Monasteri di apertura? “Claustrale-fobia” contagiosa?

 Nel 2009 uscì un libro molto provocatorio, con scene teatrali,  e contro la Chiesa Cattolica (di cui non staremo a fare pubblicità) la quale, da “cattiva matrigna” quale sarebbe stata e la si dipinge oggi, avrebbe forzato nel Cinquecento “migliaia” (numeri davvero esagerati e fuori controllo) di povere donne “difficili”  a consacrarsi nelle Clarisse claustrali… La storia che si vorrebbe narrare e che parte pur sempre da fatti reali – perché  spesse volte erano i genitori e non la Chiesa ad obbligare queste consacrazioni – ha però in questo nostro tempo la superba ostentazione del becero femminismo Sessantottino…. Parla di RESISTENZA FEMMINILE, l’autrice, che arriva a dire, proprio sulle Claustrali: «una società basata sul potere femminile potrebbe favorire la vita delle comunità. Per loro natura le donne sono portate a difendere, ad accudire, a proteggere. Sarebbe una rivoluzione…»…

Cosa c’entra tutto questo con quanto ci offre di meditare ora il nostro amico l’ing. Claudio Gazzoli? E’ una breve presentazione a ciò che è accaduto in questi giorni in un piccolo Monastero delle Clarisse… una “piccola RIVOLUZIONE”, forse anche insignificante in se stessa se i Media non avessero colto al volo l’occasione d’oro – che forse attendevano da tempo – per farne scempio, una reazione della quale le Monache avrebbero dovuto pensarci bene prima e consultarsi, magari con il proprio sacerdote. Ma questa volta e a differenza di quanto narrato in apertura, non è “contro la Chiesa” (si fa per dire), ma si tira in ballo Nostro Signore Gesù Cristo, il Vangelo, per farGli dire tutto e il contrario di tutto, specialmente l’atto classico degli anarchici, dei rivoluzionari: il classico striscione da balcone contro qualcuno…. Solo che questa volta non si tratta di politica – o almeno così non avrebbe dovuto essere – quanto (al dir della badessa che si è giustificata) un atto “d’amore”, compiuto da delle Monache Clarisse di oggi…. Segni dei tempi?

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La “claustrale-fobia” di Papa Francesco

Nel luglio 2016 avevamo già discusso sull’anomalo contenuto… del Documento firmato da Papa Francesco, volto a modificare le radici e la Tradizione degli Istituti di Vita Contemplativa, ossia, i Monasteri di Clausura…. con il testo Vultus quaerere…. Non che un Papa non possa intervenire per migliorare e consigliare questi Istituti, ci mancherebbe altro, ma come abbiamo meditato qui: “non c’è bisogno di alcuna laurea per riscontrare, nel testo, alcuni aspetti inquietanti specialmente quando si osserva che l’applicazione del documento sarà nelle mani del cardinale João Braz de Aviz, già distruttore e devastatore dei Frati Francescani dell’Immacolata e del ramo Femminile… (e sotto la regia dell’eretico Enzo Bianchi), esperto forse in molte attività mondane e per la scelta delle tinte da suggerire al proprio parrucchiere, ma non certo in campo vocazionale e monacale…”

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La ricerca del Volto di Dio o la “gesuitizzazione bosiana” della Chiesa?

Il Santo Padre Francesco ha varato una Costituzione Apostolica che, annunciata da tempo, andrebbe a sostituire l’ultima – quella di Pio XII Sponsa Christi, vedi qui – sulla vita contemplativa del ramo femminile, riguardo le vocazioni, la formazione, la struttura e quant’altro, è la Vultus quaerere, vedi qui.

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