Papa Francesco al G7: l’occasione perduta!

L’intervento sull’Intellgenza Artificiale è stato ricco di inutili tecnicismi e povero di fondamenti per le auspicate scelte etiche. Nessun riferimento a Dio e a Gesù, né alla legge naturale. Ma la persona, la morale e la politica non reggono senza Dio.” (Stefano Fontana)

Tra le “passioni” di papa Francesco vi è quella per la politica (molto comune fra i gesuiti): partecipa molto volentieri ai summit dei capi di stato e di governo quando viene invitato. Abbiamo infatti visto che era perfettamente a suo agio durante il G7 di quest’anno a Borgo Egnazia. Intendiamoci, nulla hosta che un papa incontri i cosiddetti “potenti della terra“, ma dovrebbe presentarsi come Capo visibile della Chiesa cattolica, ovvero Vicario di Cristo in terra, e parlare come tale, anziché porsi come “guida morale” per la politica, o alla “pari” [o “à la page”… che segue l’ultima moda], declassando di fatto la religione, mettendo Dio all’ultimo posto. Il Discorso di Papa Francesco, infatti, non si è svolto sulle parole e concetti espressi dal suo Capo Gesù Cristo, Colui che egli dovrebbe rappresentare in terra… ma si è piegato alle necessità materiali terrene. Intendiamoci, Francesco al G7, riguardo l’intelligenza artificiale, ha detto molte cose di buon senso e condivisibili, in difesa della persona umana, ma lo ha fatto senza nessun riferimento a Dio, senza il quale nulla si regge. Per approfondire, suggeriamo un articolo di Stefano Fontana che pubblichiamo di seguito.

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