Pope Francis Is Gaslighting You? Che tu ne sia conscio o meno

Ci siamo imbattuti, casualmente, in un testo molto interessante della Dottoressa Stephanie Sarkis su Psychology Today, attraverso il quale, certo Steve Skojec dal sito OnePeterFive del 25-09-2018, ha tratto una analisi molto, molto interessante che, naturalmente, qualcuno potrà anche non condividere trattandosi di opinioni, ma che tuttavia andrebbe fatta altrettanto attenta analisi, per poter dimostrare che tale opinioni siano sbagliate.

L’argomento ci ha incuriositi da quando, nel giugno ultimo scorso, vedi qui, come di recente ad un gruppo di seminaristi della Lombardia, vedi qui, papa Francesco ha da prima elevato il “dubbio a virtù“, per poi parlare di questa tentazione, come qualcosa da elogiare e persino coltivare, come quando ha affermato che lui sospetta di quei cristiani che non dubitassero mai, arrivando così a confondere (e non certo in buona fede) la tentazione del dubbio che è da dominare semmai e non coltivare, dal DISCERNIMENTO che è infatti la dissipazione dei dubbi, come insegnano gli stessi Santi e la dottrina cattolica.

Per chi fosse a digiuno sull’argomento, il dubbio e il dubitare, seppur parte da una tentazione che può essere utile, non va confuso – PER I CATTOLICI – dal sano DISCERNIMENTO. Il chiarimento di questo passaggio tra il dubbio-dubitare e il sano discernimento ci viene soprattutto dal Libro di Giobbe, attraverso la cui dolorosa vicenda egli vince il dubbio, vince il dubitare e impara a fare il discernimento facendo così la bellissima professione di fede, possiamo dire, nella quale riconosce a Dio OGNI DIRITTO sull’uomo da Lui creato e dell’uomo riconosce la sua totale sottomissione al Dio Creatore d’ogni cosa, ma un Dio BUONO che permette il dolore, la sofferenza, per motivi a noi spesso sconosciuti, ma sempre volti al nostro vero bene, ed è per questo che IL DUBITARE sulle azioni di Dio verso di noi è una tentazione che se alimentata e foraggiata, conduce AL PECCATO perché finisce per allontanarci da Dio.

La stessa dottrina cattolica ammonisce che LA FEDE DISSIPA OGNI DUBBIO e che il dubitare, per un cattolico, è sinonimo di mancanza di fede, questo a riguardo della dottrina sacramentale e della Grazia. Quanto invece alle questioni della vita, subentra il SANO DISCERNIMENTO il quale, avendo già dissipato i dubbi di fede e dottrina, per mezzo della Fede stessa, istruisce il credente FRA CIO’ CHE E’ BENE E CIO’ CHE E’ MALE. E’ evidente perciò che non possiamo avere dubbi tra ciò che è bene e gradito a Dio, da ciò che è MALE e Lo offende… chi nutrisse questi dubbi, significa che non ha fede e che non vive la vita della GRAZIA. Mentre non è peccato fare DISCERNIMENTO tra scegliere cosa è bene e ciò che è male in base alle questioni della vita: la politica per esempio, capire se un lavoro che svolgiamo non offende Dio, fare discernimento sul come curare una malattia, e così via….

E dunque? Cosa c’entra con tutto ciò? Con l’immagine della cover e il titolo?

A queste domande risponde l’articolo citato all’inizio del quale vi forniamo una nostra traduzione sotto a seguire, pregandovi di leggere attentamente e in tutta onestà intellettuale, così… da valutare – ossia DISCERNERE –  i fatti e non le chiacchiere.


Il “gaslighting” di papa Francesco. Questa è una forma di abuso spirituale

di Steve Skojec (OnePeterFive, 25-09-2018)

“Il gastlighting”, scrive la dottoressa Stephanie Sarkis su Psychology Today, “è una tattica con cui una persona o un’entità, al fine di ottenere più potere, fa in modo che la propria vittima si interroghi sulla realtà. Funziona meglio più di quanto si possa pensare. Chiunque è suscettibile al gaslighting, ed è una tecnica comune fra gli abusatori, i dittatori, i narcisisti e leader che vogliono il culto della propria personalità”.

