Video-catechesi di P. Serafino M. Lanzetta.
Chi ci separerà dall’amore di Cristo?, si chiede San Paolo ai Romani (8,35). “Niente e nessuno” risponde, ma mai minimamente pensando che in ciò fosse da annoverare anche il peccato, come invece fa Papa Francesco. Questi ha detto che siccome il legame con Cristo e con la Comunione dei Santi è esistenziale è perciò nella nostra stessa natura: è indistruttibile. Da ciò ne fa conseguire che né vi può essere una separazione visibile dal Corpo mistico di Cristo, come avviene con l’eresia, ad es., né dalla Comunione dei Santi in cielo con il peccato mortale. Non esiste allora l’inferno? I carnefici siederanno a mensa nel Regno di Dio con le loro vittime? Tutto ciò si sposa con un’altra affermazione di Francesco in una recente intervista televisiva, secondo cui l’uomo ha il “diritto al perdono” e questo diritto nasce dalla natura di Dio. In realtà non esiste un diritto, perché in tal modo non esisterebbe neppure il perdono. La libertà prevede anche la possibilità di essere allontanati per sempre da Dio, di rifiutare il perdono. La Redenzione non è automatica.