26 marzo 2013: Ho sostenuto per anni che il prossimo Papa sarebbe stato un gesuita

Quanto segue lo abbiamo tratto da un vecchio articolo del 26 marzo 2013, dal sito seven-network e da noi tradotto dall’inglese. L’articolo non c’è più in rete, ma noi lo riteniamo utile (e non necessariamente del tutto condivisibile) per approfondire alcuni passaggi dei quali abbiamo trattato in gran parte nei nostri editoriali. Premesso che non seguiamo le così dette “profezie di Nostradamus”, riteniamo tuttavia utile “non disprezzare tutte le profezie” (cfr.1Tess.5,20), ma di “trattenere ciò che è buono” e che, detto seguendo l’interpretazione dei Padri della Chiesa, non significa ciò che riteniamo buono “noi” nel senso di gradevole o piacevole, convenevole, ma dove il “buono” sta PER VERO, trattenere ciò che c’è di vero…

  • Se poi siamo capaci di trarre qualcosa di buono dagli scrittori pagani, nessuno ce lo impedisce. Diventiamo come saggi banchieri che accumulano monete buone e autentiche e scartano quelle false. Accogliamo i discorsi bellissimi, ma gettiamo ai cani le storie assurde su dèi ridicoli. Infatti dai primi potremo ricavare moltissima forza contro queste…” (san Giovanni Damasceno in La fede ortodossa, PG 94)

Buona riflessione a tutti, ricordando che si tratta di un testo del 2013, alcune parentesi e link con i grassetti sono nostri aggiornamenti, come anche le conclusioni.

Lo stesso testo in formato pdf qui: Papa Francesco I la Chiesa e le Profezie 


Ho sostenuto per anni che il prossimo Papa sarebbe stato un gesuita, negli ultimi mesi me ne sono convinto sempre più profondamente; ne ho parlato con i miei collaboratori più volte, ed anche con altri miei cari amici. Il 13 marzo 2013 è stato eletto il nuovo Papa, e guarda caso si tratta proprio di un gesuita (anche il gesuita Padre Malachi Martin lo aveva predetto, vedi qui). Prima di scendere nel dettaglio su questi eventi e del perché ritenevo abbastanza sicuro l’avvento di un gesuita, devo fare alcune premesse d’obbligo ed una rapida e concisa carrellata degli eventi di questi giorni.

Eccovi un resoconto dei fatti: si attende che il nuovo Papa si affacci al balcone dell’annuncio, non si sa ancora chi sia, da quasi 45 minuti c’è stata la fumata bianca tanto attesa, i giornalisti scalpitano, comincia l’inquietudine per l’eccessiva attesa, viene annunciato il nome del neo eletto, scende l’entusiasmo nella piazza che probabilmente si aspettava un Papa italiano, poi si apprende che il nuovo Papa è il Cardinale Jorge Bergoglio che appare nel balcone su piazza San Pietro. Mostratosi al pubblico, sembra emozionato ma calmo, quasi intimorito dal parlare alla folla che lo acclama, poi finalmente comincia il suo breve discorso, chiede al popolo la sua benedizione ed anche di pregare per il nuovo Papa e per il Papa Ratzinger, appare a tratti sopra pensiero, gentile e buono; questi ultimi due aggettivi riecheggiano costantemente in tv, radio, giornali e web. Il nome del Papa è Francesco I, nome che indica la voglia di rinnovamento e fede, di diffusione della dottrina e di vicinanza con la popolazione, in particolar modo con i bisognosi. In effetti in Argentina, già da Vescovo e poi da Cardinale era conosciuto come il prete dei ghetti, del pueblo, ha sempre visitato le favelas dei poveri, portato loro conforto e predicato per aiutare i bisognosi. I suoi parrocchiani praticamente lo adorano ed hanno naturalmente festeggiato per strada davanti la diocesi la nomina dell’amico Papa.

