La Preghiera per il Pontefice – scritta da Papa Leone XIII
O Signore, noi siamo milioni di credenti, che ci prostriamo ai tuoi piedi e ti preghiamo che Tu salvi, protegga e conservi lungamente il Sommo Pontefice, padre della grande società delle anime e pure padre nostro. In questo giorno, come in tutti gli altri, anche per noi egli prega, offrendo a te con fervore santo l’Ostia d’amore e di pace.
Ebbene, volgiti, o Signore, con occhio pietoso anche a noi, che quasi dimentichi di noi stessi preghiamo ora soprattutto per lui. Unisci le nostre orazioni con le sue e ricevile nel seno della tua infinita misericordia, come profumo soavissimo della carità viva ed efficace, onde i figliuoli sono nella Chiesa uniti al padre. Tutto ciò ch’egli ti chiede oggi, anche noi te lo chiediamo con lui.
Se egli piange o si rallegra o spera o si offre vittima di carità per il suo popolo, noi vogliamo essere con lui; desideriamo anzi che la voce delle anime nostre si confonda con la sua. Deh! per pietà fa’ Tu, o Signore, che neppure un solo di noi sia lontano dalla sua mente e dal suo cuore nell’ora in cui egli prega e offre a te il Sacrificio del tuo benedetto Figliuolo.
E nel momento in cui il nostro veneratissimo Pontefice, tenendo tra le sue mani il Corpo stesso di Gesù Cristo, dirà al popolo sul Calice di benedizioni queste parole: «La pace del Signore sia sempre con voi», Tu fa’, o Signore, che la pace tua dolcissima discenda con una efficacia nuova e visibile nel cuore nostro ed in tutte le nazioni.
Amen.
Indulgentia quingentorum dierum semel in die (Leo XIII, Audientia 8 maii 1896; S. Paen. Ap., 18 ian. 1934).
– La stenosi diverticolare sintomatica del colon, operazione a cui si è sottoposto Papa Francesco, è una conseguenza della diverticolite, infiammazione dei diverticoli del colon, che negli anziani può condurre a un restringimento del lume, impedendo il passaggio delle feci.
Papa Francesco ha trascorso la prima notte al Policlinico Gemelli di Roma dopo l’operazione chirurgica per stenosi diverticolare del sigma. Secondo quanto si apprende, il Papa ha reagito bene all’intervento condotto in anestesia generale. La nottata è apparentemente filata via tranquilla. Le finestre della sezione del decimo piano dell’ospedale che ospita Francesco sono rimaste chiuse per tutta la notte. In uno dei parcheggi dell’ospedale romano, fotografi e cameramen, insieme ai giornalisti, hanno puntato lo sguardo verso le finestre per cogliere qualche segnale. Ma tutto è rimasto avvolto nel silenzio. Intorno l’ospedale ha svolto la sua routine notturna, nell’attesa di conoscere le condizioni del Santo Padre.
“Il Papa, ricoverato nel pomeriggio al Policlinico A. Gemelli, è stato sottoposto in serata all’operazione chirurgica programmata per stenosi diverticolare del sigma”, ha dichiarato il direttore della Sala stampa vaticana Matteo Bruni, poco prima della mezzanotte. “Il Santo Padre ha reagito bene all’intervento condotto in anestesia generale ed eseguito dal Prof. Sergio Alfieri, con l’assistenza del Prof. Luigi Sofo, del dott. Antonio Tortorelli e della dott.ssa Roberta Menghi”, aggiunge.
“L’anestesia – spiega in una nota – è stata condotta dal Prof. Massimo Antonelli, dalla Prof.ssa Liliana Sollazzi e dai dott.ri Roberto De Cicco e Maurizio Soave. Erano altresì presenti in sala operatoria il Prof. Giovanni Battista Doglietto ed il Prof. Roberto Bernabei”.
Il Papa si era è recato nel pomeriggio presso l’ospedale per un intervento già programmato, per una stenosi diverticolare sintomatica del colon.
Poche ore prima Bergoglio era apparso, in buono stato di salute, alle tradizionali preghiere dell’Angelus, in piazza San Pietro: tra l’altro, dalla finestra del suo ufficio nel Palazzo Apostolico, Francesco ha annunciato che dal 12 al 15 settembre si recherà in Slovacchia e in Ungheria incontrerà anche Viktor Orban.
Stando a quanto si apprende da fonti dell’ospedale, la degenza di Papa Francesco durerà almeno cinque giorni.
Sotto al Policlinico le postazioni di numerose TV, italiane e straniere, insieme a molti fotografi.
