Reti unificate con altri siti e blog Cattolici: cooperatoresVeritatis; corrispondenzaRomana; Fondazione Lepanto; Marco Tosatti; Aldo Maria Valli; chiesaepostConcilio; perché il momento è grave e alta deve essere la nostra attenzione, ma anche la vera ed autentica “partecipatio” in quanto laici battezzati e soprattutto Cattolici! Chi ama LA CHIESA non può rimanere indifferente agli eventi che si succedono a ritmi vertiginosi! Proponiamo così sia l’Appello del professor Roberto de Mattei ai Vescovi, sia il suo resoconto alla nobile Manifestazione “acies-ordinata” del 19 febbraio.
RICORDIAMO CHE E’ POSSIBILE A TUTTI… PREGARE…. e ADERIRE ALL’INIZIATIVA ISCRIVENDOSI QUI: www.aciesordinata.org
Dopo la Manifestazione del 19 febbraio e: l’ Intervista esclusiva a Roberto de Mattei sul vertice in Vaticano dal 21 al 24 febbraio e della manifestazione di oggi – cliccare qui, ecco il breve video riportato anche da LifeSiteNews – ed anche da altri canali cattolici – con l’Appello ai Vescovi che si riuniranno a Roma per il grave incontro sugli abusi sessuali ed omosessuali. Quattro minuti da ascoltare con attenzione:
Nota del redattore (LifeSiteNews): un gruppo internazionale di laici cattolici ha tenuto una manifestazione pubblica a Roma ieri appena fuori dal Vaticano, chiedendo che Papa Francesco ei vescovi del mondo affrontino l’omosessualità durante il prossimo vertice sugli abusi come la principale causa della crisi degli abusi sessuali nella Chiesa cattolica. La seguente dichiarazione è stata data dal Prof. Roberto de Mattei durante una conferenza stampa durante l’evento. Leggi tutte le dichiarazioni qui .
20 febbraio 2019 ( LifeSiteNews ) – Se il vertice dei presidenti delle Conferenze episcopali del mondo riunito da Papa Francesco si limita ad affrontare solo l’abuso di minori, come indica il titolo del vertice, senza affrontare, ad esempio, la questione dell’omosessualità nella Chiesa, sarà un incontro destinato a fallire, perché non affronterà le vere cause del problema.
Sarebbe ipocrisia limitare lo scandalo alla pedofilia, ignorando la piaga dell’omosessualità, che non è solo un vizio contrario alla natura umana, ma costituisce anche la base per una struttura di potere all’interno della Chiesa. E sarebbe ipocrita limitarsi a denunciare solo gli scandali morali, senza affrontare le loro radici dottrinali, che derivano dagli anni del Concilio Vaticano II e dal periodo post-conciliare.
Sembra invece che l’autorità ecclesiastica sia interessata a crimini come la pedofilia o lo stupro, non perché siano una grave violazione della legge divina e naturale e quindi costituiscano un’offesa contro Dio, ma solo perché sono un esempio di violenza contro il nostro prossimo e quindi sono crimini legalmente nei moderni Stati secolari. Ma i moderni stati secolari che condannano la pedofilia promuovono l’omosessualità, e oggi gli uomini della Chiesa hanno paura di essere chiamati “omofobi”.
Nei giorni scorsi, questo è stato mostrato nella campagna mediatica per lanciare il nuovo libro di Frédéric Martel, Sodoma , che afferma che ogni uomo di chiesa che condanna l’omosessualità è un omofobo e ogni omofobo è un omosessuale represso. Si dice che il vero peccato sia l’ipocrisia di coloro che non si dichiarano pubblicamente omosessuali.
Questo libro, vedi qui, rappresenta un tentativo di esercitare pressioni minacciose sui media sui vescovi che si stanno radunando a Roma per ridurli al silenzio. Siamo qui oggi per abbattere questo muro di silenzio. Il silenzio può essere rotto con le parole, come stiamo facendo in questa conferenza stampa, ma anche con azioni simboliche, come abbiamo fatto nella nostra dimostrazione in Piazza San Silvestro. Parlare non significa solo parole mormoranti, e quindi una dimostrazione pubblica può esprimere un messaggio più forte del linguaggio verbale.
