Ricevere una telefonata da Bergoglio, per sentirsi augurare l’Inferno…

Non è che siamo “senza parole”… ma sarebbero parole impronunciabili non certo edificanti verso un “Vicario di Cristo in terra“…. e non ci stracciamo le vesti, ma il cuore… Però, che siamo scandalizzati per la battuta del Papa, sì, lasciatecelo dire… E’ vergognoso!!

Una mamma con il figlio autistico scrive al Papa anche per chiedere in dono la sua papalina… il Papa telefona alla famigliola…. In verità non c’è una sorpresa perché la signora stessa afferma di aver avvisato i suoi sacerdoti per questa telefonata che viene ripresa in diretta… Ma al di là della sorpresa, il dialogo che ne segue è davvero patetico… e non per la signora che, possiamo immaginare, è molto emozionata e piena di croci che cerca di confidare al Pontefice per riceverne benefici e magari una parola di conforto…

E così, mentre la signora conferma di pregare – anche se  il papa non ne avrebbe bisogno, dice, perché sarebbe già santo –  Bergoglio che ti fa?  AFFERMA CHE FORSE CI “VEDREMO ALL’INFERNO”….

Una vera bergoglionata….

consigliamo anche l’editoriale di Korazym

al minuto 3:40

 

 

Gesuiti modernisti? Falsi maestri che hanno modificato il senso del peccato

[SM=g1740771] Piero Vassallo da un articolo su Riscossa-Cristiana del 2015, riportava:
“La sera dell’otto ottobre, sulla rete televisiva Sette, Gad Lerner ha pilotato un dibattito sul Vaticano II nella direzione gradita dagli scolarci bolognesi, tardi eredi delle illusioni nutrite dal card. Giacomo Lercaro, da don Giuseppe Dossetti e dal prof. Giuseppe Alberigo. La scuola di Bologna, nel dibattito rappresentata dal mellifluo epigono Giuseppe Melloni, era stata costituita negli anni Sessanta al fine di promuovere la de-ellenizzazione del Cristianesimo, ossia la separazione di fede e ragione quale propedeutica all’intesa dei cattolici con gli esponenti dell’ideologia progressista.
Lercaro, Dossetti e Alberigo non erano banditori dei torrentizi e innocui documenti stilati dai padri del Vaticano II ma antesignani di una cristianità conforme alle illusioni festanti e agli stati d’animo circolanti intorno all’aula conciliare. Stati d’animo che don Finotti ha puntualmente definito paraconciliari.
Ora l’effervescenza paraconciliare aveva avuto origine dalla fantasia dei teologi giornalisti, i quali, obbedendo ai messaggi lanciati dalla propaganda sovietica e dalla chiacchiera stampata, pensava fosse in atto una sincera e pia autocritica dei pensatori comunisti.
Il giornalismo teologico, venuto allo scoperto dopo la morte di Pio XII, il papa che ne aveva denunciato e sconfessato il delirio, contemplava, infatti, tre abbaglianti e consolanti novità:

a. il Vangelo è vero socialismo.
b. il socialismo ateo sta diventando cristiano,
c. la Chiesa e il mondo sono prossimi a una felice e gongolante intesa.

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La parabola dell’abbattuto Cattolico e del vittorioso gesuita

“Il Papa non è un sovrano assoluto, il cui pensare e volere sono legge. Al contrario: il ministero del Papa è garanzia dell’obbedienza verso Cristo e verso la Sua Parola. Egli non deve proclamare le proprie idee, bensì vincolare costantemente se stesso e la Chiesa all’obbedienza verso la Parola di Dio, di fronte a tutti i tentativi di adattamento e di annacquamento, come di fronte ad ogni opportunismo. (..) Il Papa è consapevole di essere, nelle sue grandi decisioni, legato alla grande comunità della fede di tutti i tempi, alle interpretazioni vincolanti cresciute lungo il cammino pellegrinante della Chiesa. Così, il suo potere non sta al di sopra, ma è al servizio della Parola di Dio, e su di lui incombe la responsabilità di far sì che questa Parola continui a rimanere presente nella sua grandezza e a risuonare nella sua purezza, così che non venga fatta a pezzi dai continui cambiamenti delle mode…” (Benedetto XVI – Omelia dalla Cattedra 7.5.2005)

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“Placuit Deo”? Forse no.