Il mio interesse verso gli eventi papali di questi anni, si è sviluppato contemporaneamente ai miei studi riguardanti le profezie Nostradamiche, e successivamente, si è ampliato di pari passo con la lettura di altre profezie. Esso è certamente precedente a tutte le notizie e le pubblicazioni riguardo il 2012 e tutte le cose che vi hanno ruotato intorno. Il primo libro che lessi sull’argomento è “Nostradamus settimo millennio” di Luciano Sanpietro (praticamente un libro quasi sconosciuto) in cui vengono descritti nei minimi dettagli tutti gli eventi che dall’avvento del nuovo millennio, porteranno alla data della fine di quest’era nel 2025, data in cui le profezie nostradamiche hanno fine. Il libro in questione è stato pubblicato per la prima volta nel 1999, e nel suo testo troviamo scritto che alla fine della distruzione e delle guerre, l’umanità sopravviverà e nel 2055 verrà confortata dal ritrovamento del libro in chiaro da cui Nostradamus avrebbe attinto le sue informazioni. All’interno del libro di Sanpietro, così come in altri del suo genere vengono citate spesso la città di Roma, il Pontefice, il Papa nero, ecc.. Lo stesso accade anche in altre profezie, per esempio quelle di Celestino (che sono in realtà un romanzo), quelle di Malachia e la fine dei papi, quelle della Madonna in alcune apparizioni, e persino nel terzo mistero di Fatima.

Faccio quindi alcune precisazioni in riferimento agli eventi profetizzati della fine della Chiesa Romana, di uno scisma cattolico importante, della rinascita della Chiesa in America, del Papa nero, dell’Antipapa ed altre cose ancora.

  • Per prima cosa diciamo che il tanto atteso Papa nero che molti hanno erroneamente identificato con un Papa di origine africana o comunque di colore, è errata, infatti le quartine profetiche a cui ho accennato parlano del Papa nero e del Papa bianco, che identificano rispettivamente il generale dei gesuiti ed il Papa Vicario a Roma che noi conosciamo come capo della Chiesa. Il termine “Papa nero”, perciò, non indica un individuo di pelle scura, bensì un titolo secolare, esistente da quando nel 1540, Ignazio di Loyola fondò l’ordine gesuita. I gesuiti in molti ambienti vengono considerati ancora un ordine militare ma, congetture e supposizioni a parte (forse anche fatti), dobbiamo precisare, che è l’ordine più potente della Chiesa, è quello che detiene la maggior parte della conoscenza scientifica e culturale insieme ai benedettini, ed uno dei più ricchi insieme a quello dei salesiani. I gesuiti ricoprono molte importanti cariche e parecchi ruoli politici nel governo papale, e naturalmente diversi sono i cardinali ed i vescovi provenienti da tale ordine. Non credo sia necessario spiegare il ruolo del Papa bianco che conosciamo pubblicamente tutti.

Gli scismi nella Chiesa ci sono sempre stati, hanno sempre avuto origine da ideali personali denunciati e condannati come eretici…. ma ritorniamo invece al tema conduttore di questa piccola inchiesta.

La parola “America” nelle profezie così come nella realtà, non significa “Stati Uniti”, essa sottintende l’unione di due continenti e la loro parte centrale, nella fattispecie l’America del Nord, l’America Latina o del Sud e l’America Centrale, che per convenzione identifichiamo nel Messico, ma che in realtà comprende diversi piccoli Paesi. Detto questo, quindi, se nelle profezie o nei messaggi mariani troviamo scritto “America” non dobbiamo concludere che si tratti necessariamente degli USA, o del Nord America, al contrario invece, abbiamo parecchie decine di possibilità a cui guardare. Ed in effetti il nuovo Papa è americano, ma non statunitense, egli è argentino di origine italiana, per la precisione torinese.

Sempre nelle profezie, si parla di un ultimo Papa di nome Pietro II dei romani (Petrus II romanus), e spesso ultimamente si è fatto riferimento al Cardinale Tarcisio Pietro Evasio Bertone, segretario del dimissionario Pontefice Benedetto XVI come possibile candidato a tale ruolo. Si pensava che egli fosse il prossimo Papa, e che avrebbe portato alla conclusione delle varie profezie e di conseguenza allo scisma della Chiesa romana. I sostenitori di tale tesi, sono stati veramente delusi nella loro aspettativa? Forse si, o forse no.

  • Lasciamo da parte, ma senza ignorarle, le questioni economiche legate allo IOR, ecc., al legame interno con la Massoneria (qualcuno sostiene che sia Ratzinger che Bergoglio lo siano), altri addirittura sostengono (non solo nei romanzi) che anche gli Illuminati si siano col tempo infiltrati nella Chiesa, ed ora sarebbero una delle fazioni in gara per il potere, forse una terza fazione emergente….