San Gregorio Magno nella sua Regola pastorale definisce pastori malvagi come “cani muti, incapaci di abbaiare” (Isaia 56:10). “Per un pastore, qual è il timore di dire la verità, se non voltare le spalle al suo nemico con il suo silenzio?” Il nostro appello è rivolto ai presidenti delle Conferenze episcopali riunite a Roma e ai vescovi del mondo , chiedendo che qualcuno di loro abbia il coraggio di alzarsi e rompere il silenzio, come ha fatto l’arcivescovo Carlo Maria Viganò.
Se ciò non accade, la nostra testimonianza rimarrà come monito contro quei Pastori della Chiesa che, con il loro silenzio sepolcrale, stanno di fatto rinnegando la fede e la morale cattolica. Ma Nostro Signore Gesù Cristo ci ha detto che Egli confesserà o rinnegherà davanti a Dio chiunque lo avrà confessato o rinnegato davanti agli uomini (Mt 11:32, Lc 9:26, 13: 8-9).
RICORDIAMO CHE E’ POSSIBILE ADERIRE ALL’INIZIATIVA ISCRIVENDOSI QUI: www.aciesordinata.org
Riportiamo di seguito, da Corrispondenza Romana, le risposte dei leader internazionali che sono intervenuti nel corso della Conferenza stampa.
John Smeaton (GB), presidente della Society for the Protection of the Unborn Child
Michael Matt (USA), direttore della rivista Remnant – vedi anche qui il sito –
Scott Schittl (Canada), rappresentante del portale LifeSiteNews
Julio Loredo (Perù), socio fondatore di Tradición y Acción por un Perú Mayor
Jean-Pierre Maugendre (Francia), presidente di Renaissance Catholique
Arkadiusz Stelmach (Polonia) Vice-Presidente dell’Istituto Piotr Skarga
Roberto de Mattei (Italia), presidente della Fondazione Lepanto


La resistenza cattolica si manifesta

(di Roberto de Mattei) Secondo l’antico calendario il primo martedì dopo la Settuagesima, che quest’anno è caduto il 19 febbraio, è dedicato all’agonia di Gesù nell’Orto del Getsemani, forse il momento più doloroso della Passione, quello delle sofferenze, non fisiche ma spirituali, che culminò nel Suo sudore di sangue (Lc 22, 43-44).
Una delle ragioni principali delle sofferenze era la visione dell’infedeltà, non solo del popolo eletto, ma di tutti coloro che nei secoli futuri avrebbero guidato la Chiesa fondata da Nostro Signore sul Calvario.
Quae utilitas in sanguine meo? (Ps 29,10) Questa atroce domanda penetrò il Suo cuore, e deve penetrare i nostri, come una spada acuminata. Dio rispose che ogni infedeltà, ogni apostasia, ogni sacrilegio che avrebbe percorso i secoli, era permesso perché brillasse di maggior splendore la purezza della dottrina e della vita di coloro che nel corso dei secoli avrebbero raccolto e inalberato il vessillo sanguinoso della Croce, opponendolo a quello dei seguaci di Lucifero.
Gira che ti rigira, finalmente, si inizia a vedere una vera resistenza cattolica!! Mi sembra che gli inizi sono sotto i più grandi auspici e so che anche il professore de Mattei è Consacrato a Maria con tutta la famiglia. Ottimo biglietto da visita. A presto.
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sono molto scettico, lo confesso. Lo stesso de Mattei ammette l’eventualità di una sconfitta e già di una resa, come a dire noi ci abbiamo provato, ma i vescovi sappiano che stanno sbagliando, cani muti appunto, come insegnava Gregorio magno. Penso che quest’anno sarà un anno decisivo per l’inizio delle vere tribolazioni, solo così potrà intervenire Maria. Il vero problema è che senza veri preti seri saremo nei guai grossi, un popolo sbandato perchè senza pastori i quali però si faranno pastori di greggi illegittimi.
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