“La Profuga”… Madre di Dio, profugo anch’Egli – orate pro nobis…”

“Al ciel, al ciel, al ciel andrò a vederla un dì”, dice uno dei più bei canti mariani della Tradizione. Ma ormai il Cielo non è più la meta, anzi la patria, di molti battezzati. Addirittura si vuole trascinare su questa terra la Madre di Dio, come dice il canto Santo Maria del cammino: “Vieni, Maria, qua giù”. Così l’umile fanciulla di Nazareth tale deve rimanere, per essere sfruttata ad uso e consumo delle ideologie moderniste. Ma quale altra creatura, in Cielo e in terra, ha potuto proclamare: «D’ora in poi tutte le generazione mi chiameranno Beata», se non Colei che è tutta di Dio? La Beata Vergine Maria è del Cielo e dal Cielo viene per portarci in Cielo, come ha detto ai tre pastorali di Fatima. Il minimalismo mariano — purtroppo una delle tante caratteristiche di questo pontificato — è blasfemo. Punto.

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Chiunque alla Hans Küng attacca i Tre Amori bianchi non è Cattolico

Hans Küng (Sursee, 19 marzo 1928 – Tubinga, 6 aprile 2021) fu compagno di cordata, con i Progressisti modernisti, per tutte le pretese ascese verso il “progresso”, facendo sempre sentire le loro chiassate contro Roma, contro Pio IX e il Sillabo, contro Pio X, contro il Concilio di Trento e il Vaticano I. Non per nulla, la “Realites” del settembre 1963 mostrava, sulla copertina, Hans Küng come “le Theologien qui incarne l’aile avancèe de la pensèe catholique”, uno sproloquio che ha ancora vita soprattutto oggi, nel sentire l’aberrante elogio funebre fatto da un dicastero della Santa Sede, la Pontificia Accademia per la Vita, con il quale si elogia il teologo scomparso attraverso questo tweet: «scompare davvero una grande figura nella teologia dell’ultimo secolo, le cui idee e analisi devono fare sempre riflettere la Chiesa, le Chiese, la società, la cultura». Certo che ci vuole un bel coraggio per affermare ciò che Küng non è stato: “un grande…” e soprattutto per “la cultura” dal momento che era per l’eutanasia… essendo stato assai critico (come Papa Francesco del resto) sui “principi non negoziabili” affermati e ribaditi magistralmente da Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI. Se la Chiesa dovesse davvero riflettere su Küng quale “grande”, perché allora non cominciare dalle sue dichiarazioni di rottura sull’eutanasia? I suoi ammiratori ed epigoni, infatti, si sono sempre appoggiati a lui per avallare anche le loro più o meno ambigue proposizioni e tesi, non certo immuni dai pericoli per la Fede!

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Caro Papa Francesco: sua madre non sarà certo Corredentrice, ma la Madre di Gesù sì, lo è!

Perché tanto accanimento contro il termine Corredentrice?

A quanto pare la lingua batte dove il dente duole… Non possiamo non domandarci quale concetto abbia, Bergoglio in quanto uomo e figlio egli stesso, della “madre, la mamma”… la sua, è certo (come le nostre mamme del resto), non hanno un ruolo redentivo, eppure possono aiutarci a salvarci; ma la Madre di Dio ha una marcia in più delle nostre mamme, non solo può aiutarci, ma può anche salvarci per i meriti del Figlio a Lei consegnati. Sul volo aereo da Manila nel 2015, Papa Francesco esordì con una forte espressione contro coloro che offendono la fede altrui, ed affermò: “se uno offende mia madre, gli do un pugno…”. E allora, caro Papa Francesco, vediamo di schiarirci le idee….

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Mons. Viganò spiega perché resiste in faccia a Bergoglio

L’ex vaticanista Aldo Maria Valli ha intervistato il vescovo mons. Carlo Maria Viganò con con il quale ha parlato delle più scottanti usciste di papa Bergoglio, nei confronti del quale l’ex Nunzio apostolico non ha mai mancato una resistenza in faccia (cfr. Gal 2, 14) anche con recenti atti di accusa.

