Molti sono erroneamente convinti che ogni papa eletto venga automaticamente scelto dallo Spirito Santo. Oppure che compito del battezzato, sia esso laico quanto consacrato, sia quello di delegittimare un papa che “non piace“… Purtroppo (grazie a Dio) non è così. Riflettiamo su questo nell’ultimo editoriale del 2021 ed impariamo a fidarci più di Gesù Cristo, che non di certo opinionismo ossessivo e spesso compulsivo sbandierato da certo becero giornalismo, spacciato per informazione, mentre ci troviamo davanti ad una vera valanga di zizzania, della quale faremo bene a non diventarne gravi seminatori… (cf.Mt.13,24-30)
Siamo nell’ultimo giorno del 2021. Neppure in quest’anno appena terminato papa Francesco ci ha risparmiato diversi dispiaceri, l’ultimo dei quali è sicuramente il motu proprio Traditionis custodes.
Leggendo i commenti e le email riguardo i nostri articoli da quando questo sito è stato aperto, emergono due osservazioni che così si possono riassumere.
- Come può un papa dire e fare quello che dice e fa Francesco?
- Se fosse un vero papa, Francesco non potrebbe dire e fare quello che dice e fa.

Riguardo la seconda osservazione, è bene ribadire che papa Francesco è il legittimo 266° successore dell’Apostolo Pietro e che la rinuncia di Benedetto XVI è valida. Egli è stato riconosciuto dal suo vivente predecessore, dal collegio cardinalizio – che gli hanno promesso obbedienza – e da tutta la Chiesa. Coloro che sostengono il contrario, per un motivo o per un altro, stanno facendo delle congetture infondate canonicamente e teologicamente.
Francesco è il papa regnante e come tale dovrà rendere conto a Cristo e alla Chiesa.
La prima osservazione invece nasce dal fatto che molti sono erroneamente convinti che ogni papa eletto venga automaticamente scelto dallo Spirito Santo. Purtroppo non è così.
Il 13 marzo del 2013, qualche ora prima l’elezione di papa Francesco, il quotidiano Avvenire e il settimanale Tempi riportarono una risposta che l’allora card. Joseph Ratzinger diede nel 1997 proprio su questo argomento.
«Eminenza, è lo Spirito Santo il responsabile dell’elezione del Papa?».
«Non direi così, nel senso che sia lo Spirito Santo a sceglierlo. Direi che lo Spirito Santo non prende esattamente il controllo della questione, ma piuttosto da quel buon educatore che è, ci lascia molto spazio, molta libertà, senza pienamente abbandonarci. Così che il ruolo dello Spirito dovrebbe essere inteso in un senso molto più elastico, non che egli detti il candidato per il quale uno debba votare. Probabilmente l’unica sicurezza che egli offre è che la cosa non possa essere totalmente rovinata. Ci sono troppi esempi di papi che evidentemente lo Spirito Santo non avrebbe scelto».
Quindi lo Spirito Santo propone, non impone. Questo non significa che il suo ruolo sia passivo e non sappia come far eleggere il prescelto dal Cielo.
Abbiamo l’esempio del conclave del 1903, quando fu eletto a sorpresa il patriarca di Venezia, il card. Giuseppe Sarto, che divenne il grande papa santo Pio X.
Ne abbiamo un altro esempio anche al conclave del 2005, quando il grande favorito era il card. Jorge Mario Bergoglio – e la “mafia di San Gallo” era in realtà numericamente più forte che nel 2013 –, ma fu invece eletto il card. Joseph Ratzinger, che prese il nome di Benedetto XVI.
Ma anche nelle elezioni dei Papi del passato, abbiamo discrete novelle e fatti prodigiosi per tramandarci, con tanto di testimoni oculari, come lo Spirito Santo sapesse muoversi ad indicare l’eletto, quando lo voleva. Si narra, ad esempio, che il primo ad essere eletto papa per intervento divino della Colomba fu Fabiano (anno 236), come narra Eusebio, vescovo di Cesarea, lo storico più importante della Chiesa antica. Egli racconta che Fabiano, cittadino romano ma originario della campagna, venne eletto alla carica episcopale perché una Colomba si posò sulla sua testa durante l’elezione “per grazia divina e celeste”. Ma secondo lo storico Rufino di Aquileia si sarebbe verificato lo stesso prodigio della Colomba sulla testa all’elezione di Papa Zefirino nell’anno 199.
Perché allora il Signore talvolta lascia che venga eletto un “non prescelto”? Lo ha spiegato molto bene il teologo domenicano P. Angelo Bellon, in una risposta ad un lettore che gli chiedeva spiegazioni proprio sulla citata frase dell’allora card. Ratzinger.
P. Bellon inizia specificando che il papa «già scelto da Dio può significare quello che Dio vuole che si elegga o anche che Dio permette che si elegga. Nel secondo caso dobbiamo essere certi che questa permissione è in vista di un bene più grande».
«Non dobbiamo stupirci delle varie elezioni. La storia ce ne ha offerto un ventaglio molto largo», continua P. Bellon. «Il Signore ha consegnato la Chiesa agli uomini, sapendo bene che questi nelle loro decisioni avrebbero potuto sbagliarsi ed essere influenzati nell’elezione dal loro temperamento o da interessi personali».
«Ma di una cosa si è certa a priori: che Cristo non abbandona mai la sua Chiesa all’errore», conclude il teologo domenicano.
Dovremmo ricordarci tutti un certo vecchio adagio: Non si muove foglia che Dio non voglia. Non c’è niente di quello che succede in questo mondo che non sia voluto e/o permesso da Dio in vista della sua gloria e della salvezza delle anime. Egli solo può trarre un bene dal male.
Quanti si auto proclamano “difensori” della Chiesa, ma delegittimando i Pontefici, farebbero bene a ricordare che anche il Demonio agisce per permissione divina… persino l’autorità di Cesare “viene dall’alto“, ricorda Gesù a Pilato, senza delegittimare le sue scelte e il suo ruolo dopo essere stato da lui difeso seppur debolmente e poi condannato, “per non offendere Cesare”! Gesù ha ammonito, ha tirato le orecchie, ha messo in guardia, ma non ha delegittimato nessuno, neppure Caifa, neppure i sacerdoti del Tempio che ingiustamente lo accusarono scagliandosi contro di Lui, con ogni tipo di menzogna.
La “mafia di San Gallo” (come del resto tutto il Modernismo e progressismo dell’ultimo secolo) pensa di essersi presa la propria rivincita al conclave del 2013, non rendendosi conto che fa parte, suo malgrado, del grande disegno divino che condurrà al trionfo del Cuore Immacolato di Maria, promesso a Fatima il 13 luglio del 1917.
Buon 2022 a tutti.
Sono d’accordo parola per parola!!!
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Aggiornamenti Bergoglio/Ratnzingher
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Gentile Salvatore, non intendiamo dare voce e spazio ai vari CIARLATANI… quindi lasciamo le sue parole di presentazione, ma non il link, ci perdoni, speriamo possa comprendere.
Lo Staff di cronicas…
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