Domani, mercoledì 12 febbraio, sarà pubblicata l’attesissima esortazione apostolica sull’Amazzonia, ma secondo alcuni vescovi americani — che hanno parlato con papa Francesco recentemente durante la visita ad limina apostolorum — non ci saranno i cambiamenti tanto pretesi. Speriamo abbiamo ragione!
Querida Amazonia è il titolo dell’attesissima esortazione apostolica post-sinodale di papa Francesco che sarà resa pubblica il 12 febbraio. Ma molti, dentro e fuori la Chiesa, probabilmente – il condizionale è sempre d’obbligo – resteranno delusi, secondo quando raccontato dai vescovi americani del New Mexico, dell’Arizona, del Colorado, dello Utah e dello Wyoming, dopo la loro visita ad limina apostolorum con papa Francesco.
I presuli hanno riportato alla Catholic News Service, l’agenzia di stampa ufficiale della Conferenza episcopale americana, che hanno potuto parlare liberamente, per espressa volontà dello stesso papa Francesco.
«Voglio sentire quello che avete da dire – ha detto il Pontefice –. Critiche, lamentele e domande sono benvenute. Così agisce lo Spirito Santo. Ma lo Spirito non può agire se camminiamo tutti su gusci d’uova e abbiamo paura di dire qualcosa».
Sono stati affrontati dunque diversi argomenti, tra cui quello “scottante” del celibato sacerdotale.
Il vescovo di Salt Lake City, nello Utah, mons. Oscar A. Solis, ha riferito che papa Francesco non è entrato nei dettagli di Querida Amazonia, ma ha dato ai vescovi l’impressione che sull’ordinazione di uomini sposati voglia altri dibattiti e discernimenti futuri.
«Ha detto che in realtà non crede nell’ordinazione di uomini sposati, ma che bisogna fare qualcosa per quelle persone che sono private dell’Eucarestia», ha aggiunto mons. Solis. Il Papa si riferiva a quelle comunità che ricevono la visita di un sacerdote solo una volta l’anno.
Papa Francesco si è rammaricato con i vescovi americani che i mass-media e l’opinione pubblica si siano concentrati solo su due argomenti – l’ordinazione al presbiterato di uomini sposati e l’ammissione delle donne al diaconato –, mentre invece egli voleva concentrarsi sulle sfide sociali, pastorali, ecologiche e culturali che affliggono la regione amazzonica.
L’arcivescovo di Santa Fe, in New Mexico, mons. John Charles Wester, ha approfittato dell’occasione per chiedere al Papa «un chiarimento» sulla discussione fatta all’ultimo sinodo. «Il Papa, molto delicatamente e con molta calma, ha detto: “Sa, questo punto non era davvero così importante”». Anche se il Pontefice non ha specificato, ha aggiunto mons. Wester, se si stesse riferendo al celibato sacerdotale o al diaconato femminile. Ma poi papa Francesco ha proseguito dicendo:
«Non credo che su questo punto ci sia qualcosa su cui andare avanti, perché non ho sentito che lo Spirito Santo sia all’opera su ciò in questo momento».
Mons. Wester ha concluso le sue impressioni riferite al CNS affermando che l’esortazione apostolica non sarà notata dalla gente, perché quello che vi sarà scritto non sarà quello che si sta aspettando.
Scampato pericolo, dunque? Bisogna attendere fino a domani, perché ormai, dopo quasi sette anni, sappiamo bene come papa Francesco dica un giorno una cosa ad alcuni vescovi, ma poi il giorno dopo dica ad altri vescovo l’esatto opposto, oppure affermi di non aver ancora preso una decisione quando invece era già stato tutto decretato.
Alla fine, l’unica certezza che abbiamo è che Dio ha tutto sotto controllo e che la sua Chiesa si rialzerà col trionfo del Cuore Immacolato di Maria, Mater Dei e Mater Ecclesiae.