Dai viaggi apostolici per diffondere il Verbo alla spartizione sincretista della terra

«Lasceremo il Creatore per andare alle creature? Gesù basta: là dove Egli è, niente manca» (Charles de Focauld)

Papa Francesco, lo ha detto in molte occasioni, non ha alcun interesse verso “la dottrina”, il suo interesse lodevole verso i poveri, però, è stato scardinato completamente dalla Tradizione della Chiesa, come se in passato la Chiesa non avesse mai fatto nulla per loro. I suoi viaggi apostolici sono per lo più un nuovo magistero sociale scardinato dalla dottrina della Chiesa è un nuovo marketing per “spartirsi il territorio” in modo accomodante e sincretista, si va piuttosto verso quella direzione condannata ieri dai Vangeli e dalla Chiesa. Ed eccoci ad oggi, vedi qui. I viaggi papali hanno cambiato il senso, il cuore del messaggio cristiano, lo spirito dei contenuti.

Il Papa deve invece “confermare i fratelli nella Fede a Cristo Signore Dio”, questo è lo scopo del suo ruolo e dei suoi viaggi papali, non altro. Deve correggere gli errori dottrinali, deve predicare Cristo Gesù, deve annunziare a tutti della Sua morte di Croce e Risurrezione, deve spingere le genti verso Cristo Gesù e non verso se stesso o verso la sua idea di chiesa, poi parlare anche della dimensione sociale unitamente alla dottrina del Vangelo. La Chiesa è sempre andata alle periferie non per restarci, ma per portare queste al CENTRO CHE E’ CRISTO.

Dove sta, oggi, tutto questo? Assistiamo piuttosto ad un vero ribaltamento delle priorità stabilite dal Cristo stesso: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato…» (Mc 16,15-18). Come faranno a credere e a convertirsi se il papa in primis non predica più la conversione e il vero Vangelo come dovrebbe fare? NON CI SONO ALTRI MODI è utopia quella che spinge il papa gesuita a fare compromessi con il mondo! Se ci fossero stati altri modi, non avremo avuto il numero di Martiri che la Chiesa, oggi, contempla.

A Myanmar papa Francesco ha detto che la sua priorità di predicazione, e la stessa che dovrebbero assumere le comunità cristiane, non è più predicare Cristo, ma cercare accordi di pacifica convivenza attraverso la condivisione di una nuova priorità: L’AMBIENTALISMO, la cura del creato, vedi qui l’approfondimento.

Veramente, ciò che non può essere separata è l’umana società dalla dottrina del Vangelo, la cui priorità è la conversione a Gesù Cristo, poi viene il resto: «Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta» (Mt 6,33). Ribaltare queste priorità farà sorgere comunità di cristiani accomodanti e compiacenti al mondo, anche se prima il papa ha specificato di educare i giovani «…ai sani principi morali che li guideranno nell’affrontare le sfide di un mondo minacciato dalle colonizzazioni ideologiche e culturali…». Ma se prima non li si educa alla conversione al Cristo Vivo e Vero, l’unico Maestro di vita, e di vita eterna, l’unica Verità che siamo obbligati a diffondere, cresceranno nella debolezza costruendo, appunto, non sulla Roccia ma sulle sabbie del pensiero liquido e, al primo scossone, crolleranno miseramente.

Diversamente ci stiamo avviando verso una sorta di RELIGIONE MONDIALE SINCRETISTA, vedi anche qui, dove l’importante non è affatto l’Annuncio del Verbo, ma la pacifica convivenza sociale nella quale il perno non è più GESU’ CRISTO VIA, VERITA’ E VITA ma la combinazione sincretista di ciò che ci unisce, vale a dire: L’AMBIENTALISMO e pacifismo assunto a nuova religione mondiale. Verso una nuova e catastrofica immagine del papato e del pontefice, piegato a piacere agli uomini, a piacere al mondo piuttosto che a Dio mediante, se fosse necessario, la morte attraverso il martirio per aver difeso il Cristo Gesù.

