Papa Francesco: “mi piacciono le critiche; non temo gli scismi…”, il re delle contraddizioni.

“Il furbo è sempre in un posto che si è meritato non per le sue capacità, ma per la sua abilità a fingere di averle…”

Papa Francesco rientrato dal Viaggio apostolico in Mozambico, ha rilasciato l’ennesima intervista (conferenza stampa) per la quale, al momento, non c’è un testo “ufficiale” e non c’è il video integrale e perciò dobbiamo affidarci all’amico e confidente del Papa, Scalfari con la sua “repubblica” che, a quanto pare, deve aver avuto il nulla osta avendo pubblicato (integralmente?) l’intervista qui. L’intervista è durata più di un’ora…. e i temi toccati sono stati diversi. Le maggiori testate hanno trattato la frase sullo SCISMA… a noi, lo confessiamo, è interessato di più il tema della CRITICA. I due argomenti sono le facce di una medesima medaglia.

Cominciamo dalla risposta sulle CRITICHE, risponde così papa Francesco:

  • “Le critiche non sono soltanto da parte degli americani, ma sono un po’ dappertutto, anche in curia. Alcuni hanno l’onestà di dirle, e a me piace questo. A me non piace quando le critiche stanno sotto il tavolo, fanno un sorriso che ti fanno vedere i denti e poi ti danno una pugnalata da dietro. Questo non è leale, non è umano. La critica vera è un elemento di costruzione. Invece la critica delle pillole di arsenico è un po’ come buttare la pietra e nascondere la mano. Questo non serve, questo non aiuta. Aiuta semmai i piccoli gruppetti chiusi che non vogliono sentire la risposta alla critica. Quando si dice: ‘Questa cosa del Papa non mi piace’… significa che io faccio una critica e aspetto la risposta, vado da lui e parlo e scrivo un articolo e gli chiedo di rispondere. Questo è leale, questo è amare la Chiesa. Fare una critica, invece, senza voler sentire la risposta e senza fare il dialogo è non volere bene alla Chiesa, è andare dietro a un’idea fissa, cambiare Papa, cambiare stile, o fare uno scisma”.

IMPECCABILE!! Ottima risposta! Tutto vero e condivisibile peccato, però, che… il primo a violare questa coerenza è lo stesso Bergoglio.

a) Non sono solo “alcuni” che hanno l’onestà di dire al Papa ciò che non va nel suo magistero, le file aumentano e, a Bergoglio, non è affatto vero che “piace” lo stile dell’onesto…. L’esempio concreto sono gli stessi cardinali dei Dubia, mai più ricevuti dal Papa e dal quale non hanno MAI ricevuto una risposta non tanto ad una critica quanto ad una vera lecita e legittima, doverosa, richiesta di chiarimenti sulla interpretazione di Amoris laetitia…. Ma ne potremo fare tanti altri di esempi quali è stato il caso di mons. Carlo Maria Viganò… o la situazione di tanti Sacerdoti sospesi o rimandati comunque a casa, disoccupati, per averci messo la faccia, nome e cognome, per denunciare la gravità di certo magistero liquido… le pagine di Aldo Maria Valli sono ricche di questo doloroso calvario, come lo stesso giornalista ha dovuto pagare di persona questa onestà, e non è mai stato ricevuto da Bergoglio, come non sono stati ricevuti MAI tanti altri onesti indignati da ciò che sta accadendo nella Chiesa. Tanti hanno “atteso una risposta” o di essere ricevuti, ma invano anzi… chi ha osato si è ritrovato, in qualche modo ed inspiegabilmente, PUNITO. Tutte le più ONESTE CRITICHE rivolte a Bergoglio recavano e recano firme, nomi e cognomi, tutte hanno richiesto di essere ricevuti ed ascoltati, ma per tutta risposta hanno ricevuto solo disprezzo, emarginazione, congedo, odio e vendette trasversali. Bergoglio, possiamo dire, è il Papa più BLINDATO della storia papale… è colui che mentre dice agli altri di aprire le porte e abbattere i muri, si è chiuso in una vera roccaforte blindatissima e non ha mai accettato un onesto CONFRONTO. Tutte le interviste e gli incontri sono concessi SOLO a persone che lo compiacciono.

___ 0000 1 asc 2b) La “critica con le pillole di arsenico” è quella gestita proprio da tutto l’entourage col quale Bergoglio si è volutamente circondare, a cominciare dai “suoi” con la Civiltà Cattolica del suo più fidato BUGIARDO e velenoso (per quel che scrive quotidianamente sul suo tweetter e sui suoi social) direttore della rivista… per non parlare di tutta la “coorte dé miracoli” di santa Marta e zone limitrofe, dalle quali si studia a tavolino come fare il bello e il cattivo tempo, come gestire un marketing molto accurato, fatto anche di MENZOGNE, quali fu il caso di Dario Viganò contro Benedetto XVI e per questo PREMIATO da Bergoglio che, dopo un periodo di congelamento, ha creato per lui un ufficio delle comunicazioni tutto nuovo….

