“… sono solo due le risposte possibili: o Scalfari è un finissimo teologo gesuita modernista, figlio spirituale dei gesuiti eretici Telihard de Chardin, Karl Rahner e il domenicano Schillebeeckx…. che di colpo vuole rompere una “cara amicizia” inventandosi l’intervista, oppure è proprio Bergoglio a rispondere e Scalfari ha riportato il vero.”
Cari Amici, le pressioni ricevute, affinché si possa aiutare a comprendere quanto è accaduto oggi, sono state notevoli ed una delle 14 opere di Misericordia è proprio quella di aiutare i dubbiosi. Presi alla sprovvista, stamani, dai fatti che rimbalzavano sulla rete e, noi qui, impegnati anche per alternarci con gli impegni sacri, abbiamo cercato di dare subito la notizia che sembrava essere la più ovvia e la più doverosa: la smentita da parte della Santa Sede, vedere qui.
Tuttavia, fin da subito, il Comunicato non ci è apparso molto limpido. Abbiamo chiesto all’amico Atanasio di aiutarci ad esprimere al meglio il quadro della situazione e lui gentilmente ci è venuto incontro. Intanto, sarà un caso, ma nella Basilica di san Pietro, oggi, cadevano dei calcinacci, vedi qui.
Riportando in parte la riflessione che ho fatto qui nei commenti: fermiamoci un momento a ragionare, raccogliendo anche i vari interventi che sono stati fatti, molto interessanti.
Eugenio Scalfari non è sprovveduto, è molto professionale, nella sua fede atea ed agnostica ed è affezionato sinceramente a Bergoglio, i due si piacciono, parlano spesso tra loro anche al telefono, per Scalfari le porte del residence-casa-santa-Marta sono aperte ogni qual volta volesse andare a trovare il suo amico pontefice.
Ora uno dovrebbe domandarsi: che ragioni avrebbe, Scalfari, di rompere all’improvviso una amicizia così consolidata, pubblicando una intervista inventata? Questa è la prima seria domanda.
La seconda domanda è questa: placato lo scoop e placati gli animi con il calmante del “comunicato ufficiale”, la gente si è resa conto del contenuto delle risposte attribuite a Bergoglio, oppure si è solo fermata alla negazione dell’inferno?
Perchè il punto gravissimo è questo: tutte le risposte attribuite a Bergoglio sono di matrice panteista, che ha per autore, gesuita eretico, il panteista Teilhard de Chardin. Si legga l’energia creatrice di Dio attraverso la quale Egli crea e dunque non è Dio a creare direttamente, ma indirettamente attraverso una energia creata da Lui. Con questa energia Dio modificherebbe il mondo e l’universo di volta in volta, a seconda dei tempi.
Secondo Teilhard, Cristo diviene l’energia dello stesso cosmo. … L’Incarnazione determina una sorta di “Cristificazione” del cosmo. Fino al 2012 questi “studi” sono sempre stati ritenuti, dallo stesso Ratzinger (ma non dimentichiamo che la dottrina di de Chardin fu bocciata da Giovanni XXIII), “pericolosi e ambigui”, un conto infatti è parlare del Cristo Gesù che governa il cosmo, egli è Re dell’Universo (generato e non creato, come diciamo nel Credo) e con la Sua Incarnazione, morte e risurrezione ha ricreato ciò che con il Peccato Originale era stato devastato e corrotto; altra cosa è parlare di un Cristo che diviene “energia” del cosmo, entrando in tutto e in tutti (panteismo) arrivando a mettere in discussione la stessa formulazione del Credo sull’identità del Cristo. Scusate ma qui è spiegato in forma elementare e breve.
Nel 2015 le tesi dell’eretico gesuita panteista Teilhard de Chardin vengono sdoganate da Avvenire, con un articolo che se da una parte ne promuove il pensiero, dall’altro afferma che non è affatto agevole cogliere l’intero pensiero teilhardiano. Alla luce di ciò non possiamo non domandarci com’è possibile che le parole attribuite a Bergoglio da Scalfari possano essere inventate? Forse si comprende ora perché nel novembre scorso fu data una strana notizia: Bergoglio vuole riabilitare de Chardin, si veda qui. Come si vede bene, i pezzi del puzzle, cominciano a combaciare. L’intervista di Scalfari non è un falso! E non si tratta di una “bergoglionata” ma di vere affermazioni eretiche.
L’altra questione con la negazione dell’inferno, la cui teoria dell’annientamento dei dannati, viene dagli alti due eretici il gesuita Karl Rahner e il domenicano Schillebeeckx….
Ora sono solo due le risposte possibili: o Scalfari è un finissimo teologo gesuita modernista, figlio spirituale dei gesuitieretici Telihard de Chardin, Karl Rahner e il domenicano Schillebeeckx…. che di colpo vuole rompere una “cara amicizia” inventandosi l’intervista, oppure è proprio Bergoglio a rispondere e Scalfari ha riportato il vero.
Perchè fare una smentita? Ritengo per due ragioni: la prima potrebbe essere stata organizzata da entrambi per allontanare l’attenzione dal caso Viganò; la seconda per una più semplice ragione, meno cavillosa di quanto possa sembrare, il senso di protagonismo di cui è affetto Bergoglio che, caduto in basso con il caso Viganò a causa della risposta di Benedetto XVI, che non alludeva affatto ad una promozione teologica, vuole da una parte uscire allo scoperto, e lo fa in modo mediatico perché, dottrinalmente parlando non è sciocco, non potrebbe mai affermare una cosa del genere senza cadere nell’eresia conclamata e formale.
E’ assai probabile, come sembra abbiano informato alcuni giornalisti d’oltre oceano, che sia stato il cardinale Parolin ad insistere per avere dal Papa l’autorizzazione ad una veloce smentita, anche a causa dello tsunami di proteste e di telefonate da tutto il mondo, dopo la prima lettura dell’intervista. Ma basta leggere il “comunicato” per capire la fretta con cui è stato scritto.
Infatti: prima si afferma ” senza però rilasciargli alcuna intervista...”, per poi contraddirsi affermando che quanto riferito dall’autore nell’articolo “non vengono citate le parole testuali pronunciate dal Papa..“. Siamo al solito giochetto, l’intervista c’è stata, ma ciò che è stato riportato non è quanto affermato da Bergoglio. Ma che interesse avrebbe, l’amicone del papa, a fargli uno sgarbo così grave?
Una cosa è certa: il fatto sembra, piuttosto, tutto ben organizzato, non è stato un caso e Scalfari non smentirà nulla, non accuserà Bergoglio, non lo smentirà e non lo affermerà. L’urto mediatico c’è stato, il Giovedì Santo, giorno in cui, come è stato fatto notare, un Altro, il vero Protagonista della storia del mondo e dell’Universo, e non certo una “energia”, avrebbe dovuto essere al Centro di tutto, ma ancora una volta viene messo da parte dallo stesso Bergoglio, questa volta aiutato da Scalfari.
Buona Pasqua (ma prima viene la passione e la morte), da Atanasio