando si può correggere un Papa? Per rispondere a questa e ad altre domande, pubblichiamo un articolo del prof. Tommaso Scandroglio in cui viene spiegato anzitutto che un Papa è infallibile solo quando proclama un dogma o definisce una dottrina (cioè quando insegna ex cathedra), mentre in tutte le altre occasioni può sbagliare, perché la sua persona privata non è impeccabile. Le correzioni ai superiori, ivi compreso il Romano Pontefice, si trovano nella Tradizione e nella Sacra Scrittura e sono ovviamente recepite e previste dal Codice di Diritto Canonico (cfr. 212.3): devono peròrispettare il principio di proporzione ed essere guidate da prudenza e carità. Ovvero il Papa può essere criticato, corretto fraternamente e filialmente, ma non può essere delegittimato, né tanto essere dichiarato decaduto dal suo ufficio.

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Adattando il Vangelo…

Dato che Sua Santità Papa Francesco ha voluto ribadire ai cardinali dei 5 dubia del 10 e 21 luglio che non solo si può, ma si deve rileggere il Vangelo per renderlo adatto ai tempi, abbiamo deciso di farlo pure noi. Per sorridere (amaramente) un po’…

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Il “nuovo Gesù” della “nuova chiesa” della nuova Compagnia?

Quanto segue sono riflessioni che intendono mettere a nudo, o meglio in luce, quel Modernismo che ha dato alla Compagnia fondata da Sant’Ignazio, una vera e nuova connotazione portata a compimento da Pedro Arrupe nella XXXII Congregazione degli Anni ’70.

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I nuovi cardinali della sinodale glocal Chiesa

Il Papa annuncia il Concistoro per il 30 settembre: 21 nuove porpore.

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Francesco ascolta e approva. Il suo “Amen”

Non possiamo nascondere che il documentario della Disney intitolato Amen. Francisco responde ci ha scandalizzati. Ricordiamo che, comunque sia, tutte le affermazioni di un Pontefice espresse in interviste ed incontri privati, non costituiscono il “magistero della Chiesa”, per tanto non sono vincolanti per un cattolico! Tuttavia è preoccupante il quadro che ne esce…

Abbiamo assistito allo spettacolo grottesco di un Papa che, invece di confermare nella Fede Apostolica i battezzati, ha purtroppo consolidato i suoi giovani interlocutori nelle loro convinzioni erronee, se non persino nel proprio stato di peccato. Questo documentario è esempio lampante di cosa Francesco intenda per “Chiesa sinodale”. Una “Chiesa” in ascolto e in ossequio dello spirito del mondo, anziché lasciarsi guidare e illuminare dallo Spirito Santo per convertire l’umanità sollecitandola ad abbandonare il peccato come insegna la Vergine stessa a Fatima. Per questo sottoponiamo ai nostri lettori questo articolo di Luis Sergio Solimeo, della TFP americana, che analizzando il documentario della Disney, dimostra tutta la gravità e la drammaticità in cui la cattolicità cadrà se il progetto della “Chiesa sinodale” — a cui papa Francesco sta dedicando tutte le sue forze — dovesse diventare realtà. Umanamente è ormai un processo irreversibile, ma la Chiesa non è del Papa — di nessun papa –, né tanto meno dei modernisti (in particolare dei gesuiti arruppiani), ma di Nostro Signore Gesù Cristo.

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Cercando di capire il gesuita modernista…

Riprendiamo i nostri editoriali cercando ancora una volta di capire la mens, il pensiero, dell’uomo Jorge Mario Bergoglio, gesuita progressista, o forse sarebbe meglio dire modernista, poiché tale è rimasto diventando papa Francesco.

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Nuova Chiesa, nuovo papato, nuovi cattolici?

Lo “spirito del Concilio” ha creato una specie di crisi d’identità della Chiesa: non si sa più cosa sia il Cattolicesimo e come viverlo cattolicamente. Questo pontificato è l’ultimo tassello di un processo rivoluzionario che vuole distruggere la Chiesa modificandola dall’interno.

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Francesco è il legittimo papa della Chiesa?

Con quest’editoriale vogliamo rispondere a quanti sostengono che la nostra posizione nei confronti di papa Francesco non sarebbe chiara. E, allora, specifichiamo subito senza alcuna ambiguità: Egli è il legittimo 266° Successore del Beato Apostolo Pietro e come tale lo rispettiamo e preghiamo per lui. Questo però non significa chiudere gli occhi davanti ai gravissimi errori, e la tanta confusione, del suo governo. Ma non spetta a noi il giudizio ultimo e definitivo sul suo pontificato, men che meno addirittura sulla sua persona, questo è compito specifico ed esclusivamente della Santa Madre Chiesa e dei futuri Successori del Beato Apostolo Pietro.

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La Chiesa è “occupata”?

Sembra di vivere una drammatica telenovela latinoamericana, eppure è la triste realtà: la Chiesa sembra essere “preda”, in stato di occupazione, a causa di molti cambiamenti avvenuti dall’interno proprio di quella Compagnia che, però, era stata fondata per evitare tutto ciò.

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