L’arrivo “anonimo” al Gemelli, senza seguito
Erano da poco passate le 15.00 quando l’auto di Bergoglio, come di consueto, senza particolari segni di riconoscimento, ha lasciato il Pontefice all’ingresso della struttura ospedaliera del Gemelli. Con lui solo un ridottissimo seguito: soltanto l’autista e uno stretto collaboratore di Francesco. In quel momento, nessuno dei normali degenti del Gemelli si è accorto di qualcosa di particolare che stesse accadendo. Nessuno neanche della gran parte del personale del policlinico universitario – se non i medici direttamente coinvolti – era a conoscenza dell’intervento chirurgico cui doveva essere sottoposto il Papa.
Papa Francesco al 10° piano del Gemelli, come Wojtyla
Per la degenza al Gemelli, Francesco è stato sistemato al decimo piano del Policlinico universitario, negli stessi locali che in passato hanno già ospitato i ricoveri papali, come quelli di Giovanni Paolo II. Lo confermano all’Ansa fonti dell’ospedale.
Mattarella: “Affettuoso pensiero da tutti gli italiani”
“Santità, atterrato a Parigi per la Visita di Stato che mi accingo a iniziare nella vicina e amica Francia, ho appreso del suo ricovero al Policlinico Gemelli. L’affettuoso pensiero degli italiani tutti, di cui mi faccio interprete unendovi il mio personale, accompagna in queste ore Vostra Santità, unitamente ai più cordiali auguri di buona convalescenza e ancor migliore e pronta guarigione”. Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio a Papa Francesco.
Numerosi altri messaggi sono giunti da esponenti istituzionali e politici, dal presidente del Senato, Casellati, al presidente dell’Europarlamento, Sassoli.
AGGIORNAMENTO al 5 luglio:
Certo l’esito dell’intervento è stato positivo. Si apprende che comunque il Pontefice resterà ricoverato per sette giorni e che attualmente si trova in terapia intensiva post-operatoria, fatto questo sì di routine per una persona di 84 anni e dovuto esclusivamente a motivi precauzionali.
Matteo Bruni, portavoce del Vaticano, ha spiegato che Papa Francesco “è in buone condizioni generali, vigile e in respiro spontaneo”. E ancora, ha spiegato che l’intervento “ha comportato una emicolectomia sinistra ed ha avuto una durata di circa 3 ore”. Attualmente “si prevede una degenza di circa 7 giorni salvo complicazioni”.
Per la precisione, l’intervento è iniziato ieri, domenica 4 luglio, alle 18.30 in laparoscopia ed è durato quasi cinque ore. E ancora, è stato necessario operare a cielo aperto: per colpa infatti di un piccolo precedente intervento chirurgico addominale, non è stato possibile infilare i “braccini” robotici che servono per operare. Così si è preferito cambiare metodo operatorio.
Ad assistere Francesco, due infermieri del Vaticano. Oltre al personale medico ed infermieristico del Policlinico Genelli, ecco Massimiliano Strappetti, sanitario della Città del Vaticano, e un altro infermiere di fiducia sempre del Vaticano. Al Gemelli è inoltre presente una rappresentanza della Gendarmeria Vaticana e un responsabile per la sicurezza che affianca la polizia di Stato nei compiti di sorveglianza per il Pontefice.
AGGIORNAMENTO AL 6 luglio:
c’è il bollettino ufficiale, ma se va tutto bene e il Papa sta bene, allora i Media non dicono nulla 😉 :
Sua Santità Papa Francesco ha riposato bene durante la notte.
Questa mattina ha fatto colazione, ha letto alcuni quotidiani e si è alzato per camminare.
Il decorso post – operatorio è regolare. Gli esami di controllo di routine sono buoni.
AGGIORNAMENTO AL 7 luglio:
Il decorso post-operatorio di Sua Santità Papa Francesco continua ad essere regolare e soddisfacente.
Il Santo Padre ha continuato ad alimentarsi regolarmente ed ha sospeso la terapia infusionale.
L’esame istologico definitivo ha confermato una stenosi diverticolare severa con segni di diverticolite sclerosante.
Papa Francesco è toccato dai tanti messaggi e dall’affetto ricevuto in questi giorni ed esprime la propria gratitudine per la vicinanza e la preghiera. 🙏 FONTE UFFICIALE QUI.
AGGIORNAMENTO AL 14 LUGLIO 2021
Il Papa, dopo le dimissioni dal Gemelli, si è recato nella Basilica di Santa Maria Maggiore per pregare e ringraziare la Salus Populi Romani