Ricordiamo a tutti noi che nel cap. 4 della lettera a Timoteo, san Paolo (2Tm. 4) ci aveva avvisati dicendo proprio questo: guarda che a un certo momento arriveranno a cercarsi dei nuovi maestri, che dicano loro tutto quello che vogliono sentirsi dire, quindi tenete presente questo. Se Gesù è scandalo, inciampo, è follia, è proprio perché non ha mai “dialogato” con il mondo, non è andato a predicare “ciò che ci unisce” con le altre religioni, piuttosto rispettando le persone non le ingannava tacendo loro a riguardo dei Novissimi. Manca oggi, in questi viaggi apostolici, LA VERITA’ e l’inganno sta nel fatto che ciò che si predica andrebbe pure bene a riguardo della convivenza civile tra gli uomini, ma va bene quando tale convivenza non viene slacciata e separata DAL DOVERE DI CONVERTIRSI A CRISTO.

I figli della Chiesa che predicano la Verità scandalizzano, sono considerati oggi i “cattivi”, i nemici, i rigidi, persino i nuovi farisei, ma Charles de Focauld è morto per portare Gesù il Signore Dio tra i musulmani e diceva: «Lasceremo il Creatore per andare alle creature? Gesù basta: là dove Egli è, niente manca».

Ricordiamo la nona beatitudine del vangelo di Matteo: beati voi quando vi perseguiteranno vi insulteranno e mentendo diranno di voi ogni sorta di malignità, ed ecco il nucleo di tutto, “a causa mia”. Se manca questo “a causa mia”, non siamo più cristiani. Ci possono prendere in giro quanto vogliono, ci possono etichettare e predicare ogni sincretismo che, se manca questo “a causa mia”, dice Gesù, allora il riferimento a questa beatitudine non sarà coerente con il nostro vissuto, fosse anche il Papa in persona. LA CAUSA E’ CRISTO NON IL POVERO; LA CAUSA E’ IL PARADISO, LA VITA ETERNA, NON L’AMBIENTALISMO E IL PARADISO TERRESTRE.

Il Figlio di Dio è stato umiliato, disprezzato, emarginato, ucciso e ci indica che la Sua Parola continua ad essere scandalizzante e produce la DIVISIONE NECESSARIA: “Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada…” (Mt 10,34). Ciò che scandalizza non è il carisma e i metodi pacifici di papa Francesco, ma ciò che NON dice a riguardo della Verità.

Cosa vuol dire scandalo? Non vuol dire propriamente quello che si intende oggi nel parlare comune: sgomento, ribrezzo, avversione, non è questo lo scandalo del Vangelo. In latino vuol dire inciampo, quindi quando si dice scandalo si dice che questa parola ti fa inciampare, ossia si vuole un cammino liscio, senza tanti problemi, senza ostacoli, si vuole l’AMMMMORE… perciò LA PAROLA DI GESU’ CRISTO che è “regolata dall’Amore ai Comandamenti di Dio”, è di ostacolo e quando è predicata come comanda il Vangelo, GENERA I MARTIRI, i nuovi crocefissi… la persecuzione alla Chiesa.

La Parola del Padre che è Gesù Cristo, è lo scandalo, è quell’inciampo che viene di fronte a noi e ci dice: fermati un momento, non è come dici tu, possiamo condividere ciò che ci unisce e in rispetto alle singole vite degli uomini che “la pensano diversamente” ma… ESISTE LA VERITA’, ESISTE UNA PAROLA DEFINITIVA che non è ne mia e neppure tua, è PERSONA E’ DIO. Non un dio qualsiasi, ma Gesù Cristo nella Santissima Trinità. E lo Spirito Santo, Terza Persona della Santissima Trinità, non può predicare un bene oggi ciò che ieri era sbagliato, non può contraddirsi e neppure contraddire.

Questo è lo Spirito attraverso il quale vogliamo incamminarci, insieme a voi con tutta la santa Chiesa Cattolica e le persone di buona volontà, in questa prima Domenica d’Avvento verso Betlemme, verso quella “Casa del Pane” che prefigurava anzitempo la Missione terrena del Divino Bambino, l’Eucaristia.

Maràn athà (aramaico = Il Signore nostro viene; si può leggere anche marana tha = Signore nostro, vieni!). “Se qualcuno non ama il Signore sia anàtema. Marana tha: vieni, o Signore!  La grazia del Signore Gesù sia con voi. Il mio amore con tutti voi in Cristo Gesù!” (1Cor 16, 22-24); “Colui che attesta queste cose dice: «Sì, verrò presto!». Amen. Vieni, Signore Gesù. La grazia del Signore Gesù sia con tutti voi. Amen! ” (Apoc 22, 20-21).

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