Disturbo bipolare. Ogni riferimento a persone è puramente casuale

Con il termine disturbo bipolare si indica la psicosi maniaco-depressiva che nel linguaggio comune è conosciuta anche come depressione bipolare. Il disturbo bipolare, è una alterazione dell’umore del paziente per cui si alternano stadi di eccessiva ed immotivata euforia ad altri di eccessiva ed egualmente immotivata depressione.

La condizione di euforia, è caratterizzata da esagerato eccitamento, autostima, iperattività, facilità al riso, sottovalutazione delle situazioni, assenza di autocritica. Essa può dar luogo ad episodi maniacali o ad episodi ipomaniacali in cui la gioia e l’esaltazione si manifestano in grado minore. Lo stato maniacale può essere anche causato da patologie organiche, da alcuni farmaci, quali anfetamine, antidepressivi, da patologie ormonali come livelli elevati di ormone tiroideo, e da patologie neurologiche.

Lo stato depressivo, detto episodio depressivo minore, che si distingue, per la gravità e per durata dei sintomi, da quello maggiore in cui l’umore è gravemente e costantemente depresso, normalmente segue quello maniacale, ma può essere preceduto da uno stato di relativa normalità. Esso ha polarità esattamente opposta, da qui deriva il nome: “disturbo bipolare”, ed è caratterizzato da un senso di profonda tristezza sproporzionata anche rispetto ad eventi luttuosi o traumatici, da apatia, continui sensi di colpa ed auto denigrazione.

Ovviamente soffrire di sbalzi di umore non significa automaticamente essere preda del disturbo bipolare che è una vera e propria, ed anche grave, patologia e che va diagnosticata da uno specialista. Inoltre, uno dei problemi più seri della depressione bipolare è che il paziente normalmente (specialmente se è nella fase maniacale) non si riconosce malato e pertanto rifiuta ogni diagnosi e qualsiasi cura.

Nonostante, come già detto, il disturbo bipolare sia una patologia alquanto grave per cui non esiste una cura definitiva, è possibile, se ben seguiti, condurre una vita normale senza gravi limitazioni tuttavia, affinché la cura abbia effetto, è necessaria la collaborazione della persona coinvolta, e questo accade raramente.. Gli episodi di depressione o maniacali possono alternarsi più o meno velocemente e la maggioranza dei pazienti presenta quattro, o più, episodi in un anno.

Vediamo ora qui solo una parte, chi vuole potrà fare le proprie ricerche.

L’Episodio Maniacale è caratterizzato da un umore persistentemente elevato, decisamente superiore al norma, sia sul versante dell’espansività che dell’irritabilità. L’autostima del soggetto è ipertrofica, definita da aspirazioni eccessive e un forte senso di grandiosità. Vi è la presenza di una spiccata ed eccessiva loquacità, affiancata da un’agitazione psicomotoria, dovuta probabilmente in parte dalla successione continua dei pensieri come se si rincorressero uno dopo l’altro.

Questa mania, si manifesta in modo abbastanza eclatante, anche se con gradazioni diverse. I sintomi principali sono: buon umore eccessivo e percepito dagli altri come inusuale,  comportamenti molto disinibiti, sensazione di energia quanto mai intensa e di senso di infaticabilità, allegria sproporzionata con l’attirare ogni attenzione sulla propria persona, iper-attenzione verso alcuni fatti di suo interesse (da qui il maniacale) ma con distrazione alternata a comportamenti aggressivi e impulsivi,  estrema irritabilità quando venisse contraddetto, fiducia non realistica nelle proprie capacità, diminuzione della capacità di giudizio, abuso di farmaci non convenzionali, atteggiamenti provocatori di sfida, modifica del proprio modo di presentarsi e gesticolare (mimica facciale) per utilizzare uno stile più appariscente e personale (a volte inappropriato). Si parla di episodio maniacale se i sintomi persistono per più settimane, alternandosi a fasi depressive, o più o meno, tranquille.

A questo va associato anche il caso del Disturbo Borderline il quale rientra nei “disturbi della personalità” e, nel 20% dei casi, compatibile con la patologia Bipolare. Il Disturbo Borderline è molto vario, coinvolge diverse sfere della personalità, per questo è anche difficile la diagnosi, tuttavia ha due nuclei importanti facilmente individuabili: l’eccessivo manifestarsi delle emozioni; e la sfera delle relazioni, entrambi caratterizzati da una forte instabilità psicologica.

Le emozioni sono molto intense e variano da espressioni maniacali, a stati mentali di caos emotivo. Le emozioni e le relazioni sono instabili, il soggetto coinvolto teme spesso tradimenti e l’abbandono (comportamento maniacale: ossessività nel trattare qualche argomento; ossessione: tutti ce l’hanno con me, non mi capiscono), subentra così l’apprensione nei rapporti con gli altri tanto da condurlo ad assumere atteggiamenti di iper-controllo fino alla paranoia.

Infine, il soggetto effetto da Disturbo Borderline, associato alla patologia Bipolare, può vivere momenti di frenetica violenza interiore, quando pensa di essere stato tradito o abbandonato, o può arrivare a respingere l’altro in anticipo, con altrettanto impeto, se solo pensasse di essere stato da lui tradito, e quindi di allontanarlo prima di essere abbandonato.

