I MEN IN BLACK di Satana, il Vescovo Soddu e la Massoneria senza più remore…

Il Vescovo di Terni, mons. Soddu, all’inaugurazione della casa massonica; notare l’espressione compiaciuta dei massoni che attorniano Sua Eccellenza (Sì lo chiamiamo “Sua Eccellenza” perché pur detestando, noi, il suo folle e inaudito gesto, non manca il rispetto soprannaturale per il ruolo che ricopre); vediamo da un lato un ghigno di soddisfazione, come se dicessero “Ormai abbiamo vinto, e la Chiesa sta diventando una nostra loggia“; da un lato una certa commiserazione, come se dicessero (loro, non noi): “Povero fesso: ormai la nostra guerra contro la Chiesa è come sparare sulla Croce rossa“…

Il 27 settembre 2022 la Casa Massonica del Grande Oriente d’Italia, in via Roma a Terni, ha aperto le proprie porte al pubblico, in occasione dell’inaugurazione del nuovo ingresso. Un evento al quale hanno partecipato istituzioni, autorità oltre ai liberi muratori delle logge cittadine. A tagliare il nastro con il Gran Maestro … l’invitato illustre e benedicente Vescovo di Terni mons. Francesco Antonio Soddu… che nei loro messaggi di saluto hanno ringraziato per l’invito ed espresso l’auspicio che iniziative come questa possano alimentare il dialogo e il confronto tra realtà diverse sconfiggendo i pregiudizi.

SCONFIGGENDO I PREGIUDIZI??? quindi, tutte le condanne contro la Massoneria sarebbero PREGIUDIZI da sconfiggere? Va detto a ragion del vero che, a sdoganare e a “sconfiggere” questi presunti pregiudizi ci pensò nel 2016 il cardinale Gianfranco Ravasi – leggi qui – con una Lettera aperta alla Massoneria in segno di pace, fratellanza: “CARI FRATELLI MASSONI…” e non certo quale monito a lasciare la Massoneria, al contrario, per benedire una futura cooperazione…

Intanto mettiamo subito nero su bianco, ecco cosa fece firmare san Giovanni Paolo II dal Prefetto della CdF nel 1981 e poi ripreso dal nuovo Prefetto (Ratzinger) nel 1983 a chi gli chiedeva se la scomunica contro la Massoneria fosse decaduta con il Concilio e nel nuovo Codice di Diritto Canonico, entrambi citati dallo stesso Ravasi:

“Non compete alle autorità ecclesiastiche locali di pronunciarsi sulla natura delle associazioni massoniche con un giudizio che implichi deroga a quanto sopra stabilito, e ciò in linea con la Dichiarazione di questa S. Congregazione del 17 febbraio 1981…”

E a cosa non si poteva e non si può far deroga? A questo:

Disse dunque Ratzinger a nome della CdF: “Prescindendo dalla considerazione dell’atteggiamento pratico delle diverse logge, di ostilità o meno nei confronti della Chiesa, rimane immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro princìpi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa, e perciò l’iscrizione a esse rimane proibita”.

  • E come non bastasse, riportava qui Sandro Magister nel 1999, è arrivata un mese fa “La Civiltà Cattolica” a picchiar sodo… E proprio mentre il gran maestro Raffi faceva uscire la sua intervista amichevole, ha prodotto, in tema di massoneria, un editoriale decisamente ostile. Per mostrare che ai vertici della Chiesa la linea è immutata. E invece condanna era e condanna resta.
  • Ma la gelata più tremenda fu il nuovo codice di diritto canonico, promulgato il 25 gennaio 1983. Il nuovo canone 1374 così predica: «Chi dà il nome a una associazione che complotta contro la Chiesa sia punito con una giusta pena; chi poi tale associazione promuove o dirige sia punito con l’interdetto». Sparita la parola massoneria, sparita la parola scomunica… Alt. però, provvide il cardinale Ratzinger, con la controfirma del papa, a fugare le illusioni e a dare l’unica interpretazione autorizzata del canone. Il giorno stesso dell’entrata in vigore del nuovo codice, sentenziò inappellabilmente che: primo, la condanna della massoneria resta immutata; secondo, i cattolici che appartengono a una loggia sono in stato di peccato grave e non possono fare la comunione; terzo, non sono ammesse deroghe. Per i filomassoni di parte cattolica, i tempi si sono quindi fatti duri, sotto l’impero del binomio Wojtyla-Ratzinger, inflessibili nell’avversare ogni relativismo.

