Non possiamo tacere, attenzione alle “tonteras”… le vere bergoglionate!

“Cosa dobbiamo fare? Dobbiamo creare un’altra Chiesa affinché le cose possano aggiustarsi? Questo esperimento già è stato fatto ed è già falli­to. Solo l’amore e l’obbedienza a nostro Signore Gesù Cristo possono in­dicarci la via giusta. Proviamo perciò innanzitutto a comprendere in modo nuovo e in profondità cosa il Signore abbia voluto e voglia da noi…” (Benedetto XVI – Appunti aprile 2019 – vedi qui)

ATTENZIONE, AGGIORNAMENTO A MEZZO ARTICOLO GIUNTO NEL POMERIGGIO DI OGGI


 

«Non posso tacere»; non possiamo tacere.

faf01493-c794-44d6-876a-9fe361851960Con l’ultimo libro di questi giorni – leggi qui – scritto tra Benedetto XVI e il cardinale Robert Sarah in difesa del celibato sacerdotale, vedi qui, si riaccendono polemiche e partitismi, tifoserie indegne, destinate ad aumentare la grave confusione che già attanaglia la Chiesa o meglio, la grave apostasia che stiamo vivendo, rischiando di non farci cogliere il cuore non solo dell’argomento, ma anche di come dobbiamo reagire. Le stesse ottime osservazioni di Riccardo Cascioli, vedi qui, ci impongono delle serie riflessioni.

Egli giustamente osserva:

  • È risultato chiaro che il Sinodo svoltosi in Vaticano è stato abilmente controllato perché si arrivasse a certe conclusioni, specialmente per quel che riguarda l’ordinazione sacerdotale di uomini sposati e l’istituzione di ministeri per le donne, prima tappa per arrivare alle diaconesse e alle donne prete. Al proposito nel libro si parla di «messa in scena teatrale», «manipolazioni ideologiche» e «menzogne diaboliche». Ora il programma prevederebbe la pubblicazione della conseguente esortazione apostolica, malgrado tutte le polemiche e le proteste che lo svolgimento e la conclusione del Sinodo hanno generato. Nulla lasciava presagire fino a ieri che il Papa volesse disattendere le richieste del Sinodo.
  • Ma ora questa iniziativa di Benedetto XVI e del cardinale Sarah cambia le carte in tavola. È un fatto che non può essere ignorato, è un appello chiarissimo del Papa emerito al Papa regnante perché non cambi la dottrina sul celibato sacerdotale colpendo al cuore l’identità stessa della Chiesa.
  • Papa Francesco ora si trova in un angolo: se darà seguito alle conclusioni del Sinodo quanto all’ordinazione di uomini sposati, si assumerà la grave responsabilità non solo di ignorare il papa emerito, ma con questo di creare una frattura con la tradizione della Chiesa. Nel libro è infatti chiaramente ricordato come la castità, per la vocazione sacerdotale, sia “ontologica” e che questa consapevolezza risale alle origini della Chiesa.
  • Se invece, per evitare pericolose fratture, fermerà il processo che ha messo in moto, apparirà come una clamorosa retromarcia che gli farebbe perdere il consenso dei progressisti di ogni sorta che stavano già pregustando la definitiva consacrazione di una “nuova Chiesa”, praticamente indistinguibile dalle confessioni protestanti. Non per niente i soliti “guardiani della rivoluzione” hanno già messo in giro voci su presunte manipolazioni del papa emerito, che non sarebbe più in grado di intendere e di volere. Menzogne palesi, perché chiunque abbia avuto recentemente contatto con Benedetto XVI sa benissimo che, a dispetto della sua fragilità fisica, ha una lucidità di pensiero invidiabile.

Se da una parte ci sono state gravi polemiche associate al fatto che il cardinale Sarah ha partecipato alla “processione della Pachamama” lo scorso 7 ottobre, senza dir nulla per scusarsi o per giustificarsi, ma continuando a difendere una corretta ortodossia nella Chiesa, vedi qui, dall’altra parte troviamo Benedetto XVI che sembrando tacere su questioni come la Pachamama, non disdegna di farsi sentire laddove il pericolo sembra essere più nascosto, più occulto…

Infatti: a chi si scandalizza del silenzio di Benedetto XVI sulla questione della Pachamama, o del perché egli parli quando dovrebbe tacere perché si è “ritirato”, si dovrebbe loro ricordare che le sceneggiate sinodali di questi tempi – che lo stesso Bergoglio ha fatto passare NON come “nuova dottrina” ma come una “tantum tollerante e tollerabile della Chiesa misericordiosa…” -, il vero pericolo NON è la Pachamama per la quale ogni cattolico con un poco di sale nella testa comprenderebbe di non dover venerare e neppure portare in chiesa, ma il vero pericolo si cela nei TESTI UFFICIALI come queste “esortazioni” attraverso le quali, papa Francesco, intende far passare la RIVOLUZIONE dottrinale modernista, finendo per modificare la dottrina attraverso LA PRASSI.