Per coloro che solo di recente hanno preso coscienza dell’allarmante dissonanza cognitiva del pontificato di papa Francesco, l’articolo della Sarkis – intitolato “11 segnali di pericolo del gaslighting – offre alcune preziose informazioni su ciò a cui tutti i cattolici sono sottoposti dal Vaticano, spesso in modo completamente inconsapevole.

I gaslighters, spiega la Sarkis, raccontano menzogne palesi. Negano tutto ciò che hanno detto, anche se ci sono le prove. Usano le cose a cui [la vittima] tiene per far leva su di essa. Conducono una campagna di manipolazione a lungo termine che distrugge le loro vittime nel tempo. Dicono una cosa, ma ne fanno un’altra. Usano il rinforzo positivo – ti dicono cose su cui sei d’accordo per farti sentire bene – facendoti pensare che loro non sono così cattivi e dubitare della tua stessa percezione. Creano intenzionalmente confusione per sradicare il tuo “senso di stabilità e normalità”, per cui dovrai “costantemente mettere tutto in discussione”. Proiettano il loro cattivo comportamento sulla vittima. Formano alleanze di persone contro la vittima – reali o immaginarie –, usandole per isolarla. Essi bollano le vittime come “pazze” per danneggiare la loro credibilità, quando denunciano l’abuso. E accusano gli altri di mentire affinché possano essere solo loro la fonte della “verità”.

Tenendo presenti questi dati di avvertimento, diamo un’occhiata all’ultimo esempio di gaslighting pontificio. Abbiamo già esaminato come il Papa abbia recentemente martellato con l’idea che i suoi critici – in particolare riguardo alla sua gestione dello scandalo degli abusi sessuali tra il clero – siano in combutta con Satana, il “Grande Accusatore”, mentre lui e i suoi compagni vescovi, complici, sono innocenti e perseguitati come Cristo. Oggi, in un discorso pronunciato in Estonia, il Papa ha preso con loro le distanze, dicendo che i giovani “si sentono oltraggiati quando non vedono una chiara condanna degli scandali sessuali ed economici”.

Una chiara condanna? Chi è nella miglior posizione per farlo? Quale massima autorità della Chiesa è stata accusata di complicità nel coprire gli abusi? Chi è colui che ha detto: “Non dirò una parola su questo”?

Un attimo, c’è di più:

  • Francesco ha parlato il 25 settembre dopo aver ascoltato testimonianze di diversi giovani dell’Estonia. Ha detto loro che essi hanno la capacità di dire agli adulti quando ignorano “una realtà che esiste già”.
  • “Alcuni di voi… hanno avuto il coraggio di dire: ‘Non vedi che nessuno ti sta ascoltando più, né crede a quello che dici?’”, ha detto il Papa.
  •  “Dobbiamo… essere convertiti, per realizzare che per essere al vostro fianco abbiamo bisogno di ribaltare molto situazioni che, alla fine, vi tengono lontani”, ha detto.

Nessuno ascolta più quello che il Papa dice, perché ha perso ogni credibilità morale. Nessuno gli crede perché è un bugiardo, un giorno dice una cosa e ne dice un’altra quello dopo. Ci teniamo a distanza perché abbiamo la netta impressione che egli disprezza la Fede che teniamo cara e che farà – o dirà – qualcosa per mantenere il potere giusto il tempo necessario per distruggere quella Fede.

Eppure eccolo, ancora una volta, ad offrire un “rinforzo positivo” nel suo messaggio di oggi, dicendo esattamente quello che le persone del pubblico presente sentono e di cui si preoccupano, cercando di convincerle che egli non è parte di quel problema. “Questo”, scrive la Sarkis, “è un tentativo calcolato di confonderti la testa e, di nuovo, per farti mettere in discussione la tua realtà”.