Il gioco sporco che fanno è semplice: NON SI ISCRIVONO alla Massoneria pensando così di non infrangere alcuna regola, ma fanno peggio, ci vanno come OSPITI GRADITI, vescovi che benedicono il demonio in persona e che chiamano “fratello”… E’ il Demonio in persona (che fa le pentole ma non i coperchi) a fornirci la chiave di lettura dei tempi che viviamo, non perché ci ama, ma perché ci odia a tal punto da gettare la confusione nel popolo di Dio, redento da Cristo. 

RICORDIAMO che era già accaduto nel 2019 e riportato da Andrea Zambrano qui:

  • Il vescovo è il super ospite per il compleanno della loggia massonica. Succede ad Arezzo per i 150 anni della loggia Benedetto Cairoli del Grande Oriente d’Italia, che ha celebrato sabato la ricorrenza con un convegno aperto al pubblico dedicato alla storia della loggia e ai suoi 150 anni “di lavoro per il perfezionamento dell’uomo”.
  • Presenti, a fare gli onori è stato il Gran Maestro Stefano Bisi, le istituzioni cittadine. Ma la parte dell’ospite d’onore – è proprio il caso di dirlo – l’ha fatta sua eccellenza. La foto che ritrae l’abbraccio tra monsignor Riccardo Fontana e Bisi è diventata praticamente la foto emblema della giornata di sabato.

Interessante, sempre di Zambrano, l’intervista qui, piccante, al GM massone d’Italia….

***

Riportiamo a conclusione di queste riflessioni, solo un passaggio significativo, invitandovi a leggere integralmente la fonte qui, :

– dall’Istruzione massonica: ” Noi non intendiamo già di guadagnare il Papa alla nostra causa, né di farne un neofito dei nostri principii od un propagatore delle nostre idee. Questo sarebbe un sogno ridicolo. (..) Quello che noi dobbiamo cercare ed aspettare, come gli Ebrei aspettano il Messia, si è un Papa secondo i nostri bisogni… Con questo solo noi marceremmo più sicuramente all’assalto della Chiesa. (..) … giacché noi avremo il dito mignolo del Successore di Pietro ingaggiato nel complotto: e questo dito mignolo varrebbe per questa crociata tutti gli Urbani secondi e tutti i San Bernardi della Cristianità. Noi non dubitiamo punto di arrivare a questo termine supremo dei nostri sforzi…“

SI LEGGA ANCHE:

CONSIGLIAMO LE RIFLESSIONI del professor Roberto de Mattei sul caso:

AGGIORNAMENTO:

IL VESCOVO SODDU ha fatto rilasciare dalla Curia diocesana un brevissimo ed insignificante “appunto” di… disappunto, verso quanti si sarebbero scandalizzati del suo gesto “FRAINTESO” … (??), insomma la classica toppa peggiore dello strappo, il vescovo sarebbe andato lì per “evangelizzare”…. Qui ci sta bene il gesto di Totò con un simpaticissimo: “ma mi faccia il piacere!!!!!” Non ci sembra ci sia altro da aggiungere… Tuttavia lasciamo due parole espresse da don Alfredo Maria Morselli sulla sua pagina di FB:

PERCHÉ C’È INCOMPATIBILITÀ ASSOLUTA TRA LA FEDE CATTOLICA E LA MASSONERIA?

Purtroppo il Vescovo di Terni ha fatto visita, in occasione dell’inaugurazione, alla nuova casa massonica della stessa città.

La Massoneria ha ricevuto oltre 580

condanne da parte dei Romani Pontefici, e tuttora non è lecito ad un cattolico affiliarsi ad essa, a tal punto che un massone non può accostarsi ai sacramenti.

I punti cruciali di differenza sono due

1) IL NATURALISMO: per i massoni, Dio coincide con il mondo, e quindi non ne é il creatore. Benché i massoni dicano che in loggia non sono ammessi gli atei, in realtà il naturalismo è ateismo velato. Dio è assorbito in un mondo che muta.

2) IL RELATIVISMO: non esiste la verità e un massone deve essere disposto a entrare in loggia con un’opinione e ad uscirne con un altra. Il massone ripete solo la domanda di Pilato a Gesù “Quid est veritas?”, non volendo dare alcuna risposta.

Tutto questo senza contare che nei dialoghi con la Chiesa cattolica la massoneria si è rifiutata di esporre la dottrina trasmessa nei gradi più alti.

Senza contare i culti satanici, i plurisecolari attacchi alla Chiesa etc etc.

Questi sono in estrema sintesi i motivi di incompatibilità assoluta tra la nostra Fede cattolica e la Massoneria. Motivi che i Pastori tacciono. Questo silenzio mette in pericolo la fede del popolo di Dio.

La visita alla casa massonica favorisce l’idea che gli stessi motivi siano questioni di poco conto, e che su di essi si possa “dialogare”.

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