Un rivista americana domanda: è un lapsus freudiano?

Anche nell’umorismo i gesuiti dicono mezze verità.

Una rivista americana ha commentato: “A Freudian slip? [Un lapsus freudiano?]“, a seguita della risposta data da papa Bergoglio — “Vado dalla strega” — ad una giornalista che gli chiedeva quale fosse il suo segreto per essere così in forma. Potrebbe essere davvero un lapsus freudiano? Vediamo un po’.

In realtà, non volevamo farci coinvolgere nell’ennesimo “pensiero liquido” ad alta quota, di un viaggio papale, tuttavia la rete è fatta di notizie e questo ci da la possibilità di affrontare, la notizia, nel modo più accurato possibile, o almeno ci proviamo.

Papa Francesco vola in Cile e in Perù. A riguardo dei temi scottanti e dell’agitazione interna alle chiese locali, se ne sta occupando egregiamente la Nuova Bussola già con un buon articolo qui. Ed era ovvio che, tra le tante curiosità che attirano i Media, le battute di un Pontefice – male avvezzo – verso chi gli pone domande altrettanto idiote, perché di questo si tratta, non poteva mancare neppure questa volta il “caso mediatico”.

La domanda sciocca, irriverente, male-educata della giornalista di TV2000 (la TV dei Vescovi italiani, mica pizza e fichi!), che ritiene di trovarsi davanti non un Pontefice, ma un compagno di merende, un compagno di gita, compagno di vacanza… è stata la seguente: «Ci dice che cosa le dà il suo medico, così lo prendiamo anche noi che arranchiamo dietro a lei?». Un riferimento alla resistenza di Bergoglio durante queste trasferte. «Ma io non vado dal medico, vado dalla strega!», ha detto ridendo di gusto.

Se questa è la “nuova” professionalità giornalistica al seguito papale, ci attende un futuro di altrettanto e profondo stupidario senza più limiti. Bisogna infatti riconoscere che la risposta di Papa Francesco è stata una battuta tipicamente gesuitica. Poco prima, la giornalista de Il Messaggero gli ha chiesto se aveva paura di incontrare i giornalisti e Francesco ha risposto: «Sì, ho paura delle interviste… vedi che cosa mi tocca fare».

Che Bergoglio abbia “paura” delle interviste, è un falso già smentito da lui stesso che ne rilascia ad ogni occasione, clicca qui per la fallita trasmissione sul “Padre Nostro”, altra ennesima intervista… provando spesso anche un certo divertimento. Insomma se il Papa “teme” le interviste, chi gli impedisce di NON rispondere? Errare humanum est, perseverare autem diabolicum… perché Bergoglio si sente obbligato a dover rispondere?

Torniamo per ora all’umorismo gesuita!

Dei gesuiti si è sempre detto che sono colti, sottili, doppi, ipocriti. Ma nel loro sito ufficiale, fino al 2013, nella sezione “linguaggi-umorismo” si leggeva questa nota: «Ecco una sezione in cui ci prendiamo un po’ in giro. Come i carabinieri, anche i gesuiti hanno una certa “letteratura” in fatto di barzellette. Qui ne riportiamo solo alcune raccontabili, che si sentono comunemente. Se ne conoscete altre, con soggetto i gesuiti, non mancate di farcele conoscere… Scrivete al webmaster. Grazie» Dopo il 2013 la sezione con l’avviso è letteralmente scomparsa, non sappiamo il perché, forse supponiamo che da quel 13 marzo 2013 non c’è più nulla per cui ridere?

“L’attitudine umana più vicina alla grazia di Dio è l’umorismo”, così aveva sintetizzato Papa Francesco, all’incontro coi confratelli e riportata “sbadatamente” in un tweet sfuggito ad Antonio Spadaro, direttore di Civiltà Cattolica. “Sfuggito” dal momento che nella trascrizione ufficiale dell’intervento pubblicato dalla sala stampa della Santa Sede quelle parole non ci sono.