Don Felice Prosperi, che tra l’altro è anche teologo, critica il documento della CDF Placuit Deo e ne mostra i pericoli nascosti.

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Papa Francesco distorce e manipola il messaggio di Fatima

Ad un anno dal viaggio apostolico di papa Francesco a Fatima, riceviamo e pubblichiamo un’analisi di ciò che egli disse in quell’occasione dal nostro affezionato lettore e commentatore Don Felice Prosperi che scrisse qualche giorno dopo.

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Insidia di Satana al Papa, non al papato

Cari Amici, ci sono casi, molti casi, in cui il detto del “mal comune mezzo gaudio“, non ci spinge affatto ad alcun gaudio, ad alcuna letizia, specialmente quando dobbiamo fare una “analisi critica ma rispettosa ed attenta” di questo Pontificato, di questo magistero…

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Bergoglio rigetta “un Dio” che punisce

Papa Francesco all’inferno ci crede, il problema è “come” e in quale senso!

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La neochiesa non s’illuda: depravati e pervertiti non entreranno nel Regno dei Cieli

La neo chiesa sdogana i rapporti contro natura e i Vescovi tacciono (è l’ignavia, della quale abbiamo già messo in guardia i vescovi in questo editoriale), perciò condividiamo questo articolo perché riporta due Lettere importanti e che, ci auguriamo, possano risvegliare il torpore di quel Clero ancora sano, e possano convertire i sacerdoti apostati che non fanno danno solo a se stessi, ma anche alle Anime da risanare, anziché compiacere….


Riportiamo una famosa Lettera di santa Caterina da Siena che riprendiamo da questo testo in formato Kindle. La notizia è di dominio pubblico, addirittura la Diocesi di Torino che sdoganacorsi per fidanzati gay“; sacerdoti che escono trionfalmente allo scoperto per affermare che la Chiesa “deve chiedere perdono alle coppie gay” … l’elenco è in crescita e ci chiediamo – chiediamo ai Vescovi – perché tacete? E’ evidente che questa gente NON crede affatto all’esistenza dell’Inferno e ritiene, molto probabilmente, che lo stesso Dio e Signor Nostro Gesù Cristo, sia oramai una sorta di ESPERIENZA SIMBOLICA, non affatto una Presenza Reale per la quale l’uomo (uomo e donna) è TEMPIO DELLO SPIRITO SANTO.

Vi è anche del sadico in tutto ciò, cioè, in quel “piacere, crudele e perverso, di tormentare” la santa Chiesa vera di Gesù Cristo, che nei suoi veri Santi ha sempre combattuto quei “peccati CONTRO NATURA” perché uccidono l’uomo, lo degradano, ed è un peccato, la sodomia (termine scomparso dalle predicazioni della neo chiesa), che fa schifo persino ai Demoni, come insegnano san Pier Damiani e santa Caterina, Dottori della Chiesa.

Ed anzi, per troppi Vescovi Sodoma e Gomorra non furono neppure distrutte, clicca qui e, il termine sodomia, è letteralmente scomparso nell’esame della coscienza e nel contesto dei peccati mortali, della neo chiesa…

CLICCARE QUI per leggere e meditare sui due testi di san Pier Damiani e di santa Caterina da Siena.

2018. Lettera aperta alla Santa Sede e ai nostri Pastori della vera Chiesa

Con quale desiderio Lei entra nell’anno nuovo?”. Con il desiderio di essere risparmiato da domande del genere. (Karl Kraus)

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Caro papa Francesco, non “svuotare” l’inferno come alcuni tuoi confratelli…

Per Bergoglio è negativo pensare ad un inferno pieno: così facendo sdogana i pensieri eterodossi dei confratelli Karl Rahner e Hans Urs von Balthasar.

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