Nella profezia di Malachia (per molti un falso ma comunque pur sempre del 1600 e riportate nel 1800), come in quelle di Nostradamus, abbiamo visto che si parlava dell’ultimo Papa, e nel caso della prima addirittura è stato riportato un elenco papale davvero interessante e ricco di riferimenti reali. Secondo queste profezie, con Pietro II Romano finirebbe la Chiesa come la conosciamo, mentre una parte sopravvissuta e scissa, si rifugerebbe in America (o in quale altro luogo?) dove verrebbe ricostruita in modo più laico, o forse dall’America influenzata la nuova.

Un’ultima precisazione va fatta riguardo la figura dell’Antipapa che non deve essere confusa con quella dell’Anticristo con cui non ha nulla a che vedere.

L’Antipapa è infatti una figura di opposizione papale che ha una carica identica ma non accettata e che è stata eletta secondo procedure non canoniche; questo nella storia è accaduto più volte ed in diversi modi, per esempio quando un Papa non aveva l’appoggio politico della maggioranza, o c’era in corso uno scisma ecclesiastico. Nella maggior parte dei casi gli eventi si concludevano con la restaurazione papale e l’esilio degli Antipapa, che in rari casi continuavano la propria reggenza altrove ma in modo limitato, in altri casi invece le parti si separavano in via definitiva, ma in quest’ultima circostanza ufficialmente non esistevano più gli Antipapa visto che questi ultimi assumevano la carica di Cardinali o Vescovi reggenti.

Adesso mi sembra opportuno spiegare le motivazioni che convincono l’opinione pubblica di un possibile scisma imminente all’interno della Chiesa. Per prima cosa dobbiamo comprendere che la religione cattolica ha subito il più grave degli scismi con il Protestantesimo attraverso il quale, la nuova forma di “cristianesimo” non rese più “unica” la Cattolica e la politica  – sia a livello mondiale, quanto nel Vaticano – ha subito cambiamenti e spesso delle vere distorsioni, fino ad influire, in modo del tutto nuovo, anche  sulle scelte dei Conclavi. Ovviamente in un’epoca moderna come la nostra, sarebbe impensabile non valutare la politica e la società considerando solo la fede, e non le convinzioni e gli ideali, le differenze interculturali, religiose e sociali a livello mondiale, venutesi a creare con la cessazione delle monarchie e con la nascita degli Stati Laici. Quindi sia il Papa che il governo Cardinalizio, hanno la necessità di fare politica, e di avere ottime capacità a tal riguardo.

Tralasciamo per ora le questioni prettamente politiche, e veniamo al nocciolo del discorso, la Chiesa attraversa una miriade di bufere, vediamole alcune insieme: l’omosessualità e la sua imposizione, le coppie di fatto (sia gay che eterosessuali), il dialogo interreligioso (persino interno ai culti cristiani, con gravi forme di sincretismo religioso avviato dal Vaticano II ma anche limitato dai Pontefici Wojtyla e Ratzinger) in particolar modo con gli ortodossi (i quali, però, continuano a rimanere indifferenti ad ogni forma di ritorno all’obbedienza petrina); il sacerdozio femminile, la parità dei diritti della donna sia all’interno della Chiesa che in ambito generale con la pretesa di donne prete e vescovesse, l’obbligo del voto di castità per i sacerdoti e dunque il dover considerare la possibilità che i preti possano sposarsi ed altre cose ancora non meno importanti di quelle appena elencate. Inoltre sono sorti problemi gravissimi, come un esponenziale aumento di crimini commessi in giro per il mondo dai sacerdoti.. In questo contesto la Chiesa, dopo i duri attacchi subiti da Benedetto XVI proprio durante l’Anno Sacerdotale 2009-2010 sembra non essere più in grado di risollevarsi, neppure in questo anno dedicato alla Fede.

Si potrebbe continuare con parecchi altri esempi, e proprio in riferimento agli argomenti appena accennati ritorniamo al nuovo Papa Francesco I (Cardinale Jorge Mario Bergoglio).

Chi è il nuovo Papa?  Bergoglio è nato a Buenos Aires (vedi anche qui), è amato, ma anche ignorato dai cattolici argentini, ed è un attivo sostenitore contro i matrimoni gay contro cui una volta disse: “un segno del diavolo e un attacco devastante ai piani di Dio” e le coppie di fatto, è anche famoso per via della sua frase “Le donne sono inette per la politica”Si legga anche qui.