Dalla Lettergate alla Strategia Scalfari, dalla quasi costante contraddizione delle pubblicazioni e alle intenzionali errate traduzioni di commenti papali dopo il fatto, per farli apparire più accettabili, nonché attraverso il frequente e deliberato uso della Regola di Perón, è diventato innegabilmente chiaro che questo è un Vaticano di cui non ci si può fidare.

Ma per i cattolici, il Vaticano – in particolare la persona del Papa –, è l’unica cosa al mondo di cui fidarsi completamente. Questo è probabilmente il pezzo più schiacciante di gaslighting. La Sarkis scrive che i gaslighters “sanno che la confusione indebolisce le persone”:

I gaslighters sanno che alle persone piace avere un senso di stabilità e normalità. Il loro obiettivo è sradicare ciò e farti costantemente interrogare su tutto. E la naturale tendenza degli esseri umani è quella di guardare alla persona o all’entità che ti aiuterà a sentirti più stabile – e questo è il caso dei gaslighters.

Ora che conoscete i segnali di pericolo, fate loro attenzione. La vostra filiale devozione al papato non vuol dire che dovete sopportare in silenzio l’abuso dell’uomo che dovrebbe essere il vostro padre spirituale. Alzatevi, parlate e respingete.

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Quanto agli “11 segnali di pericolo” sopra citati, li possiamo sintetizzare così:

1) Raccontano menzogne ​​palesi. Sai che è una vera bugia. Eppure ti stanno dicendo questa bugia con la faccia seria. Perché sono così sfacciati? Perché stanno creando un precedente. Una volta che ti dicono una grande bugia, non sei sicuro che tutto ciò che dicono sia vero. Mantenerti instabile e fuori luogo è l’obiettivo.

2) Negano di aver mai detto qualcosa, anche se hai delle prove. Sai che hanno detto qualcosa che non andava; sai che l’hai sentito. Ma loro lo negano. Iniziano a farti mettere in discussione la tua realtà… E più lo fanno, più metti in discussione la tua realtà e inizi ad accettare la loro.

3) Usano ciò che è vicino e caro a te come mezzo. (..) Ti diranno che saresti una persona degna se solo tu non avessi una lunga lista di tratti negativi. Attaccano le fondamenta del tuo essere.

4) Ti logorano nel tempo. Questa è una delle cose insidiose dei gaslighters: insidia fatta gradualmente, nel tempo. Una bugia qui, una bugia lì, un commento furtivo ogni tanto … e poi iniziano a salire. È l’analogia della “rana nella padella”: il calore si alza lentamente, quindi la rana non si rende mai conto di cosa gli sta succedendo… (qui ci permettiamo di sottolineare la famosa battuta del Padre della Chiesa san Girolamo quando affermò come i cristiani la sera prima non sapessero cosa stesse accadendo, e l’indomani si svegliarono ariani…)

5) Le loro azioni non corrispondono alle loro parole.  Quello che stanno dicendo non significa niente; è solo parlare. Quello che stanno facendo è il problema.

6) Lanciano rinforzi positivi per confonderti. Questa persona o entità… ora ti elogia per qualcosa che hai fatto, salvo poi screditarti se fai una vita che non corrisponde ai loro progetti. Questo aggiunge un ulteriore senso di disagio. Pensi: “Beh, forse non sono così male”. Sì. Questo è un tentativo calcolato di tenerti sconcertato – e di nuovo, di mettere in discussione la tua realtà. Guarda anche per cosa sei stato elogiato; probabilmente è qualcosa che ha servito il gaslighter.

7) Sanno che la confusione indebolisce le persone. Gli gaslighters sanno che alle persone piace avere un senso di stabilità e normalità. Il loro obiettivo è sradicare ogni certezza (la Tradizione? la Dottrina nel nostro caso?) e farti costantemente interrogare tutto, la via del dubbio. E la naturale tendenza degli umani è quella di guardare alla persona o all’entità che ti aiuterà a sentirti più stabile…

8) Progettano. Nel nostro caso è palese quanto segue: per farlo ti accusano costantemente di fariseismo e di rigidismo, magari risenti di essere troppo “dottrinale”. Ecco, questo viene fatto così spesso che inizi a cercare di difenderti e sei distratto dal comportamento, dal progetto che il gaslighter sta mettendo in atto.

