“E così arrivo al punto dell’affidamento: i Papi — sia Pio XII, sia Paolo VI, sia Giovanni Paolo II — hanno fatto un grande atto di affidamento alla Madonna e mi sembra, come gesto davanti all’umanità, davanti a Maria stessa, era un gesto molto importante. Io penso che adesso sia importante di interiorizzare questo atto, di lasciarci penetrare, di realizzarlo in noi stessi. In questo senso, sono andato in alcuni grandi santuari mariani nel mondo: Lourdes, Fátima, Częstochowa, Altötting…, sempre con questo senso di concretizzare, di interiorizzare questo atto di affidamento, perché diventi realmente il nostro atto. Penso che l’atto grande, pubblico, sia stato fatto. Forse un giorno sarà necessario ripeterlo, ma al momento mi sembra più importante viverlo, realizzarlo, entrare in questo affidamento, perché sia realmente nostro...” (Benedetto XVI – Intervista «A SUA IMMAGINE. DOMANDE SU GESÙ» Venerdì Santo, 22 aprile 2011 – qui il testo integrale)
Il 25 marzo Benedetto XVI si unirà a Bergoglio e ai vescovi del mondo nella preghiera per la consacrazione di Russia e Ucraina.
“Forse un giorno sarà necessario ripeterlo“, affermava Benedetto XVI – sulla Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, nel 2011, fatta già dai suoi Predecessori – e forse quel giorno è arrivato. Papa Francesco sembra aver accolto, infatti, l’appello accorato dei Vescovi dell’Ucraina la quale, come sappiamo, sta subendo al momento una aggressione armata e il mondo contemporaneo certamente non è capace di comprendere questa richiesta, l’urgenza di Consacrare la Russia e la stessa Ucraina al Cuore Immacolato di Maria. Per la questione di Fatima vedi qui.
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