c) Quando Bergoglio afferma che, la critica “sotto il tavolo”:  Aiuta semmai i piccoli gruppetti chiusi che non vogliono sentire la risposta alla critica.. dimentica di dire che è proprio LUI a NON voler dare delle chiare risposte…. ricordiamo che Padre Stefano Maria Manelli attende da ben sei anni una sola telefonata dal Pontefice, ed è agli “arresti domiciliari” senza alcun processo (il processo mediatico perse su tutti i fronti più perversi e diabolici), costretto ad una segregazione inaudita, senza che abbia mai pronunciato una sola critica a quanto sta accadendo… Inoltre l’affermazione è incoerente e contraddittoria, infatti basterebbe ragionare un momento: se una persona rivolge una critica al Pontefice, generalmente, non la fa perché “non vuole la risposta”, è esattamente il contrario, VUOLE UNA RISPOSTA e diventa semmai insistente quando non la ottiene… Da qui si può invece comprendere il crescente MALUMORE contro il modo di agire di Bergoglio, che si rivela sempre più ABILE nelle sue contorsioni, in quel dire e non dire, ti rispondo ma anche no… ti spalanco le braccia della misericordia, salvo poi farti sospendere o trasferire dai miei pugnaci esecutori materiali… tanto la colpa è loro, non sono “io” a gestire tutto… Comunque si legga anche qui.

d) Infine, afferma il Papa: “Fare una critica, invece, senza voler sentire la risposta e senza fare il dialogo è non volere bene alla Chiesa, è andare dietro a un’idea fissa, cambiare Papa, cambiare stile, o fare uno scisma“…. come abbiamo dimostrato in molti Editoriali, non ultimo questo, Bergoglio mente sapendo di mentire…. vedi anche qui. Cosa significa per lui “andare dietro a un’idea fissa“?? Proviamo a farci alcune domandine facili, facili: Chi davvero rifiuta IL DIALOGO franco ed aperto sulle questioni ecclesiali, come il completo silenzio alle richieste di mons. Schneider sul caso del “dio di Abu-Dhabi” firmato da lui… che è “alto tradimento al Vangelo di Gesù Cristo, la sola ed unica Via, Verità e Vita, unica missione della Chiesa?? Chi sta rifiutando il dialogo per aiutare a capire cosa insegna davvero LA DOTTRINA Sociale della Chiesa ed il silenzio IMPOSTO sulle gravi critiche mosse dal cardinale Brandmuller sulla Istruzione di lavoro per il sinodo sull’Amazzonia, gravato di eresia e di apostasia nella sua forma sostanziale? L’idea “fissa” allora, non è come la gira abilmente Bergoglio, quella di “cambiare il Papa” e dunque creare uno SCISMA… al contrario! Queste critiche aperte ed oneste, messe SUL TAVOLO del Pontefice, chiedono a Lui risposte VERE E SINCERE…. NON PRETENDONO DI CAMBIARE UNO STILE, lo stile di Bergoglio, ma chiedono SINCERITA’ nelle risposte… NON chiedono e non fanno “uno scisma”, ma chiedono DOTTRINA che è l’unica vera “idea fissa” voluta da Gesù Cristo in quell’affidare la Missione alla Chiesa di “andare e convertire, predicare e battezzare… FARE DISCEPOLI…“, monito del Cristo che, diabolicamente, Bergoglio ha rifilato nell’accusa di PROSELITISMO…. che è invece quello che fanno i suoi amici protestanti come Traettino, apostata perché è un ex-cattolico, il quale fa proseliti accusando i cattolici di mariolatria e di seguire “dottrine sataniche“…. sulla qual questione Bergoglio non solo tace, ma fomenta, alimenta ed incoraggia con le sue parole e gesti fin troppo eloquenti.

debf8878-e2fb-499a-9746-17b85ac6a9dbIn sostanza, e per giungere ad una conclusione ragionevole e ragionata, Bergoglio rigira la frittata da lui ben comandata e dai suoi collaboratori ben confezionata

Secondo Bergoglio, perciò, chi muove critiche e NON ATTENDE UNA RISPOSTA, è colui che vuole lo scisma… e poiché una risposta da lui NON verrà MAI, cosa dobbiamo dedurre da quel suo: “sempre c’è l’azione scismatica nella Chiesa. È una delle azioni che il Signore lascia sempre alla libertà umana. Io non ho paura degli scismi, prego perché non ce ne siano, perché c’è di mezzo la salute spirituale di tanta gente. Prego che ci sia il dialogo, che ci sia la correzione se c’è qualche sbaglio, ma il cammino nello scisma non è cristiano…” ???? Invece di “solo pregare” affinché lo scisma non avvenga, non sarebbe meglio agire più onestamente nei confronti di chi, sul tavolo di lavoro, gli porge le CRITICHE ONESTE?? Si rifletta qui, chi sono i veri nemici del Papa e della Chiesa e del Cristo Gesù.

