LA GRANDE ABBUFFATA…. sulla tavola del male assoluto

(di Claudio Gazzoli) Con questo caldo va via anche la voglia di riflettere. Apprendo, stamattina, vedi qui, che in una chiesa è stata invitata  la più “grande” abortista italiana, a parlare di diritto all’aborto e di migranti. C’ero caduto, ma è una notizia datata, come capita di solito su siti non controllati. Il fatto è avvenuto nel 2017 e, ad andarlo a rileggere, colpiscono gli applausi finali dei “fedeli” (fedeli a chi!!!) presenti.

Avevo scritto, su questo, un articolo pubblicato da Marco Tosatti, lo scorso anno, vedi qui; qui l’originale.

Questo però mi da lo spunto, malgrado il caldo, per fare alcune brevi considerazioni, perché non è che, nel frattempo, dal 2017, le cose siano cambiate nelle nostre chiese, anzi, è accaduto di tutto e di più…. balletti omo, cenoni di fine anno, pranzi per i “poveri”, spettacoli di musica profana, conferenze di esaltazione della cultura ateo marxista, vescovi che arrivano all’altare in bicicletta o che cantano canzoni del festival (di San Remo… un santo ma è solo un caso…), ostie consacrate trasportate da droni, esibizioni danzanti di frati e suore…

TUTTO QUESTO E’ STATO RESO POSSIBILE DALLA RADICALE, FURIOSA, TRASFORMAZIONE DELLA FORMA E DELLA ORGANIZZAZIONE DELL’INTERNO DELLE CHIESE, A PARTIRE DALLA RIFORMA VOLUTA DA PAOLO VI DELLA NUOVA MESSA, ESATTAMENTE 50 ANNI FA, FUNZIONALE ALLA RADICALE METAMORFOSI DELLA SOSTANZA STESSA DELLA LITURGIA.

In una chiesa ante ’69 (tutto è avvenuto in quegli anni) non sarebbe stato possibile organizzarci altro che non la Sacra Liturgia.

Quando si entrava in chiesa, era chiaro, comprensibile a tutti, il termine ultimo, in senso figurato e reale, della disposizione architettonica del luogo. Senza interruzione, materiale e visiva, lo sguardo, oltrepassando le file dei banchi, la balaustra, l’altare, era attratto dal tabernacolo, dove tutto si compie e tutto si chiarisce, nella sospensione del tempo e dove lo spazio si allarga all’infinito. Solo il Sacro può colmare questa abissale distanza con le nostre miserie. Poi tutto è cambiato. Il naturale percorso verso l’Altissimo è stato bruscamente e materialmente interrotto, con effetti, a volte disastrosi, all’architettura e alla bellezza delle nostre chiese. La mensa, per “ovvie” motivazioni ecumeniche, ha preso il posto dell’altare ed è stata collocata ad intercettare quel percorso naturale. Non solo, quella linea ideale ora parte dall’uomo e ritorna all’uomo, con il celebrante a fare da sponda. Dio assiste, dietro alle spalle del celebrante, alle esibizioni, a volte penose, dell’uomo piccolo che ha voluto imitarlo.

La nuova disposizione, sostituendo l’orientamento monodirezionale, ascendente, con quello multidirezionale, orizzontale, ha ridimensionato sempre più il contenuto sacro della liturgia e ha dato avvio ai mille abusi di oggi.

Il cambio di struttura era funzionale al conseguimento dell’obiettivo di liquefare la Religione. O meglio, al fine di perseguire l’obiettivo, occorreva sovvertire la struttura. Occorreva preparare il terreno, tramutare prima fisicamente, poi nella prassi, la Casa di Dio nella “casa del popolo”.

La progressiva sostituzione della sacralità somma della liturgia con la profanazione sistematica dei gesti liturgici (vedi ad esempio la distribuzione dell’Eucarestia), la “emarginazione” fisica e ideale del Santissimo, hanno reso possibile aprire le porte delle chiese ad una varietà estrema di rappresentazioni che nulla hanno a che vedere con il rapporto esclusivo, rispettoso, sottomesso dell’uomo con Dio.

Ma non bastava cambiare la geografia, bisognava cambiare la geologia, la natura stessa del terreno su cui è fondata la religione, o almeno la morale religiosa,  la percezione del peccato o meglio la sua esatta definizione, il confine tra bene e male, il concetto stesso di bene e di male. Ora siamo arrivati al punto in cui non solo non c’è più differenza, perché allora il male sarebbe almeno riconoscibile, ma viene enfatizzato solo il male, che ha preso, ovviamente, senza più sbarramenti, il sopravvento, nella forma di male assoluto e pertanto venerato, glorificato, diffuso. Da bambini, la nostra prima educazione, faceva acquisire la consapevolezza di questa differenza. Ora verrebbe considerato plagio!

Per educazione, formazione ricevuta e pratica… so che cosa vuol dire peccato, dal quale non posso dire di essere fuori, ma lo so riconoscere, quando voglio, lo so allontanare, perché ho avuto la fortuna di mantenere inalterato questo filtro, anche a costo della emarginazione. Ora invece questo filtro è stato completamente eliminato.

Come dice uno che si firma “Mino” in un commento alla parabola del Buon Samaritano: la Chiesa “ha preferito andare dietro al brigante, lasciando quel poveretto dell’uomo moderno, che tanto amava, a morire di stenti per la strada”.

