Ma la CEI capisce quello che dice, oppure è incapace d’intendere e di volere?

La CEI fa gli auguri all’induismo, nulla di male, diciamolo subito!! Il problema non è l’invio di un biglietto di Auguri, ma è il contenuto a diventare ridicolo – per non dire di peggio – quando a scriverlo deve essere per forza una Segreteria che non conosce affatto le “altre religioni”, finendo per attribuirgli una sorta di credo cattolicizzato…. e poichè quel “cattolicizzare ciò che non è cattolico” è un pallino almeno centenario del gesuitismo modernista, non è che lo fanno di proposito per far cambiare al proprio gregge la mentalità cattolica?

A pensare male si fa peccato… ma qualche volta ci si azzecca!!

Non sappiamo quali induisti alla matriciana frequentano questi della CEI, ma l’ignoranza è enorme… Per l’induismo (vero) non esiste una dottrina nella quale ci sarebbe una luce ad infrangere le tenebre, ossia non è quella LUCE Divina portata dall’unico VERO DIO… e per l’induismo, per tutte queste CULTURE orientali, dopo la morte non c’è la vita eterna dell’individuo e non c’è la risurrezione della carne, ma il Karma….

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Fratelli tutti. E di nessuno.

Il 3 ottobre ad Assisi papa Francesco firmerà la sua nuova enciclica: Fratelli tutti. Sulla fraternità e l’amicizia sociale. In attesa del testo completo, concentriamoci sul titolo.

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Idolatria è prostituzione, adulterazione della vera Fede in Gesù, unico Dio

Il rimprovero di san Paolo alla comunità dei Corinzi (1Cor.11,17-34; in particolare il verso 34: “E se qualcuno ha fame, mangi a casa“…) era indirizzata a quella cultura greca che vedeva – quale massima espressione dell’appagamento col divino, o la divinità – le libagioni, banchetti funebri con relative danze, confondersi con i riti sacri, continuata anche nelle prime comunità diventate però cristiane.

Lo stesso san Gregorio il Taumaturgo fu costretto, per un tempo di transizione, ad istituire alcune feste dei martiri per soddisfare alcune abitudini dei pagani convertiti al cristianesimo… disciplinando così la transizione tra il piacere profano (balli e banchetti) e la serietà del culto sacro con la vera gioia spirituale. Fu poi san Giovanni Crisostomo ad “imporre” ad Antiochia la sobrietà e la DECENZA all’interno della Chiese, rimproverando quanti credevano di fare “opera pia” chi onorava il culto a Dio o il culto ai defunti, attraverso banchetti, balli e danze che con la “gioia spirituale” non avevano nulla a che fare. La stessa questione fu di pari passo espressa a riguardo degli idoli, contro i quali però, non vi fu mai tolleranza e neppure ospitalità nei riti e nel Culto all’unico vero Dio. Ossia, gli idoli sono sempre stati denunciati dalla Chiesa come qualcosa di diabolico, pervertitore, assolutamente inaccettabile in qualsiasi forma lo si proponesse.

Certe volte (…anzi molte volte, troppe…) ci chiediamo se la Santa Sede fece bene a ricostituire nel 1814 i Gesuiti (sciolti nel 1773)…. cliccare qui per capire cosa sta accadendo, oggi…

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Orgia panteista in Vaticano alla dea madre, usando san Francesco d’Assisi

«Ma dove non c’è più verità alcuna, si può allora modificare qualsiasi criterio valutativo, e, in ultima istanza, dovunque fare in un modo e nell’esatto suo contrario. L’aver rinunciato alla verità mi pare il vero e proprio nucleo della nostra crisi odierna. Dove però la verità non offre più terreno solido, là anche la solidarietà comunitaria — peraltro, ancora tanto considerevole — finisce per sfilacciarsi, poiché anch’essa resta in ultima istanza senza radici. In quale misura, dunque, noi viviamo secondo l’interrogativo di Pilato, apparentemente tanto umile, ma in realtà così presuntuoso: « Ma che cosa è la verità? ». Proprio così, però, noi prendiamo posizione contro Cristo.» (Benedetto XVI – vedi qui ed anche qui).