In questi sette anni, infatti, Benedetto XVI ha fatto “solo” tre interventi importanti e gravi, atti quasi a fare da margine, da paletto, o se preferite da Katéchon (in greco ό Κατέχων, ó Katéchon, τό Κατέχον, tó Katéchon), il famoso termine greco, participio presente del verbo κατέχω, katécho, che significa “trattenere”, “arrestare”, “impedire”, usato da san Paolo in 2Tss. 2,7 che neppure sant’Agostino fu mai in grado di decifrare o di spiegare, vedi qui.

  • Benedetto XVI e il cardinale Sarah – spiega Cascioli – professano esplicitamente una «filiale obbedienza a papa Francesco» e non è una espressione di facciata. Potrebbe sembrare paradossale visti gli effetti che si possono prevedere, ma questo libro si presenta come «un contributo all’unità della Chiesa». «Se l’ideologia divide, la verità unisce i cuori», dicono i due. Cioè: non può esserci unità senza una «ricerca della verità a cuore aperto». Quello che deve essere perseguito è l’unità intorno a Cristo, alla Sua rivelazione, non un politico mettersi d’accordo. È patetico perciò il tentativo dei vertici della comunicazione vaticana di minimizzare affermando che in fondo Benedetto XVI e Francesco dicono la stessa cosa.

 

AGGIORNAMENTO DEL POMERIGGIO:

E qui si apre un giallo…. alle smentite pubblicate dal sito ufficiale vaticano: un chiarimento (o forse meglio dire il gran pasticcio, leggete qui) di monsignor Georg Gänswein segretario di Benedetto XVI, vedi qui, che più che una smentita è una vera battuta in ritirata… avevano fatto seguito nella mattinata tre lettere pubblicate dal cardinale Sarah dal suo Tweeter personale, clicca sulle immagini per ingrandirle:

(si legga qui il Comunicato del card. Sarah)

_01 le tonteras 3

A CHE GIOCO STANNO GIOCANDO?? si legga anche qui l’editoriale di Cascioli. Qualcuno ci ha scritto: “non ho ben capito se il titolo lo avete scelto, con la cover, prima o dopo i fatti che si sono susseguiti con le smentite varie, ma devo riconoscere che ci avete preso in pieno, ci troviamo davanti ad una vera tonteras…”

***

e da Corrispondenza Romana:

Il vero pasticcio è la coabitazione dei due Papi

e da I tre sentieri, condividiamo:

Firma sì, firma no. Alcuni punti per capire cosa deve insegnarci una tale -triste- situazione


 

E questo dovrebbe mettere l’animo in pace a quanti continuano a non darsi pace non solo della Rinuncia di Benedetto XVI, ma soprattutto del fatto che Bergoglio è il suo successore… Che si sarebbero, infatti, generate bande e tifoserie, ora per l’uno ora per l’altro, era inevitabile ma usare questi interventi di Benedetto XVI per affermare che “non è il papa e dunque taccia perché non può correggere il suo successore“; oppure: “se egli è il papa poiché non tace, Bergoglio non è il papa“;  fa comprendere come – ancora una volta – invece di prendere atto dei contenuti di questi episodi, di fatto li si usano per difendere ognuno il proprio orticello, la propria tifoseria…

Occorrerebbe, piuttosto, che sacerdoti, vescovi e cardinali, prendendo atto di questi interventi attraverso i quali è descritta non soltanto la gravità in corso di una apostasia senza precedenti nella storia della Chiesa, si dessero tutti da fare per ritornare alla VERA FEDE…