Chiudiamo con una osservazione IN CHIAVE POSITIVA….. o ottimista se preferite.

Sulla questione del Sinodo per l’Amazzonia, oltre al riportare le giuste critiche mosse dal cardinale Brandmuller sui contenuti eretici e apostati del Testo di lavoro, come avrete notato ci siamo astenuti dal commentare e dal fare “cronaca” perchè lo riteniamo prematuro e perché NON crediamo affatto che Bergoglio cederà al diaconato e al sacerdozio alle donne…. La risposta questa volta ce l’abbiamo in ben due interventi chiari.

  1. Il primo fu quello, sempre da una intervista… vedi qui: “Sull’ordinazione delle donne nella Chiesa cattolica l’ultima parola è stata data da Giovanni Paolo II [che in una dichiarazione dottrinale del 1994 giudicò inammissibile il sacerdozio femminile] e questa rimane“. Lo ha detto Papa Francesco nel corso della conferenza stampa sul volo di ritorno dalla Svezia (novembre 2016), a chi gli chiedeva se fosse possibile, nei prossimi decenni, il sacerdozio femminile nella Chiesa Cattolica….

2) La seconda prova e risposta la troviamo proprio in quest’ultima intervista nella quale, per spiegare la facilità con la quale avvengono gli scismi nella Chiesa, papa Francesco fa un riferimento molto, molto particolare, leggiamo: “Nella Chiesa ci sono stati tanti scismi. Dopo il Concilio Vaticano I, sull’ultima votazione, quella dell’infallibilità, è successo che un bel gruppo se ne è andato, si è staccato dalla Chiesa, ha fondato i vetero-cattolici per essere fedele alla tradizione della stessa Chiesa. Poi hanno trovato uno sviluppo differente e adesso fanno l’ordinazione delle donne“… l’esempio è chiaro ed è NEGATIVO, ossia, non è una lode ai vetero cattolici, ma una conferma dell’essere scismatici per aver dato l’Ordine Sacro alle donne, non si scappa. Il Papa avrebbe potuto citare il fatto che i vetero cattolici sono favorevoli all’aborto, al divorzio ed anche alla eutanasia… temi scottanti e scismatici per stare in comunione con la Chiesa Cattolica, e invece cita UNA SOLA della deviazione: l’ordinazione alle donne… e per Bergoglio non un caso l’averlo fatto, ma è una chiara risposta.

Bergoglio, alias Papa Francesco, si è detto sempre “FURBO” della qual furbizia, lo crediamo davvero, potrebbe rivelare sorprese in futuro…. sorprese “buone” anche contro ogni speranza, dai fatti che stiamo vivendo… In fondo crediamo e condividiamo con tutto il cuore il monito Divino: “L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie – oracolo del Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.  Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata.  …” (Is.55,7-11)

 

4 pensieri riguardo “Papa Francesco: “mi piacciono le critiche; non temo gli scismi…”, il re delle contraddizioni.

  1. In accordo con la Redazione, vorrei precisare un piccolo appunto dall’intervista, cioè dal convegno papale con i giornalisti di papa Francesco.
    A quanto è stato detto va chiarito che per la questione del “celibato sacerdotale”, Bergoglio, agirà come è accaduto per Amoris laetitia e cioè consegnerà il tutto alle Conferenze episcopali lasciando a loro il compito di agire “caso per caso”. Non aspettiamoci un Documento “papale” che vieti o approvi, papa Francesco non approverà e non vieterà, è questo il suo “stile”, ma senza dubbio faciliterà le nomine di Vescovi e cardinali intenti a sostenere le sue interpretazioni, le quali non saranno mai decretate “ex-cattedra”, ma con quel compiacimento attraverso il quale saranno date le diocesi in mano a chi saprà comprendere le sue intenzioni.
    In tutto ciò non ci sarà, invece, alcuna possibilità per le donne diaconesse e poi prete, su questo siamo convinti. Mentre potrebbe essere possibile la creazione e l’invenzione di una sorta di diaconato al femminile, tutto nuovo, mai esistito nella Chiesa che dia alle donne (femministe) nella Chiesa una parte di ciò che pretendono, ma senza confonderlo con il sacerdozio.
    Infine deve essere evidente a tutti che, i veri problemi di questo pontificato, non sono certo legati allo “stile” di questo Pontefice il quale può piacere o non piacere e che, confrontati a certi papati del passato non risulterebbe neppure tra i peggiori. Il problema è proprio a livello magisteriale, come ha sottolineato sia il vescovo Schneider, quanto il cardinale Brandmuller, ma anche lo stesso cardinale Burke.
    Atanasio

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  2. La Stampa: Intervista a Bergoglio: “Mi chiamano comunista ma parlo come Papa Wojtyla…..”.
    Prima mi viene lo sgomento, poi mi riprendo e dico: ma no, è una battuta Bergogliosa…..😂😂😂😂😂 … poi ripenso: ma non ha distrutto lui l’Istituto Giovanni Paolo II e la Familiaris consortio??

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