Sabato 11 settembre (sic!) una marionetta è stata accolta con tutti gli onori da papa Francesco nel Cortile di San Damaso, in occasione della Giornata del migrante e del rifugiato. La marionetta in questione, detta Amal, non è una falsa divinità pagana, però è il simbolo dei profughi in cerca di una nuova patria. In pratica il Papa continua a propagare l’ideologia — e ideologia viene anche da idolo — immigrazionista nel cuore della Cristianità. Proponiamo ai nostri lettori l’ottima analisi di MIC del blog Roma Perenne che — tralasciando la questione degli assembramenti — coglie in pieno la gravità del fatto.
Una marionetta accolta in Vaticano
(MIC, 11-09-2021)
La bambola Amal non è un segno pagano o una divinità infera (l’idolo Pachamama è su un altro livello) ma il punto è esattamente lo stesso di quando a Natale in piazza San Pietro le statue del presepe sembravano orridi manufatti osceni. Ma perché da diverso tempo presso la Santa Sede aleggia questo spirito, questa volontà perenne di orrido o di imbarazzante?

L’unico legame dell’automa ligneo con piazza san Pietro è l’orrido monumento ai migranti, che ha abbracciato (immagine a lato che ho ricavato dal filmato col fermo immagine). Doppia incongrua presenza nella splendida cornice berniniana…
Infatti la marionetta “Amal”, che in arabo significa “speranza” ha percorso piazza San Pietro per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla difficile situazione dei migranti, accolta – appunto – dal cardinale Michael Czerny, sottosegretario della Sezione Migranti e Rifugiati, e da monsignor Benoni Ambarus, vescovo ausiliare delegato per la Carità e per i Migranti!

Quest’altra immagine mostra Bergoglio, sorridente, che la accoglie tra la folla nel cortile di San Damaso…
È il solito immigrazionismo senza rete. Ma, seppure non sia paragonabile alla tragica idolatria della Pachahama, stupisce il grande assembramento permesso senza remore mentre, per rispetto delle norme anticovid, si vietano le processioni, persino quella del Corpus Domini, da sempre il collante delle comunità locali e appartenenti all’anima della civiltà occidentale. Al loro posto una sorta di carro carnevalesco in San Pietro.
(fonte: roma-perenne.blogspot.com)
L’ha ripubblicato su Il fumo di Satana.
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Il circo continua…
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