“La dottrina tacerà” profezia di san Gregorio Magno, Papa

Chi volesse negare che persino questa profezia si sta avverando ai giorni nostri, risponderemo come Abramo al ricco della parabola descritta da san Luca 16,19-31 “HANNO I PROFETI, ASCOLTINO LORO”!

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Lituania, Lettonia, Estonia: una Visita di speranza Cristiana?

  • Il tema della libertà, di una libertà riconquistata dopo immani sofferenze, sarà appunto al centro di questa visita. Venticinque anni fa, nel 1993, una Lituania appena tornata indipendente e libera venne visitata da San Giovanni Paolo II. “Venticinque anni fa – dichiara Gintaras Grušas, arcivescovo di Vilnius e presidente della Conferenza Episcopale Lituana – vedemmo la libertà come qualcosa che era arrivata ed era l’opposto dell’oppressione della dittatura imposta dall’estero: libertà come autodeterminazione di uno Stato.
  • Oggi invece affrontiamo la sfida della libertà in un modo completamente diverso: usare la nostra libertà correttamente per il bene comune”. La popolazione lituana è tuttora traumatizzata dalla lunga esperienza totalitaria: “Ci troviamo di fronte le sfide di una grande ondata di immigrazione, una percentuale molto alta di dipendenza dall’alcool e di suicidi e un alto tasso di divorzi, problemi che in parte sono influenzati dalle ferite del passato”, ricorda l’arcivescovo. E il tasso di suicidi è il più alto del mondo. Dopo essere usciti dal grande carcere sovietico, il rischio è chiaramente quello di smarrirsi. Per questo monsignor Grušas, alla vigilia della visita di Papa Francesco, avverte che la libertà non vuol dire  “lasciar fare alle persone quello che vogliono, ma comprendere la libertà come responsabilità che guarda al futuro”. (fonte)

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Vi benedico, anzi no! cioè sì, però… a modo mio…

La non benedizione è come il non compleanno nel mondo alla rovescia di “Alice nel Paese delle Meraviglie”.

Che poi, a legger bene una sorta di benedizione c’è stata, ma non è stata quella “cattolica”, non è stata quella di “Pietro”, non è stata “apostolica”… Per comprendere la profonda riflessione che  Claudio Gazzoli ha voluto condividerci, in tutta la sua piena drammaticità, è necessario ricordare ai nostri Lettori che il caso non è nuovo e non unico. Bergoglio, fin dai tempi dell’arcivescovado a Buenos Aires e la sua amicizia con i Pentecostali e con i non cristiani, aveva già sviluppato una forma SINCRETISTA dei saluti e delle benedizioni, atte a “non disturbare” i non credenti, se cliccate qui già dal 2016 ne parlammo: Vaticano, quelle onde (anomale) al posto delle benedizioni…  ma anche all’apertura del sinodo per i giovani, iniziata senza una vera benedizione, clicca qui.

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Bergoglio rigetta “un Dio” che punisce

Papa Francesco all’inferno ci crede, il problema è “come” e in quale senso!

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