
Sostenere che chi accusa il papa di deviazioni dalla retta dottrina, di ambiguità e di cedimenti al pensiero del mondo (preferisco dire così piuttosto che usare l’espressione generica, e ingannevole, “parlare male del papa”) si comporta come il demonio è inesatto e, diciamolo, pure scorretto.

A dieci mesi dal decreto pontificio che l’ha condannato all’esilio dal monastero di Bose da lui fondato, Enzo Bianchi ancora non ha ubbidito, e continua ad abitare in un eremo sul terreno del monastero. Ma tanti nodi continuano a non essere sciolti anche da parte di chi lo ha giudicato.

Mons. Christophe J. Kruijen, sacerdote della diocesi di Metz, alla Congregazione per la Dottrina della Fede dal 2008 al 2016 e autore del recente articolo À propos de l’interdiction de la communion donnée sur la langue, ha spiegato alla Nuova Bussola Quotidiana il limite dei vescovi e delle conferenze episcopali nel vietare di ricevere la […]