Non ci sarebbe più nulla di cui stupirsi… tanto ci hanno “abituati” a “farlo strano” che forse non solo non ci  si scandalizza più (ed è un errore), ma si sente anche dire “e che male c’è??”… Un sincretismo religioso filo panteista è penetrato nelle comunità ecclesiali di alcune zone del Sud America già da molti anni, vedi qui cosa fecero i Vescovi per la nomina di un vescovo nel 2015… sincretismo religioso filo protestante anche all’interno del Vaticano non è, per la verità, cosa nuova… ma non così, non con “riti” naturalisti e con divinità pagane…

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Vi benedico, anzi no! cioè sì, però… a modo mio…

La non benedizione è come il non compleanno nel mondo alla rovescia di “Alice nel Paese delle Meraviglie”.

Che poi, a legger bene una sorta di benedizione c’è stata, ma non è stata quella “cattolica”, non è stata quella di “Pietro”, non è stata “apostolica”… Per comprendere la profonda riflessione che  Claudio Gazzoli ha voluto condividerci, in tutta la sua piena drammaticità, è necessario ricordare ai nostri Lettori che il caso non è nuovo e non unico. Bergoglio, fin dai tempi dell’arcivescovado a Buenos Aires e la sua amicizia con i Pentecostali e con i non cristiani, aveva già sviluppato una forma SINCRETISTA dei saluti e delle benedizioni, atte a “non disturbare” i non credenti, se cliccate qui già dal 2016 ne parlammo: Vaticano, quelle onde (anomale) al posto delle benedizioni…  ma anche all’apertura del sinodo per i giovani, iniziata senza una vera benedizione, clicca qui.

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Quando la Chiesa diventa ostaggio e schiava del mondo

Non si tratta di una semplice valutazione del caso Medjugorje o della canonizzazione del beato cardinale Alojzije Stepinac che, a seguir attentamente le parole del Segretario di Stato il cardinale Parolin, clicca qui, hanno tutta la loro ragion d’essere, quanto purtroppo nel meccanismo che si è creato e che rende palese uno stato grave in cui la Chiesa si rende così schiava ed ostaggio del parere del mondo.

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Per il cardinale Koch la “riforma” protestante fu cosa positiva

No! Eminenza, noi non siamo d’accordo, e neppure il magistero della Chiesa è d’accordo.

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Aldo Maria Valli, le domande al papa di un cronista cattolico

La Nuova BQ intervista il vaticanista Aldo Maria Valli, autore di un libro sui temi trattati da papa Bergoglio che generano domande, dubbi e questioni aperte che interrogano il nostro essere cristiani: «Ho avvertito il bisogno di fare il punto della situazione individuando i motivi di una crescente inquietudine che ho avvertito in me stesso, come credente e come figlio della Chiesa, soprattutto dopo la lettura e la rilettura di Amoris laetitia».

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La vera Pace non è opera dell’uomo

Primo gennaio e ci risiamo con le manifestazioni per la pace. Uno stillicidio di progetti e programmi vuoti, sincretisti, anticristiani perché manca il Fondamento della vera Pace, manca Lui: Gesù Cristo, il Signore, la Pace incarnata.

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L’Amoris Laetitia piace a Bartolomeo. Ma lui non è cattolico!

Davvero siamo imbarazzati davanti a certo entusiasmo di Radio Vaticana che così riporta la notizia: «Continua a suscitare numerosi commenti l’Esortazione apostolica di Papa Francesco Amoris laetitia. L’ultimo importante intervento è quello del Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo, che ha scritto un articolo sull’Osservatore Romano del 3 dicembre. Il Patriarca riflette sulla domanda che si fanno alcuni: in Amoris laetitia la dottrina su matrimonio e famiglia è stata sviluppata o difesa? Le norme sono state rafforzate o mitigate? “La lettera del Papa – osserva Bartolomeo – ricorda anzitutto la misericordia e la compassione di Dio e non soltanto le regole canoniche degli uomini. Il punto di partenza è la grazia amorevole e salvifica di Dio, che risplende su ogni persona senza discriminazione”» (vedi qui).

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