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Bergoglio come Giuda? “Tu l’hai detto”: l’atto di accusa di mons. Viganò.

Le profanazioni eucaristiche, i sacrilegi sacramentali, l’apostasia di Abu Dhabi, l’adorazione della Pachamama, la denigrazione della SS. Vergine, il propagare delle eresie, ecc., sono crimini che il Cielo non poteva lasciare impuniti: la pandemia del coronavirus è il giusto castigo (come hanno spiegato i vescovi mons. Carlo Maria Viganò e mons. Athanasius Schneider). Ma papa Jorge Mario Bergoglio non vuole capirlo e continua dritto per la sua strada: il 3 aprile si è scagliato ancora una volta contro il massimalismo mariano, arrivando addirittura ad affermare che la SS. Vergine non è Regina; nell’annuario pontificio di quest’anno (pubblicato il 25 marzo) ha voluto solo il suo nome secolare e ha fatto classificare i poteri e i ruoli del Romano Pontefice come meri “titoli storici”. S. E. mons. Carlo Maria Viganò, intrepido difensore del Depositum Fidei, non ha taciuto — come già fece lo scorso dicembre — e nel seguente atto d’accusa richiama papa Jorge Mario Bergoglio.

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“Tonteras”. I dogmi (mariani) secondo papa Francesco

Nell’ottavo giorno dopo il Natale, quando Gesù è circonciso e gli è dato il nome dettato dall’angelo, la Chiesa cattolica celebra la festa di Maria Santissima Madre di Dio. Ma chi è Maria nella devozione e nella predicazione di papa Francesco? Una sua recente omelia ha suscitato stupore, per come egli ha ridisegnato il profilo della Madre di Gesù.

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Noi crediamo in Maria Corredentrice. Papa Francesco no.

Il prof. Roberto de Mattei analizza e commenta le sconcertanti dichiarazioni — riguardo la Corredenzione di Maria — che papa Francesco ha fatto durante l’omelia della festa della Santa Vergine di Guadalupe, in contrasto con i suoi predecessori.

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Un Natale sempre più svuotato del Suo Mistero… anche mariano.

Confessiamo che abbiamo dovuto lottare molto con la nostra coscienza se… pubblicare o meno questo editoriale all’anti vigilia del Natale di Nostro Signore Gesù Cristo. Sembra  che si debba quasi essere accusati, additati di inutile polemica, ma non è così. La verità ci impone piuttosto la serenità dei racconti oggettivi dei fatti, tacendola quando Essa dovesse essere scatenata per motivi futili, inutili, o contro qualcuno. Inoltre siamo un sito, e un sito può esprimersi solo attraverso i suoi scritti, non abbiamo altro mezzo.

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Scomunicato Don Minutella: ma non vince nessuno. Siamo tutti scomunicati?

Molti fra i nostri Lettori incalzano da giorni a spingerci per fare un editoriale, dire “qualcosa”, e non è facile perché – come abbiamo sempre affermato, vedi qui – il danno peggiore che possiamo fare alle nostre anime è il gioco demoniaco delle TIFOSERIE… Eppure qualcosa ora deve essere detto ed anche noi, lo confessiamo, speravamo che qualche sito “cattolico” più quotato di noi, offrisse qualche riflessione, forse un tantino audace, ma almeno un piccolo aiuto… purtroppo assistiamo ad un silenzio spettrale che vogliamo “rompere”, anche se questo sito non gode ottima fama a causa della sua piccolezza e delle cover che inserisce….

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In uscita la nuova blasfema mariologia di papa Francesco

Se i Padri della Chiesa chiamano Maria “la divina Madre” sappiamo bene che non era per farne una dea, ma proprio per mettere al sicuro il suo ruolo, la sua identità e, stiamo sempre là al nuovo NEO-ARIANESIMO…. dopo aver fatto diventare Gesù IL COMPAGNONE, ora non potevamo che avere la MADRE COMPAGNONA…

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