Quello che preoccupa non sono tanto le manifestazioni che avvengono nelle chiese e in altri luoghi, ma gli applausi della moltitudine chi vi assiste, che non si sdegna, anzi si sente a casa, inebriata, stordita, posseduta come dalle luci sfolgoranti e i suoni  martellanti di un grande centro commerciale.

hqdefaultSciami di  religiosi smaniosi e inquieti, in connubio tra attivismo marxista e doveri dell’ufficio religioso, suore e monache confuse e frustrate, vescovi tronfi del loro ruolo demolitore, torme di militanti depravati e degeneri, quasi come i bambini che, per metterli alla prova gli si mette davanti grandi barattoli di cioccolato, aperti, con invitanti biscotti da spalmarcelo sopra, prima sospettosi, circospetti, cauti poi negli ultimi anni sempre più impetuosi, a recinto spalancato, verso la mensa della grande abbuffata, come quella, del finale, sublime, del grande film di Totò, Miseria e Nobiltà.

disposizione altare

E’ importante leggere la lettera, vedi qui, che i cardinali Ottaviani e Bacci scrissero a Papa Paolo VI scongiurandolo di non dare corso alla riforma.

Claudio Gazzoli – Monterubbiano (Blog dell’Autore)


 

Per chi volesse approfondire sulla questione della CRISI LITURGICA del Concilio Vaticano II, clicchi qui.

 

7 pensieri riguardo “LA GRANDE ABBUFFATA…. sulla tavola del male assoluto

  1. Pur avendo sempre sentito parlare delle vere e proprie obiezioni del cardinal Ottaviani a Paolo VI sull’avvio ‘sperimentale’ (??!??) della Messa NO, non avevo mai letto integralmente la lettera che egli scrisse a Paolo VI con tutta la puntuale disamina delle criticità ed eresie in essa presenti.

    Sono letteralmente lucidamente sconvolta, come credente mi sento truffata e rapinata più di quanto già non mi sentissi tale, considerate le attuali quotidiane aberrazioni a cui tocca assistere…

    P.S.: e l’hanno pure elevato agli onori degli altari. E le sue lacrime di coccodrillo POSTUME stanno veramente a zero.

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    1. Cara Marisa, ecco come si sentì mons. Lefebvre…… Egli era entrato al concilio con tutte le buone speranze, con ogni buon proposito tanto da firmare, in un primo momento, anche i Documenti del concilio. Ma quando si rese conto della truffa, fu tra i primi ad aprire gli occhi e ad avere il coraggio di fermarsi e ragionare, mentre la maggioranza dei confratelli vescovi si lasciavano ventilare dallo “spirito del concilio” che impediva loro di sentire quelle fiamme infernali che entravano dalle porte oramai spalancate.
      Troppe persone e molti, anche sacerdoti buoni, non sanno e non vogliono sapere: chi tocca il concilio “muore”….
      Se facciamo queste battaglie è perché crediamo davvero nel non praevalebunt e nel Cuore di Maria, ma la tribolazione la passeremo, ed è bene sapere come tutto è cominciato fin anche prima del concilio, ma è da questo che siamo arrivati all’oggi, in queste condizioni pietose…
      Buona Solennità per l’Assunta, che un papa è riuscito ad abolire, pur mantenendone la facciata.

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  2. “Troppe persone e molti, anche sacerdoti buoni, non sanno e non vogliono sapere: chi tocca il concilio “muore”…

    A riprova del fatto che il peccato di idolatria è sempre accovacciato davanti alla porta dell’uomo, chiunque esso sia, e qualunque cosa/persona/istituzione esso RENDA IDOLO …

    Grazie per la vostra risposta e per gli auguri per la solennità dell’Assunta, che festeggeremo con tanta letizia! (malgrado i sepolcri imbiancati…)

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  3. Sono grato a Claudio per queste riflessioni che mi riportano indietro in quegli anni in cui smisi di andare alla messa modernizzata. Ritornai dopo l’elezione di Benedetto XVI, anche se non molto convinto per la verità perché denunciare tutti i malanni accaduti, ma senza estirpare il male, non è servito a nulla, ma devo ringraziare Ratzinger per il mio ritorno alla fede vera, fatta di sofferenza, di silenzi, anche di frustrazione. Molto indovinata la scena di Totò. Pensavo al paradosso trattato dal sito stesso sulle claustrali. Oramai siamo alle monache in crisi vocazionale e stanche del silenzio della clausura che vogliono uscire, anche qui la scusa è sempre il Cristo, mentre noi laici vorremo abbandonare il mondo per trovare una piccola oasi, almeno settimanale, dove riposare e ricaricare mente e spirito. Bergoglio è riuscito laddove neppure Lutero osò tanto.
    Buona feria della Solennità dell’Assunta a tutti voi.

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  4. Pochi giorni fa mi trovavo ad Assisi ed avendo desiderio di confessarmi attesi mezz ora e poi incontrai il confessore(non un francescano). Gli spiegai di come fosse difficile per me resistere alle tentazioni della carne, (….il resto è stato censurato dalla Redazione)
    Preghiamo per i sacerdoti ,scelti da Dio uno per uno, perche’ il diavolo li tenta in modo particolare. Dio gli ha affidato molto. E di molto dovranno rendere conto.

    Pace e bene.
    Alex

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    Gentile Alex, ci perdoni ma abbiamo dovuto censurare parte del suo messaggio, non perché scabroso in sé ma perché – la materia della confessione personale – non è attinente all’argomento e neppure materia nostra o di pubblico dominio. Una confessione deve rimanere tale… e auricolare, privata.
    Saluti fraterni dalla Redazione

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    1. Gentile redazione, pubblicare solo quel pezzo e’ inutile. Rendere noto il fatto che ad Assisi un sacerdote inviti i fedeli a peccare e’ attinente eccome al vostro intervento: e’ indice di come la Chiesa non sia piu’ la stessa..che invitava a resistere e non a cedere alle tentazioni.
      Io pero’ il mio dovere nei confronti della verita’ l’ho assolto. Fate come meglio credete.
      Pace e bene.

      Alex

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