9) Cercano di allineare le persone contro di te. I Gaslighters sono maestri nel manipolare e trovare le persone che mettono al loro fianco, e usano queste persone contro di te. Faranno commenti come “Questa persona sa che non hai ragione” o “Questa persona sa che anche tu sei inutile”. Tieni presente che ciò non significa che queste persone abbiano effettivamente detto queste cose. Un gaslighter è un bugiardo costante . Quando il gaslighter usa questa tattica, ti fa sentire come se non sapessi a chi fidarti o girarti, e questo è esattamente quello che vogliono: l’isolamento dà loro un maggiore controllo.

10) Dicono a te o agli altri che sei pazzo. Questo è uno degli strumenti più efficaci del gaslighter, perché è sprezzante. Il gaslighter sa che se mettono in dubbio la tua sanità mentale, la gente non ti crederà quando gli dici che lui è offensivo o fuori controllo. È una tecnica eccezionale.

11) Dicono che tutti gli altri sono bugiardi. Dicendoti che chiunque altro è un bugiardo, ti fa nuovamente dubitare della tua realtà. Non hai mai conosciuto qualcuno con l’audacia per fare questo, quindi devono dire la verità, giusto? No. È una tecnica di manipolazione. Indebolisce le persone che ora sono così pronte a fidarsi del gaslighter per avere le informazioni “corrette”, che non sono affatto informazioni corrette.

Quanto più sei consapevole di queste tecniche, tanto più rapidamente puoi identificarle ed evitare di cadere nella trappola del gaslighter.

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Si potrà dire, forse, che si sta esagerando ma…. è possibile che tutte queste news sono false o distorcenti la realtà? Non vi sorge qualche VERO DUBIA sui casi che si moltiplicano? Quella che segue è una breve lista…. a voi il discernimento.

Perfino i liberali definiscono la proposta del Sinodo per i Giovani “una vera stupidaggine”

Vaticano fa pressioni su editore per limitare libro critico

Cardinale Burke: la Chiesa sta diventando una setta Protestante

Ideologo gay ammette: Francesco sceglie prelati pro gay

Chiamata del Muezzin e Kaddish ebraica nella Cattedrale di Mechelen

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Vaticano distrugge altra comunità: 90% delle suore se ne va

Dopo l’accordo con il Vaticano: in Cina vengono arrestati quattro sacerdoti

Mosebach: Francesco trasforma la Chiesa in qualcosa di irriconoscibile

Cattedrale tedesca famosa nel mondo immortala Francesco come demone

“Cambiamo la Chiesa” con la ricetta del disastro – Cardinale Marx

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Arcivescovo tedesco promuove la propaganda omosessuale

Vaticano spesso fa compromessi marci – Cardinale Müller

Francesco nasconde tirannia modernista dietro foglia di fico della “sinodalità”

Cappella gesuita a luce rossa vince premio “interreligioso”

Papa Francesco l’insultatore predica contro gli insulti

Francesco non può contraddire i suoi predecessori – Cardinale Burke

Cardinale Schönborn trasforma la sua Cattedrale in una discoteca

Il generale dei gesuiti: Pontefice non ha “alcuna giurisdizione” sulla Chiesa nel mondo

I vescovi italiani trasformano la liturgia in una rappresentazione di qualche setta protestante

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Un altro gay? Nuovo Sostituto Vaticano Edgar Peña Parra in acque difficili

Delegato tedesco: il Sinodo dovrebbe accettare la fornicazione gay e la “ordinazione” femminile

Vescovo spagnolo: Francesco è una minaccia per la Chiesa

Vescovo tedesco rifiuta fermamente di ordinare “sacerdoti di mentalità tradizionale”

Prete spretato può fare il “vescovo” nella Cattedrale di Vienna

10 pensieri riguardo “Pope Francis Is Gaslighting You? Che tu ne sia conscio o meno

