Jorge Mario Bergoglio entrò nella Compagnia di Gesù nel 1958 e fu ordinato sacerdote nel 1969. Durante quegli undici anni, ricevette una formazione filosofica e dottrinale di stampo neomodernista, impregnata del pensiero dei confratelli europei (Rahner, de Lubac, Danielou, etc.) del movimento pseudo-teologico conosciuto come nouvelle theologie, corrente che — seppur con qualche frenata non risolutiva dall’Humanae Vitae di Paolo VI al pontificato di Benedetto XVI — prese il sopravvento sulla scolastica tomista al Concilio Vaticano II. I “nuovi teologi” riprendono le teorie moderniste dell’evoluzione dei dogmi, il relativismo morale, la confusione nel rapporto tra natura e Grazia, sostituendo il cristocentrismo con l’antropocentrismo. Questo spiega i gravissimi errori dottrinali del magistero di Francesco.
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