Il disturbo bipolare è piuttosto raro nei bambini anche se spesso non viene identificata in quanto i bambini hanno frequenti disturbi dell’umore e passano dalla tristezza alla gioia velocemente. In genere la psicosi maniaco depressiva compare in adolescenza o all’inizio dell’età adulta. Il disturbo bipolare è una malattia e va curata. Depressione e mania sono i due estremi dei disturbi dell’umore.

Tristezza e gioia sono infatti espressione della vita di ogni giorno, sono la risposta ad un dolore o ad un lutto, ad una separazione o ad una delusione, come ad un successo o ad un evento gioioso, ma quando tristezza ed euforia non sono modulabili e persistono per lunghi periodi coinvolgendo anche altri, non sono più normali reazioni emotive, ma vere patologie: depressione e mania, che purtroppo non sempre vengono identificate come tali.

Vi starete chiedendo cosa c’entra l’articolo col nostro Blog, apparentemente nulla, anzi forse proprio nulla, non siamo medici e non facciamo diagnosi, non siamo per le ricette “fai da te“, ciò che vi abbiamo proposto è una brevissima riflessione che ogni lettore, o lettrice, potrà usare anche per valutare se stesso/a, ogni riferimento a persone è puramente casuale, ma riflettere e ragionare, non fanno mai male.

5 pensieri riguardo “Disturbo bipolare. Ogni riferimento a persone è puramente casuale

  1. Senza alcuna pretesa da parte mia di rigore medico o farmacologico, a me risulta anche che:

    – la spiccata ed eccessiva loquacita’, fino all’incontrollabilità della parola emessa, è una degli effetti collaterali della somministrazione di antiepilettici (barbiturici, v. Gardenale e simili), farmaci che vengono prescritti non solo ad epilettici ‘primari’ ma anche a soggetti con epilessia ‘secondaria’ (= insorta dopo interventi chirurgici al cervello).

    – la sensazione di energia molto intensa con senso di infaticabilita’ : nell’abuso di ‘farmaci non convenzionali’ ritengo sia stata compresa l’assunzione di sostanze nervine, anche sconosciute all’uso occidentale (coca da masticare, yerba mate, …..).

    * * *
    In moltistimi pazienti come quelli descritti l’autodenigrazione, se c’è, non si vede per nulla, mentre è fortissima e insistita la squalifica del prossimo.

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    1. Se poi una patologia post chirurgica come quella accennata si innesta su un quadro di personalità dall’ego ipertrofico, con forti connotazioni ribellisticoideologiche e pure anarcoidi per cultura familiare e/o sociale, si crea il botto.

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  2. Sono più terra, terra, ottima riflessione per il mio stato di coscienza. Poi però non posso fare a meno, da cattolico, di pensare a come tutto combaci con quel monito di Gesù: che il vostro parlare sia sì, sì e no, no, perchè il di più viene dal maligno.
    E chi produce queste patologie se non il Demonio attraverso il peccato originale e il nostro rifiuto a rinunciare a tutte le sue seduzioni?
    La stessa schizofrenia fu diagnosticata niente meno che da un esorcista il quale diede il nome a questo sdoppiamento della natura umana, buona e cattiva, in continua lotta per la sopravvivenza dell’anima.
    Papa Francesco quando era vescovo a Buenos Aires si fece imporre le mani dai non cattolici e pure laici, da lì ha potuto ricevere solo due cose: o nulla, o la vessazione demoniaca che non è come la possessione, ma qualcosa di ancora più torpido perché all’apparenza scorre tutto bene, ma la coscienza non è guidato dallo Spirito Santo.
    Confesso che durante un incontro del Rinnovamento quando vidi che stavano per imporre, tutti i laici, le mani, me ne sono andato di corsa in un’altra chiesa, appartandomi in ginocchio con Gesù eucaristico, in silenzio e piangendo, ringraziandolo per lo scampato pericolo, ma chiedendo di proteggere anche tutte quelle anime ignare e inconsapevoli.

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  3. Quel che per ora è certissimo, documentazione fotografica e narrazioni di testimoni alla mano, è che l’allora cardinal Bergoglio pasticcio’ alla grande con movimenti spiritualoidi in odore di eresia: là lo ‘spirito di qualcuno’ grondava da tutti i pori. Ma si sa che certi ‘riti’ non sono mai gratis, e a giocare col fuoco prima o poi ti bruci.
    Ne’ Giorgio Mario Bergoglio ha mai cessato, dopo l’elezione al soglio (seggio?) di Pietro, le ‘relazioni pericolose’.
    Più son malandrini e più lo mandano in visibilio e più li promuove (i laici alla ribalta dei media, quelli delle altre confessioni e religioni alle commissioni deputate al ‘pasticciamento’ della dottrina cattolica, i chierici cattolici alle cattedre. E ai malandrinissimi van le cariche più alte, perché possano fare il maggior danno possibile. Sennò che rivoluzione è??).

    Chi nega ancora questo dato di realtà si è iscritto a pieno titolo al “Club delle Tre Scimmie Io-non-vedo, Io-non-sento, Io-non-parlo”.
    E poi magari pontificano pure sulla parresia…

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