Intendiamoci che sotto accusa non è l’umorismo, del quale i veri Santi ci hanno arricchito le meditazioni…. il problema è ciò che si dice sotto forma di umorismo!

La risposta del Papa alla domanda idiota della giornalista: «Ma io non vado dal medico, vado dalla strega!» è tipicamente non soltanto gesuita, ma anche la risposta di coloro che gentilmente, ed educatamente, stanno dicendo – a chi ha fatto la domanda inopportuna – “ma che vuoi che ne sappia? Sono semplicemente di robusta costituzione, che pensi vada  ad assumere, l’elisir di lunga vita?”…

Se ricordate bene è da cinque anni, fin dal 2013 che i Media si rincorrevano per fare scoop sulla salute del Papa argentino, e questo per una sua stessa battuta altrettanto sciocca, quando disse ai giornalisti all’ennesima intervista rilasciata ad una emittente televisiva messicana: «Ho la sensazione che il mio Pontificato sarà breve: quattro o cinque anni, non so, anche due o tre. Due sono già passati. È una sensazione vaga. (…) Ma sento che il Signore mi ha messo qui per un periodo breve, niente di più» L’eco mediatica di questa dichiarazione fu ovviamente enorme. Cosa si nascondeva dietro quella vaga sensazione? Una visione profetica? Manco per sogno, nulla di profetico, ma di molto stravagante. Subito i Media trassero queste conclusioni: un dato è certo i medici di Papa Bergoglio sono preoccupati dalle sue condizioni di salute…. si legga anche qui.

Vedete voi come si è passati dalla “preoccupazione” per la salute del Papa, a chiedergli quale elisir di lunga vita usa e da quale medico si fa mantenere in forma! Mettendoci onestamente nei suoi panni, quale risposta avremo dato noi stessi? Che poi Bergoglio non va dai medici, forse è anche vero, e se ci va è solo quando ne ha veramente bisogno, perché lui AMA LA MEDICINA ALTERNATIVA… quella “naturale”, quella fatta di mani che si impongono, di spiriti che svolazzano qua e là, indipendentemente da dove arrivano, se da sotto terra o dal cielo non fa differenza, per lui, si legga qui.

Non lo inventiamo noi, è il suo modo di curare, soprattutto i malanni spirituali, esistenziali. Per esempio è sempre Bergoglio che ha espresso chiaramente il suo bisogno di “un bagno con la folla” perché questo lo fa sentire bene e che rischierebbe di cadere in “depressione” se ciò non potesse più accadere. E’ lui stesso che ha raccontato la scelta di abitare a santa Marta anziché nel Palazzo Apostolico, perché avrebbe sofferto di “isolamento”, ecco le sue parole ufficiali: «Per me è un problema di personalità: è questo. Io ho necessità di vivere fra la gente, e se io vivessi solo, forse un po’ isolato, non mi farebbe bene. Questa domanda me l’ha fatta un professore: “Ma perché Lei non va ad abitare là?”. Io ho risposto: “Ma, mi senta, professore: per motivi psichiatrici”. E’ la mia personalità. Anche l’appartamento, quello [del Palazzo Pontificio] non è tanto lussuoso, tranquilla… Ma non posso vivere da solo, capisci?».

Queste le mezze verità dei gesuiti, dette con umorismo, con una battuta, che poi sia falsa o vera non ha importanza, l’importante è seminare la risposta che si vuole dare e non dare, lasciando sempre all’interlocutore di capire ciò che vuole. Nel 2015 Papa Francesco esonerò dal suo incarico, senza preavviso e senza motivazioni, l’archiatra pontificio Patrizio Polisca, medico di Benedetto XVI. Da allora è un mistero su chi l’abbia sostituito, tante le voci di corridoio, ma nessuna ufficiale. Ciò che si sa con certezza è che lui predilige persino l’agopuntura, medicine alternative, omeopatiche e incerte…. a raccontarlo fu nel 2014 la rivista “Mio Papa” (un nome, un programma) a lui dedicata.