Inoltre sembra che Francesco I alcuni anni fa, appoggiò insieme a Papa Ratzinger la propaganda politica contro il governo brasiliano che era favorevole all’aborto, tema sul quale non possiamo dilungarci, tanto è chiara comunque la sua denuncia e condanna. Alcune accuse emerse contro di lui e circolanti nel web sostengono che sia colluso con la mala politica argentina dei governi dittatoriali, ma non le affronteremo qui. Sul nuovo Pontefice ci sono voci in giro di tutti i colori da prima che venisse eletto, addirittura alcune da circa 30 anni, ma ciò che c’è in circolazione, non sappiamo se è veritiero o meno, per questo non lo prenderemo in considerazione. Badiamo bene però all’uso delle parole, infatti “non sono mai state dimostrate”, come affermano circoli vaticani atti a difendere il neo-Pontefice, non è uguale a dire “non sono vere” ma significa semplicemente: “fino a quando non verranno provate non si può dire che siano vere”… Riguardo alle pubbliche affermazioni fatte da Bergoglio sulla donna e sugli omosessuali, la Chiesa non si pronuncia, come se le frasi non fossero mai state dette. In ogni caso, adesso il Porporato dalla veste bianca ha un nuovo e più difficile compito, quello di salvare la Chiesa, di renderla migliore e più trasparente, di farla ritornare sul credo, la fede ed i misteri di culto, e sembra aver cominciato proprio in questo senso.

Ciò che ho appena detto lo si evince dai pubblici discorsi del nuovo Pontefice al consiglio cardinalizio ed al popolo, e da piccole cose che sta in effetti facendo da subito. Lasciamo questo approfondimento su Francesco I, sperando che sia vero che le persone possano cambiare in meglio, e torniamo in Italia ed alla sua elezione.

  • Voci di corridoio dicono che fosse un candidato alle precedenti elezioni, ma che era ancora troppo giovane per essere eletto, altre voci sostengono che in realtà Bergoglio fosse già stato eletto proprio nel precedente Conclave ma che si rifiutò di assumere la carica di Pontefice ed anzi caldeggiò l’elezione di Ratzinger. A proposito, molti si chiedono a riguardo della notizia delle dimissioni di Benedetto XVI, come mai questa rinuncia alla carica sia stata vista come una dimostrazione di grande qualità. Non resta piuttosto ancora confuso del Ratzinger che conosciamo, per quale importante motivo ha abdicato dal titolo di regnante della Chiesa romana? Forse non lo sapremo mai, ma guardando i fatti possiamo dire che i gesuiti, con la politica ed il pugno di ferro, hanno preso il potere nella Chiesa. Forse al contrario di quello che l’Islam moderato si aspetta, la Chiesa potrebbe militarizzarsi a livello ideologico (non armato ovviamente), d’altra parte non dobbiamo dimenticare che i gesuiti sono governati da un generale con il titolo di Papa nero, formando un vero esercito compatto.

E per concludere, in attesa di risvolti, non posso non dire il perché, pensavo, che un gesuita sarebbe diventato il nuovo papa.

Ormai da anni, la Chiesa essendo in crisi profonda, aveva bisogno di un Papa politico, immerso nei fatti mondiali, ma non necessariamente colluso con legami politici forti, potere economico forte, conservatore delle dottrine etiche e morali, anche se disponibile alle nuove aperture, capace di comunicare con il popolo in modo semplice, ed in politica in modo complesso; una persona forse con fare bipolare legata a tutti ma anche a nessuno capace, se si potesse, di spostare da uno Stato all’altro l’ideale politico gesuita, con conoscenze di scienza e storia: in pratica un gesuita. Certo che l’attuale Papa non è il Papa nero in senso letterale del titolo (si legga anche qui; e pure qui), in carica in effetti rimane padre Adolfo Nicolas, invitato da Benedetto XVI a riportare la Compagnia sulla sua giusta rotta, il Papa Paolo VI all’epoca di quel comunicato invitava la compagnia di Gesù: a promuovere la vera e sana dottrina cattolica, ed in effetti i gesuiti hanno preso la cosa alla lettera e tuttavia con le innovazioni e le novità teologiche del gesuita Karl Rahner, con tutta l’ala più discutibile della Chiesa.

