Se nelle Basiliche Romane si vieta il rito antico, si ospitano falsi preti per riti protestanti…

«È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all’uomo attraverso il quale avvengono tali scandali»

Quanto segue è “cronicas” ecclesiale e non prettamente papale, un “editoriale” per quanto è accaduto il 18 aprile scorso niente meno che nella Basilica romana e pontificia che è la sede del primato petrino, san Giovanni in Laterano dove, infatti, il Papa appena eletto, “prende possesso” dell’augusta Sede con la santa Messa in presenza del Collegio apostolico.
Che cosa è accaduto?
Che un laico vestito da vescovo anglicano (e per giunta massone dichiarato neppure nascostamente – leggi qui su MIL dove abbiamo appreso la fonte) ha potuto celebrare (meglio dire scimmiottare) la falsa messa anglicana, indisturbato, con ben 50 altri laici vestiti da preti.

Ora, dire che siamo scandalizzati non solo è un diritto dato dalla ragione, ma è soprattutto un dovere perchè, chi non si scandalizza davanti a certe PROFANAZIONI e sacrilegi (perchè di questo si tratta), allora vuol dire che la ragione non esiste più e il compromesso ha preso il posto alla vera Fede.

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“Desiderio Desideravi”: perché papa Francesco desidera tanto distruggere il rito antico?

RICORDA CHE: “Il Papa non è un sovrano assoluto, il cui pensare e volere sono legge. Al contrario: il ministero del Papa è garanzia dell’obbedienza verso Cristo e verso la Sua Parola. Egli non deve proclamare le proprie idee, bensì vincolare costantemente se stesso e la Chiesa all’obbedienza verso la Parola di Dio, di fronte a tutti i tentativi di adattamento e di annacquamento, come di fronte ad ogni opportunismo. (..) Il Papa è consapevole di essere, nelle sue grandi decisioni, legato alla grande comunità della fede di tutti i tempi, alle interpretazioni vincolanti cresciute lungo il cammino pellegrinante della Chiesa. Così, il suo potere non sta al di sopra, ma è al servizio della Parola di Dio, e su di lui incombe la responsabilità di far sì che questa Parola continui a rimanere presente nella sua grandezza e a risuonare nella sua purezza, così che non venga fatta a pezzi dai continui cambiamenti delle mode…” (Benedetto XVI – Omelia dalla Cattedra 7.5.2005)

«Il sacro Concilio, obbedendo fedelmente alla tradizione, dichiara che la santa madre Chiesa considera come uguali in diritto e in dignità tutti i riti legittimamente riconosciuti; vuole che in avvenire essi siano conservati e in ogni modo incrementati» (Concilio Vaticano II, Costituzione sulla sacra liturgia 𝘚𝘢𝘤𝘳𝘰𝘴𝘢𝘯c𝘵𝘶𝘮 𝘊𝘰𝘯𝘤𝘪𝘭𝘪𝘶𝘮, § 4)

Proprio oggi nella Solennità dei Santi Pietro e Paolo, mentre Roma è in festa, esce la Lettera Apostolica firmata da Papa Francesco “Desiderio Desideravi” – leggi qui testo ufficiale – “Sulla formazione liturgica del Popolo di Dio“… E’ una Lettera che andrà letta e riletta, ben meditata e pesata attentamente nelle parole usate e, certamente, già a più attente riletture si possono fare alcune considerazioni che emergono.

Partiamo dal titolo della Lettera, quel “Desideravo Desideravi” che proviene dalle parole di Gesù (Lc.22,15) quando ordina ai Discepoli di “preparare” la Cena della Pasqua, la così detta “Ultima Cena” quando istituisce il sacerdozio e l’Eucaristia, dando così vita e forma al nuovo Culto Divino: la Messa, la Liturgia Cattolica. Così, leggendo la Lettera ci viene il dubbio se, il suo contenuto, è davvero il “Desiderio Desideravi” pronunciato dal Cuore del Cristo, o forse non è piuttosto il desiderio di Francesco a voler mettere fine ad ogni discussione sulla preservazione del rito antico?

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Cardinale Burke: chiedo ai Fedeli di reagire

E’ da poco uscito uno strano Documento a firma della Segreteria di Stato – Vaticano – nel quale si riformulano alcune nuove normative, o regole, per celebrare la Messa nella Basilica di san Pietro a Roma. Anche in questo caso assistiamo a stranezze, spaccature, divisioni varie… Per spiegare alcuni passaggi del testo, per la loro difficoltà e come sempre ambiguità, abbiamo scelto di ascoltare il cardinale R. Burke.

IL TESTO IN QUESTIONE… potrebbe essere un falso? e se un falso non è, come possiamo reagire? Ricordiamo che, il presunto Documento, è completamente assente nella sezione ufficiale del Bollettino della Santa Sede. Chiediamo anche ai Sacerdoti di cominciare ad avere il coraggio per una sana reazione, con carità ma nella verità.

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