E così la risposta del Papa alla domanda idiota della giornalista: «Ma io non vado dal medico, vado dalla strega!», potrebbe essere spiegata dalla presenza, tra le sue strette amicizie, di un certo dott. Liu Ming, il maestro di arti marziali e di medicina alternativa cinese e di disciplina meditativa orientale…. ecco i fatti:

Maestro, come ha conosciuto Bergoglio? «Nel settembre del 2003 un curato mio paziente mi parlò di questo cardinale, che aveva bisogno di cure. Pochi giorni dopo Bergoglio mi chiamò chiedendomi se potevo andare a visitarlo in arcivescovado. Quando entrai mi guardò negli occhi per almeno un minuto. Una situazione molto strana, ma anziché mettermi a disagio mi faceva sentire una grande confidenza. Entrammo subito in sintonia. Aveva parecchi problemi di salute: mi raccontò che gli avevano rimosso la cistifellea e aveva avuto un problema con il fegato. Aveva subito anche un’operazione ai polmoni e aveva problemi di cuore per i quali avrebbe dovuto operarsi nuovamente».

Prendeva molti farmaci? «Sì, un sacco di pastiglie. Gli consigliai di cominciare subito un trattamento. Iniziammo con tre volte la settimana».

Veniva qui in studio? «No, mai. Ero io che andavo da lui. Dopo poco tempo passammo a vederci due volte la settimana, quindi una. Dopo tre anni cominciammo a vederci ogni tre mesi. Cominciammo nel 2004 e abbiamo smesso nel 2012. Otto anni è il tempo che occorre a un uomo per completare il suo ciclo di cure. Alla donna ne bastano sette».

Alla fine di questo ciclo Bergoglio stava bene? «Sì, aveva smesso di prendere le pastiglie per il cuore e per il diabete.E ancora oggi, che io sappia, non assume nulla».

In che cosa è consistita la cura? «Agopuntura e massaggi. La medicina cinese agisce naturalmente. Dico sempre che un uomo che si cura con essa può vivere anche 140 anni».

Arrivando ad una conclusione – che non c’è – ci sembra interessante ciò che un argentino disse di Bergoglio quando era ancora arcivescovo, dunque in tempi non sospetti, che egli dipendeva da una certa SUPERSTIZIONE atavica… una religiosità superstiziosa per la quale – attraverso le battute che gli sono tipiche – egli cerca di scongiurare il peggio.

Qualche cosa l’avevamo raccontata qui: quella diabolica superstizione…. «Ringrazio tutti voi degli auguri per il mio prossimo compleanno, grazie tante! Ma vi dirò una cosa che vi farà ridere: nella mia terra fare gli auguri in anticipo porta iella! E chi fa gli auguri in anticipo è uno “iettatore”!»: queste furono le dolci parole di papa Francesco per ringraziare i fedeli dell’udienza del mercoledì del 14-12-2016…

La cosa che ci farà ridere… dice il Papa…. e sommando tutte le sue battute non sappiamo proprio cosa ci sia da ridere… non siamo neppure più all’umorismo tipico dei gesuiti, ma si è andati ben oltre visto che a dover rispondere, anche di cose serie, è il Papa. Così la frase che disse: «Ho la sensazione che il mio Pontificato sarà breve: quattro o cinque anni, non so, anche due o tre. Due sono già passati. È una sensazione vaga. (…) Ma sento che il Signore mi ha messo qui per un periodo breve, niente di più» –  insieme alla risposta data alla sciocca giornalista di TV2000 e alle questioni che abbiamo portato come prova, ci suggeriscono che Bergoglio intende campare “cent’anni”, indipendentemente dal medico che lo ha in cura… ma con una buona dote di scongiuri a chi gli fa domande sulla sua salute.

Per dirla con il grande Edoardo De Filippo: «Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male!»

Lascia un commento