Alcune stranezze, però, debbo dirle prima di concludere.

In un libro Messicano del 2007 “Due Papi a Roma” scritto da un certo Padilla (introvabile, ma del quale abbiamo ampi stralci datati 2008) si diceva che sarebbe sorto un Antipapa in sede romana per contrastare il Papa bianco e Romano, con un esplicito attacco alla romanità dei futuri pontificati. Nel libro si faceva il nome proprio di Tarcisio Pietro Evasio Bertone nato a Romano Canavese in provincia di Torino (“Pietro il Romano” solo una coincidenza?) come Antipapa. Qui è evidente che la previsione non ci ha preso anche se, come è risaputo, Bertone è stato l’artefice della devastazione del pontificato di Benedetto XVI in quanto suo Segretario di Stato, considerato già tra i peggiori ricoprenti questa carica, e grande sostenitore della elezione di Bergoglio.

Nel sito Sud Americano di un certo Corsarobianco si parla di profezie legate alla Chiesa e la fine dei tempi; strano ma vero, egli paventava la elezione del gesuita Bergoglio, lo si evince da alcune cose scritte in giro per il suo sito. A quanto pare ci dice che Bergoglio era stato scelto come Papa legittimo alle elezioni in cui vinse infine Ratzinger; in realtà Ratzinger subentrò con due terzi di voti del conclave solo dopo che Bergoglio si ritirò dicendo che non avrebbe mai accettato di rimanere a Roma perché si aspettava di morire avvelenato dopo 33 giorni come Papa Giovanni Paolo I (Albino Luciani), ma di tali affermazioni non esiste alcuna prova.

Secondo Corsarobianco, Bergoglio è comunque da considerare oltre che Papa anche Papa nero, in quanto pur non essendo il generale comandante dell’ordine della Compagnia di Gesù, essendo però capo della Chiesa, è anche capo dei gesuiti, quindi diviene di fatto anche Papa nero. Secondo le profezie di Nostradamus (aggiunge poi) sarà quest’ultimo Papa ad essere perseguitato quando i nemici della Chiesa invaderanno Roma (cosa che dice anche Luciano Sampietro, esperto di Nostradamus), allora il Papa fuggirà e morirà entro un 13 dicembre in Francia, nei pressi di Lione.

Nelle profezie dei papi di San Malachia di Armagh si dice che il penultimo Papa sarà un Papa nero, l’ultimo invece porterà dalla America la nascita della nuova Chiesa, si riferisce forse a Bergoglio?

Nella stessa pagina tra le quartine nostradamiche interpretate da Corsarobianco, quest’ultimo ci fa un semplice conto, vediamolo insieme:

– nel 406 d.C si conclusero le persecuzioni cristiane, Nostradamus chiama questa epoca imperiale, dice anche che gli eventi della fine della chiesa avverranno nel nono anno dopo i 1600 della nuova era, ovvero i 1600 dell’era post imperiale, quindi 406 + 1600 + 9 = 2013.

In questa profezia sembra trasparire che ci saranno due Papi, ma nessuno dei due sarà infine “buono”; al contrario della profezia di Malachia in cui i due si contrappongono con forze diverse: malevola e benevola.

In un articolo su un portale web italiano leggiamo, sempre nel 2013, che “La decisione più importante del nuovo Papa, anche se Bertone, che ha compiuto 78 anni era già in prorogatio con Ratzinger, sarà la scelta del nuovo segretario di Stato. Il segretario di stato vaticano del nuovo Papa potrebbe essere scelto tra l’attuale nunzio a Washington mons. Carlo Maria Viganò, 72 anni, che con le sue lettere al Papa finite al centro della bufera Vatileaks aveva denunciato la corruzione in Vaticano, e quindi fatto trasferire proprio da Bertone.”.

In effetti sembra proprio che i due poteri stiano cominciando a schierare le proprie forze all’interno della Chiesa romana.

Nei primi gesti il Papa ha confermato l’impressione di essere umile, una semplice persona senza fronzoli. Questa è la sensazione che ha trasmesso mercoledì sera, affacciato alla Loggia dopo L’ “Habemus Papam” tanto atteso. Molti dicono che si tratta soltanto di simbologia mediatica offerta al pubblico, ed in parte io concordo; non è da queste cose comunque che si può stabilire come una persona è realmente. Oppure, come sostengono altri, siamo in presenza di una rivoluzione da parte della Chiesa gesuitica?

