Come “regalo” di Natale postiamo il video con i sottotitoli dell’omelia del card. Burke dell’11 dicembre del 2021.
Continua a leggere “Essere più fedeli al Signore. Omelia del card. Burke dell’11-12-2021”Tag: Raymond Leo Burke
Chi risponderà, nella Gerarchia, a questa domanda: “Chiesa cattolica dove vai?”
Per questa settimana, cari Amici, vorremo farvi riflettere sull’excursus storico che il cardinale Burke fece in un incontro del 7 aprile 2018 a Roma: “Chiesa cattolica dove vai?” in ricordo del card. Carlo Caffarra ed in memoria del card. Joachim Meisner, incontro al quale anche noi c’eravamo…. Lo riproponiamo integralmente dal sito “cooperatoresVeritatis“, perché ci farà bene – a tutti – studiare un poco di storia ma anche, attenzione, riflettere bene sulle conclusioni a cui giunge il cardinale. Ricordiamo anche – dallo stesso incontro – l’intervento di mons. Athanasius Schneider che troverete qui in audio, con l’intervento anche del cardinale Brandmuller.
Dal canto nostro è necessario ricordare gli eventi di quel periodo e che vi sintetizziamo attraverso questa raccolta di link, gli editoriali di queste “cronache”:
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I dubia e san Tommaso: quando un sottoposto deve richiamare un superiore (anche il papa)
Ciò che dà autorità al Papa su tutti i battezzati è la Fede. Se dunque un papa regnante mette in pericolo la Fede, allora è cosa buona e giusta che un sottoposto non solo non gli obbedisca, ma addirittura lo richiami.
È il card. Burke la vittima designata della prossima “purga” di Casa Santa Marta?
Più che la Santa Sede, il Vaticano sembra la Sede Sovietica, con tanto di “purghe staliniste”. Il Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta, Matthew Festing, ha rassegnato le dimissioni dal suo incarico, per espressa volontà di papa Francesco. Il defenestramento di Festing, così come il “commissariamento” dell’Ordine di Malta con motivazioni pretestuose, fanno parte della guerra che l’attuale Vescovo di Roma sta muovendo a colui che è ritenuto il suo nemico giurato, ovvero il cardinale Raymond Leo Burke.
Piazza San Pietro inospitale per i marciatori, quelli per la vita
Francesco ha saluto molto freddamente i manifestanti della Marcia per la Vita, giunti in Piazza San Pietro per salutare il Romano Pontefice e avere la sua benedizione.
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Il leak di Coccopalmerio su come la pensa davvero Francesco
di Matteo Matzuzzi
Era la questione più divisiva e controversa, e il dibattito in Aula ha confermato le premesse. Sulla comunione ai divorziati risposati si sono accesi gli animi. Padre Lombardi parla di un confronto che ha segnato “un crescendo di partecipazione, passione e coinvolgimento”. Due linee contrapposte, una decisa a ribadire con forza che se un legame matrimoniale è valido – “così come dice il Vangelo” – non è possibile dare il via libera al riaccostamento all’eucaristia per chi ha divorziato e s’è risposato. Altri, invece, s’appellano alla misericordia e invitano a guardare alle “situazioni specifiche”. Dove sia orientato il Papa, l’ha fatto sapere il cardinale Francesco Coccopalmerio, presidente del Consiglio per i Testi legislativi, nel briefing quotidiano con i giornalisti: “Per me bisogna seguire l’ermeneutica del Pontefice, e cioè salvare assolutamente la dottrina ma partire dalle persone e dalle loro concrete situazioni di necessità e urgenza, nonché dalle loro sofferenze”. Persone cui “va data una risposta”. E la risposta è sempre il prelato a ipotizzarla: “Rimettere la decisione, caso per caso, al vescovo diocesano o a un gruppo di vescovi. Così facendo, potrebbero esserci buone possibilità per consentire il riaccostamento all’eucaristia”.
Tra mercoledì sera e giovedì mattina il gruppo conservatore ha scoperto le carte, facendo parlare il prefetto per la Dottrina della fede, il cardinale Gerhard Ludwig Müller, quindi Angelo Scola, Péter Erdö, Angelo Bagnasco, Timothy Dolan, Marc Ouellet, Willem Jacobus Ejik, arcivescovo di Utrecht. Sul fronte opposto, sono intervenuti Walter Kasper, Godfried Danneels e Víctor Manuel Fernández. Nella Relatio Synodi si capirà chi ha avuto la meglio, fanno sapere oltretevere. Si dovrà votare, i padri si conteranno.
Intanto, si delinea già una soluzione su cui c’è un sostanziale consenso in Aula: sveltire le procedure di nullità matrimoniale. Su questo punto, l’opposizione più forte è arrivata dal cardinale Raymond Leo Burke, prefetto della Segnatura apostolica. “Io non sono d’accordo”, ha detto il porporato: “Per una cosa così importante, ovvero la validità del matrimonio – che tocca anche la salvezza dell’anima – la chiesa vuole che un primo giudizio sia confermato in seconda istanza”. Più che a chi soffre per il proprio fallimento matrimoniale, ha sottolineato il porporato, sarebbe utile concentrarsi su quella parte di “sposi che vive coerentemente la propria fede cristiana nel matrimonio e che attende dai padri sinodali una parola di conforto, anche perché spesso si trova a dover testimoniare in un contesto che nega i valori cristiani”. Qualche padre sinodale, però, chiede anche di usare un “linguaggio rispettoso verso i divorziati risposati”, evitando di dire “che essi si trovano in una condizione di stato permanente di peccato”.
Niente aperture, invece, alle coppie omosessuali: “In Aula è stato ribadito che il matrimonio è sempre e solo tra uomo e donna”, e il cardinale Coccopalmerio ha aggiunto che non sarà neppure presa in considerazione l’ipotesi di concedere una benedizione alle unioni di quel tipo. Eppure, qualche dubbio deve esserci, se è vero che un padre è intervenuto in assemblea chiedendo che “la chiesa riaffermi chiaramente che matrimonio tra uomo e donna e unioni omosessuali sono due cose ben distinte”. Perde quota, invece, la possibilità di guardare alla prassi ortodossa sui secondi matrimoni. In Aula se ne è parlato, ma “bisognerebbe prima capire cosa accade nelle chiese ortodosse”, ha detto il cardinale. “In quella realtà, solo il primo matrimonio è quello valido. La seconda unione è benedetta, il che è diverso. Il problema sarà oggetto di studio, ma la strada è davvero stretta”. Aprendo la congregazione, ieri mattina, il cardinale André Vingt-Trois, ha ribadito il valore della dottrina della chiesa sulla contraccezione nel mondo contemporaneo, “sempre più secolarizzato: molte coppie, oggi, hanno perso il senso di peccato nell’uso dei contraccettivi”.
© FOGLIO QUOTIDIANO (10/10/2014)