Per la Solennità della santa Epifania di Nostro Signore Gesù Cristo abbiamo assistito, davvero impotenti vedi qui, a due situazioni chiarissime: un vescovo apostata che per amore verso i non cattolici non solo sollecita loro a professare la propria fede errata e corrotta in immagini e dottrine contorte su Dio, ma lo ha fatto affermando di non ritenere idoneo far professare la FEDE Cattolica con il CREDO ed imponendo, in tal modo, che neppure i fedeli lo dicessero…. Dall’altra parte di un’altra regione italiana un’altro vescovo, lo stesso giorno, sollecitava il popolo ad una difesa chiara, limpida e genuina della propria Fede Cattolica nel professare Nostro Signore Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo e condannare senza posa ogni atto blasfemo in corso. Chiosava a ragione il professore Stefano Fontana:

  • Ormai basta poco nella Chiesa per attirare l’attenzione del web e della stampa: basta dire qualcosa di normale e persino di ovvio. L’arcivescovo Crepaldi ha stigmatizzato i numerosi attacchi al cristianesimo di questi ultimi giorni. E i giornali si sono scatenati. La domanda da porsi, quindi, non è tanto perché abbia parlato il vescovo Crepaldi, ma perché non abbiano parlato gli altri…. (vedi qui)

Così Benedetto XVI “attira ancora l’attenzione” perché dice cose NORMALI e persino ovvie… ma la stampa progressista, modernista, scristianizzata (semmai fosse stata davvero cattolica, specialmente quella che si pretende dire tale) si scandalizza e si scatena, come una Rai3 (che di cattolico non ha mai avuto nulla) che ieri sera ha mandato in onda un “ATTACCO AL PAPA“, orgia di pressapochismo e di inno all’ignoranza più profonda sull’ecclesiologia, pur di difendere l’indifendibile ed apparire quali paladini e soldati in difesa del Pontefice regnante…. ma che poi attaccato da CHI e per COSA, non è dato mai di sapere!

  •  Oggi si dice che – spiega Fontana – bisogna di tenere aperte le porte con tutti perché nessuno si senta escluso dall’amore materno della Chiesa. Di fatto, però, a sentirsi esclusi sono proprio i fedeli che non vengono protetti nelle cose in cui credono…. la Chiesa non è un raggruppamento qualunquista e indifferente alla verità delle cose…. Evitare fastidi non vuol dire solo evitare noie personali, ma anche evitare impedimenti pastorali all’annuncio…

“Cosa dobbiamo fare?” – si chiedeva Benedetto XVI nell’aprile scorso – “Dobbiamo creare un’altra Chiesa affinché le cose possano aggiustarsi? Questo esperimento già è stato fatto ed è già falli­to…” 

_01 le tonteras 2Qui ci sentiamo di dover dire a Benedetto XVI che, questo progetto della “nuova chiesa” non è affatto fallito, non è fallito se per questo si vuole intendere ciò che stiamo vivendo, ma certamente ha fallito nella prospettiva della promessa del Cristo con il suo “non pravelebunt”, non prevarranno!! Ha fallito se crediamo davvero al trionfo del Cuore Immacolato di Maria che verrà… (altro che le “tonteras” di Bergoglio, vedi qui) ma al momento non ha fallito ed è IMPERANTE, REGNANTE… e sappiamo cosa dobbiamo fare: tornare al Cristo-Dio; TRA DUE VESCOVI UNO APOSTATA (figlioccio di Bergoglio) E L’ALTRO CREDENTE E MILITANTE, SCEGLIERE QUEST’ULTIMO E SOLLECITARE SACERDOTI E VESCOVI A QUESTA MILITANZA…. ascoltare vescovi saggi come mons. Carlo M. Viganò vedi qui. Impegnarsi, in quanto laici, a questa buona battaglia, confidando nella vittoria del Cristo-Dio che non è una vaga speranza, ma certezza, è già cosa fatta!

Non dimentichiamo che tutti abbiamo IL LIBERO ARBITRIO… e questo si esercita o con Dio o contro Dio; con Cristo o contro la Sua stessa identità… nessuno è obbligato mai o costretto a professare l’errore, men che meno in nome “dell’uomo”.

“No nos perdamos en tonteras”, non perdiamoci in assurdità, in sciocchezze – “in chiacchiere” nella traduzione ufficiale –, ha detto Bergoglio, vedi qui, a proposito delle ricerche secolari della teologia e della spiritualità mariane….. ma caro Bergoglio, alias papa Francesco, le vere TONTERAS (vere bergoglionate) sono semmai tutti gli strafalcioni e l’idea di rivoluzione che lei ha messo in atto da sette anni ad oggi… TONTERAS sono tutte quelle aberrazioni affermate, pastoralmente, dai suoi protetti e dai suoi fan…; TONTERAS sono le sue “esortazioni” per nulla apostoliche e semmai parte integrante di quel progetto di nuova chiesa che se non ha ancora fallito, come afferma Benedetto XVI, fallirà, i suoi giorni sono contati:

«Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall’inizio del mondo fino a ora, né mai più ci sarà. E se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati. Allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o: È là, non ci credete. Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. Ecco, io ve l’ho predetto….». (Mt.24,21-25)

 

6 pensieri riguardo “Non possiamo tacere, attenzione alle “tonteras”… le vere bergoglionate!