  1. è un bellissimo e tremendo esame della propria coscienza!
    Mi vengono in mente le parole dei santi: a volte il Signore ci infligge certi pontefici perché noi non siamo migliori di loro, o perché ce li siamo meritati coi nostri peccati. Così come santi e sacerdoti santi vanno richiesti e guadagnati colle preghiere e i sacrifici.
    Sono tempi in cui, almeno io penso ma sembra che vada proprio così, la purificazione della Chiesa deve passare attraverso la nostra presa di coscienza che un poco tutti abbiamo perso la via maestra dei sacramenti, ma anche dell’etica e della morale.
    Bergoglio è un personaggio molto ambiguo, io non so se esista una patologia per questo, ma sembra che Bergoglio pur amando il contatto con la folla, diffidi poi i contatti umani e amicali.
    La folla gli da energia disse ad un incontro con i giornalisti, ma poi lo vediamo nella sua vita privata non esistono amicizie vere e proprie, ogni suo incontro o contatto è finalizzato a ciò che gli gira per la testa, tutto ruota attorno ai suoi progetti.
    Quanto al dire bugie fu proprio Bergoglio a scoprirsi quando disse ai giornalisti che lui non sapeva nulla dei Dubia e che venne a saperlo dai giornali, ammiccando al fatto che “non si fa così, non è bello come hanno agito”, ma non replicò alla pronta smentita del cardinale Burke che si disse rammaricato per questa uscita del papa, ben sapendo il papa stesso di aver mentito, sapendo di mentire.
    Poco prima di morire fu Caffarra a ricordare come si svolsero i fatti, e come alla richiesta di avere udienza il papa si rifiutò sempre di confrontarsi, ma facendo loro rispondere dai suoi più stretti collaboratori.
    Tutto svoltosi come dalla descrizione fatta dalla dottoressa Sarkis, qui da voi riportata.
    Un’altra coincidenza?

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  2. Da cinque anni, parliamo di questo papa: non siamo certi che egli sia il Vicario di Cristo, abbiamo seri dubbi che egli sia il Pastore della Chiesa di Cristo, sopportiamo cristianamente le sue stravaganze, ma, in coscienza, se possediamo davvero lo spirito cattolico, con discernimento, saremo capaci di riconoscere il vero dal falso; e, nessuno dei papi che verranno, potranno sviarci dalla Verità. Abbiamo la Sacra Scrittura, il Magistero dei Papi, l’esempio dei Santi!
    Non abbiate paura!

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  3. E’ vero Peter ma la maggior parte dei cattolici al momento e’ come ipnotizzato da questo papa, cosi’ progressivo, dal linguaggio moderno ed accativante, mai giudicante e benvoluto dai massmedia. I nostri figli, nipoti e pronipoti, cosa sapranno della vera dottrina? Si comincia col mettere in dubbio certi dogmi (eh, non bisogna essere troppo rigidi!), poi si cambiano Pater e Gloria (poca roba, e’ solo una “traduzione” piu’ corretta), poi si apre alla messa ecumenica a tutte le confessioni, dove tutti possono “pasteggiare con noi e poi, e poi…si smonta la tradizione, eliminando anche fisicaamente chi vorrebbe conservarla. L’ho gia’ detto una volta ma mi ripeto. Ma in quale altra grande religione ci si ostina a voler modernizzare cio’ che si ritiene Dio stesso abbia rivelato? Avete mai visto modernisti islamici, buddisti o induisti? Ma io non so come spiegarlo a tante persone infatuate di questo papa e soprattutto tanto soddisfatte dal fatto che non si debbano piu’ preoccupare di questioni morali. Tutto fluido, tutto risolto!

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  4. Mala tempora currunt… a volte spero che questo papa si riveli bipolare, per non dover pensare di peggio. La descrizione di questa tattica tuttavia, mi sembra molto coerente con le azioni dei misericordiatori seriali. Alcuni non fingono neanche più di cercare pretesti. Sa di già visto (Robespierre??)

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  5. non c’è più da aspettare è ora che ciascun vero credente dichiari di non essere in comunione con i falsari di una Fede nuova, come dire: anatema il capo con tutti i suoi seguaci, quanti essi siano, rimanga pur un piccola gregge, ma vero-

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