Concludo citando le parole che padre Gabriele Amorth (capo degli esorcisti ed esorcista esso stesso ormai da decenni) disse dopo che gli fu impedito l’accesso al Vaticano ed un colloquio con Benedetto XVI: “il diavolo si è insediato nella chiesa” poi aggiunse “l’anti-Cristo sta vincendo la battaglia contro la Santa Sede”. Nella stessa rivista “Veya” dove Amorth rilasciò l’intervista di cui ho preso due piccoli estratti, si legge, che il Cardinale Bertone (che è implicato nelle faccende sotto inchiesta della IOR) sia stato concausa delle dimissioni di Ratzinger, che non aveva più il sostegno degli amici, e che proprio Bertone, che era un suo sostenitore, adesso sarebbe il capo di un governo occulto nella Chiesa.

***

Congetture, fantasie, ipotesi, realtà celate, o qualsiasi interpretazione vogliamo dare a tutte queste notizie e fonti, una cosa è certa, dobbiamo guardare con i nostri occhi ai fatti, non abbassare mai lo sguardo e, rimanendo sempre vigili cerchiamo la verità, certi di quel “non praevalebunt”.  E nel suggerire anche questo articolo: Rinuncia Benedetto XVI. “Decuit, potuit, fecit.” Dio poteva farlo, quindi lo fece? fondamentale è infatti distinguere che una cosa è la volontà Divina, altra cosa è la Sua permissione… un conto è il progetto di Dio che si realizzerà, altra cosa è ciò che Lui tollera e permette in determinati momenti storici, quando tale progetto viene intralciato dagli uomini… come riteniamo che tutti gli ultimi Pontefici, da Pio XI tutti, in qualche modo, hanno intralciato le richieste della Beata Vergine Maria a Fatima, ed oggi ne stiamo pagando, tutti, le conseguenze.

  • “Io sono il Signore, non cambio; (..) vi siete allontanati dai miei precetti, non li avete osservati. Ritornate a me e io tornerò a voi, dice il Signore degli eserciti.
  • Ma voi dite: «Come dobbiamo tornare?». Può un uomo frodare Dio?
  • Eppure voi mi frodate e andate dicendo: «Come ti abbiamo frodato?».
  • Nelle decime e nelle primizie. Siete già stati colpiti dalla maledizione e andate ancora frodandomi, voi, la nazione tutta!” (Malachia 3,6-12)

3 pensieri riguardo “26 marzo 2013: Ho sostenuto per anni che il prossimo Papa sarebbe stato un gesuita

  1. LA CHIESA CATTOLICA, l’apostolica e soprattutto romana è l’unico soggetto attorno al quale, tutta la società che si vanta liberale e democratica, si scatena sempre con un acceso dibattito centrato su questa domanda epocale: la Chiesa ha il permesso di parlare? Di che cosa, come e quando? E chi glielo deve dare questo permesso? I consigli, spesso le minacce, fioccano generosi e violenti anche perchè… picchiare su di Essa, in generale, si può, non risulta che faccia mai querele o chieda il risarcimento dei danni… La ROMANITA’ della nostra santa Chiesa è sempre sotto attacco e chiederei agli Autori del sito di trattare, se possibile, questo argomento. È IMPRESSIONANTE come la Santa Chiesa Cattolica è sottoposta ad un continuo e incessante processo accusatorio su vari fronti, specialmente sulla sua romanità, con lo scopo di demolire la sua credibilità storica, dottrinale, e per questo anche etica e morale.
    Io non ho nulla contro Bergoglio, potrebbe risultare persino un papa eccezionale se soltanto difendesse questa Chiesa Romana che lo ha accolto, come una madre amorevole, e che lui stesso dovrebbe appunto difendere e non modificare. L’articolo del 2013 non mi impressiona più di tanto, perché la realtà dei fatti è sotto gli occhi di chi vuol vedere. Sfrondato degli eccessi nostradamici o di Malachia, il piano gesuitico non è complottistico, ma realistico.
    Ad maiorem Dei gloriam.

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  2. articolo molto interessante, grazie per averlo ripescato perché oggi si legge ancora meglio, a distanza di tempo ci sono scenari che si capiscono di più di quanto non si sarebbe compreso leggendolo in quel marzo 2013.

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