  1. Ma esiste solo la versione francese del libro ?

    Comunque, vista la mancanza di preti nelle parrocchie, perché la Santa Sede non rinuncia a qualche presbitero curiale e le assegna parrocchie ?
    Sono tanti nella Curia Vaticana.
    E non credo tutti utili.
    Lo stesso nelle Curie diocesane.
    Cosa fanno tutti questi preticelli negli uffici?
    Li mandino nelle parrocchie !

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    1. il vero problema è che, spesse volte, quei sacerdoti tenuti nelle Curie e negli uffici… non sono adatti alla pastorale o alle parrocchie… Non li definiamo, però, con quel disprezzante “preticelli”… sono necessari anche sacerdoti canonisti, giuristi, teologi che possono aiutare il proprio vescovo e a mandare avanti le questioni ecclesiali che le Curie varie devono risolvere… Facciamo un esempio pratico: con il Motu Proprio per la gestione dei tribunali ecclesiastici e diocesani per valutare lo stato dei matrimoni corrotti e spezzati, emanato da papa Francesco, impone ai vescovi che certe procedure siano del tutte GRATUITE per le coppie che cercano di risolvere il loro stato… e questa gratuità la può dare solo se, colui che gestisce la questione canonica al proprio vescovo, è un sacerdote….
      Una volta, per essere parroci, occorreva dimostrare di avere un certo carisma pastorale…. attitudine alla predicazione, conoscenza delle materie di Fede (vedasi come Trento fece fare il Catechismo Romano che è destinato ancora oggi al Clero-parroco)
      Se lei dovesse andare da un dentista, o da un cardiologo, insomma da un esperto del suo male, le farebbe piacere trovarsi davanti qualcuno che, della sua malattia, non ne capisce nulla? 😉

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  2. Ritengo che Papa Benedetto abbia dovuto ‘gestire’ due gravi problemi al tempo stesso:
    – bruciare i tempi e piantare subito un preciso paletto a difesa del celibato sacerdotale, vista l’imminenza dell’esortazione (?) apostolica(?) del suo successore, che già si sa dove andrà a parare in senso deviante la tradizione (salvo variazioni di rotta dell’ultimo secondo, conseguenti al paletto piantato da Benedetto);
    – salvaguardare a tutti i costi l’unità della Chiesa. E questo non sarebbe stato possibile con l’uscita del libro con Benedetto quale coautore.
    Così hanno dovuto ‘architettare’ la parziale smentita, complice il segretario Georg (smentita che mentre smentisce intanto conferma…), e questo anche a prezzo di sacrificare un pezzo di verità e di sconfessare il cardinal Sarah.
    Non so se questa mia è fantastoria ecclesiale, ma mi pare piuttosto plausibile.

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    1. Aggiungo che – voluta o meno che sia stata la cosa – questa smentita ha avuto il pregio di creare un battage mediatico che ha fatto dell’uscita del libro un lancio editoriale COL BOTTO, e questo non solo a vantaggio delle vendite ma anche del tema del celibato sacerdotale. Tema che, fra pachamame adorate e indios pennuti in Vaticano, rischiava di passare mooolto ma mooolto sottotraccia…
      Sempre a mio avviso.

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      1. Cara Marisa, la sua analisi è molto pertinente e per nulla fantasiosa…. Proprio ieri il cardinale Sarah dalla sua pagina di tweetter ha condiviso di essere andato da Benedetto XVI, dopo questo grave evento, e che è tutto “a posto”, non c’è stata alcuna negazione da parte di Benedetto XVI alla partecipazione del libro… come del resto aveva confermato lo stesso mons. Georg a riguardo del contenuto del libro. D’altra parte non meno pertinente è l’analisi svolta dal professore de Mattei di cui abbiamo postato il link….
        In fondo partiamo da una Rinuncia “anomala”… e ciò che si muove da quella data, dentro la Chiesa, è spesse volte anomalo, come abbiamo dimostrato in molti editoriali 😉

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