Nei centri di accoglienza il cibo si butta a quintali, ma la CEI e Bergoglio fingono di non sapere

Non commenteremo la notizia… diremo solo che oggi  – due persone – hanno fatto un giretto a Roma vicino ad alcuni centri Caritas ed hanno chiesto per noi, ad alcuni ospiti, come andavano le cose, come andava il mangiare… alcuni hanno risposto che “il cibo FA SCHIFO“.. altri che “ci accontentiamo”, altri ancora che “vogliamo una casa”…. E’ stato chiesto loro, indicando alcuni bidoni della spazzatura pieni di cibo, perché veniva buttato via,  hanno risposto “non lo sappiamo, non facciamo noi la cucina o le pulizie…”. Infine è stato chiesto loro – provocatoriamente – se avessero provato ad andare in san Pietro per bussare al Residence di Casa Santa Marta, la risposta è stata una compostissima risatina….

La foto che abbiamo inserito tra le mani di Papa Francesco nella cover è autentica, cioè, è tratta dal video che ora posteremo qui sotto, il tutto ripreso da qui, Roma, il cibo per i migranti gettato nell’immondizia: video scandalo davanti al centro d’accoglienza

  • Normali sacchi dell’immondizia, stipati in strada in attesa che l’Ama venga a ritirarli. Siamo in via Pallavicini nel Nono Municipio. Ma dentro i sacchi neri, dove dovrebbe esserci rifiuto secco, ci sono decine di pasti confezionati. In un altro sacco dei panini, sempre confezionati. A denunciare quanto accaduto vicino al centro d’accoglienza di via Pallavicini è Andrea De Priamo, capogruppo di Fdi in Campidoglio, che allega dei video.«Nei due video di cui siamo entrati in possesso  – spiega De Priamo – ecco cosa accade nei pressi del centro Sprar (Servizio centrale del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) in via Pallavicini nel Municipio IX: una quantità spropositata di cibo viene gettata in diversi sacchi dell’immondizia, e probabilmente anche conferita male da come si evince dalle immagini».I sacchi infatti dovrebbero contenere rifiuto secco, non riciclabile. Invece sono pieni anche di rifiuto umido reciclabile, centinaia di euro di pasti che invece dovrebbero servire ad aiutare chi non ha nulla. «I soldi degli italiani, in aiuto ai centri d’accoglienza – continua De Priamo -, non solo ingrossano il circuito dello spreco alimentare ma soprattutto fanno riflettere sulla gestione delle risorse a loro destinate. …».

3 pensieri riguardo “Nei centri di accoglienza il cibo si butta a quintali, ma la CEI e Bergoglio fingono di non sapere

  1. Ottimo Andrea De Priamo.
    Anche se, a sentir papa Bergoglio e la CEI, tutto quanto attiene alla ‘migranza’ è circonfuso di santità, compresi ovviamente i milioni di euro che costoro incassano per l’accoglienza, attinti freschi freschi dai cassetti del popolo italiano.
    Pertanto la cosa finirà in un nulla di fatto, a Roma IX Municipio come altrove.

    "Mi piace"

  2. la vicenda degli sprechi dovrebbe far riflettere e il papa lo ha fatto, ammonendo però solo gli sprechi di cibo nelle famiglie che, inevitabilmente, avviene a causa di un comprare da supermercato, offerte e quindi cibi che poi scadono, si ammuffiscono e quindi si gettano. Anche qui vi è una cultura dello scarto, termine tanto caro a Francesco che però sembra ignorare quando a scartare cibi ancora freschi e confezionati sono i centri di accoglienza.
    Forse è chiedere troppo ai vescovi e ai preti che si occupano di questi centri, di andare a controllare personalmente cosa accade nella distribuzione del cibo? Effettivamente gli apostoli negli Atti spiegarono che per occuparsi delle mense dei poveri furono fatti i diaconi, affinché si occupassero di questo, dove stanno? Scommettiamo che qui si risponderebbe che non si tratta di centri gestiti dalla chiesa, ma sociali, laici, dello Stato?

    "Mi piace"

  3. Controllare cibo sprecato, tanto paga pantalone, no, ma le centraline elettriche si, alla fine paga sempre pantalone.
    Controllano solo quel che è utile alla propria causa.

    "Mi piace"

Lascia un commento