Roberto de Mattei risponde al libro di Antonio Socci

Per i nostri Lettori, essendoci occupati di una piccola recensione al libro di Socci, vedi qui, riportiamo ora quanto segue dal sito di cooperatoresVeritatis. 

Per gentile concessione del prof. Roberto de Mattei, pubblichiamo la traduzione dall’inglese – da lui riveduta – della sua recensione (scritta per il Catholic Family News il 4 gennaio) al libro del giornalista Antonio Socci intitolato Il Segreto di Benedetto XVI. Perché è ancora papa. Per Socci l’insolita rinuncia al papato di Benedetto XVI e il suo “rimanere papa”, tramite il titolo di “papa emerito”, è una questione misteriosa, se non addirittura mistica; invece per il prof. de Mattei si tratta purtroppo di un altro “frutto” della resa al mondo intrapresa dal Vaticano II, per mezzo della nouvelle theologie di cui il teologo Joseph Ratzinger è sempre stato un convito esponente.


di Roberto de Mattei (04-01-2019)

«La Santa Madre Chiesa è dinanzi a una crisi senza precedenti in tutta la sua storia». Questa immagine del teologo Serafino M. Lanzetta, che apre l’ultimo libro di Antonio Socci, Il segreto di Benedetto XVI. Perché è ancora papa (Rizzoli, Milano 2018), invoglia alla lettura chiunque desidera capire meglio la natura della crisi e le possibili vie per uscirne.

Socci è un brillante giornalista che ha dedicato tre libri alle vicende della Chiesa sotto il pontificato di papa Francesco: Non è Francesco. La Chiesa nella grande tempesta (Rizzoli, Milano 2014), La profezia finale (Rizzoli, Milano 2016) ed ora Il segreto di Benedetto XVI.

Di questi tre libri, il migliore è il secondo soprattutto nella parte, accuratamente documentata, in cui sottopone a un meticoloso esame gli atti e le parole più controverse del primo triennio di governo di papa Francesco. Nel suo ultimo libro, invece, Socci sviluppa la tesi già proposta in Non è Francesco, secondo cui l’elezione di Jorge Mario Bergoglio è dubbia, e forse invalida e Benedetto XVI sarebbe ancora Papa, perché non avrebbe rinunciato del tutto al ministero petrino. La sua rinuncia al papato sarebbe stata “relativa” – scrive Socci – ed egli avrebbe inteso «rimanere ancora papa sia pure in un modo enigmatico e in una forma inedita, che non è stata spiegata (almeno fino a una certa data)»[1].

L’accettazione pacifica e universale di papa Francesco

Per quanto riguarda i dubbi sull’elezione del cardinale Bergoglio, al di là delle sottigliezze giuridiche, non c’è stato alcun cardinale, partecipante al Conclave del 2013, che abbia sollevato dubbi sulla validità di quell’elezione. Tutta la Chiesa ha accettato e riconosciuto Francesco come legittimo Papa e, secondo il diritto canonico, la pacifica “universalis ecclesiae adhaesio” (adesione della Chiesa universale) è segno ed effetto infallibile di un’elezione valida e di un papato legittimo. La professoressa Geraldina Boni in un approfondito studio dal titolo Sopra una rinuncia. La decisione di papa Benedetto XVI e il diritto[2], ricorda come le costituzioni canoniche in vigore, non considerano invalida un’elezione frutto di patteggiamenti, accordi, promesse od altri impegni di qualsiasi genere come la possibile pianificazione dell’elezione del cardinale Bergoglio.

Quanto scrive la prof.ssa Boni coincide con ciò che Robert Siscoe e John Salza osservano, sulla base dei più autorevoli teologi e canonisti: «… è dottrina comune della Chiesa che l’accettazione pacifica e universale di un Papa fornisce certezza infallibile della sua legittimità»[3].

Sul diritto di un Papa a dimettersi, non ci sono dubbi in proposito. Il nuovo Codice di Diritto canonico disciplina l’eventualità della rinuncia del Papa nel can. 332 § 2, con queste parole: «Nel caso che il Romano Pontefice rinunci al suo ufficio, si richiede per la validità che la rinuncia sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata, non si richiede invece che qualcuno la accetti». La rinuncia di Benedetto XVI è stata libera e ritualmente manifestata. Se Benedetto XVI avesse subito pressioni avrebbe dovuto dirlo, o avrebbe almeno dovuto lasciarlo capire. Nelle sue Ultime conversazioni con Peter Seewald (Garzanti, Milano 2016), ha dichiarato invece il contrario, ribadendo che la sua decisione è stata pienamente libera, immune da ogni costrizione.

La moralità delle dimissioni di papa Benedetto

Il gesto di Benedetto XVI legittimo dal punto di vista teologico e canonico, appare però in assoluta discontinuità con la Tradizione e la prassi della Chiesa e perciò moralmente censurabile.  Infatti la rinuncia di un Papa è canonicamente possibile “propter necessitatem vel utilitatem Ecclesiae universalis” (nell’interesse della Chiesa universale), ma perché sia moralmente lecita ci deve essere una iusta causa, altrimenti l’atto, pur valido, sarebbe moralmente deplorevole e costituirebbe una colpa grave dinnanzi a Dio. Del tutto sproporzionata alla gravità del gesto appare la ragione esposta dallo stesso Benedetto XVI l’11 febbraio 2013: «Nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità».

il resto qui.


 

8 pensieri riguardo “Roberto de Mattei risponde al libro di Antonio Socci

  1. A costo di sembrare ridicolo,da profano di diritto canonico, ho sempre ritenuto condivisibile umanamente le argomentazioni espresse dal Prof De Mattei. Tuttavia intimamente credo che il dottor Socci non abbia torto.Lo credo però per un episodio strano che non ha nulla di razionale,raramente condiviso con alcuno. Sognai anni addietro Benedetto XVI,dopo la Sua rinuncia, in preghiera nella cappellina laterale di un chiostro. Era inginocchio ,in disparte,dinanzi alla statua di una Madonnina vestita di scuro e oro molto elaborata che sormontava la scritta: Madonna dei profughi della guerra. Il Papa sembrava accorgersi della mia presenza e veniva lungo la piccola navata verso di me come sorridendo,sereno.Ma arrivato alla porticina della cappelletta frapponeva tra me e Lui un pesante drappo di velluto viola. Il drappo si chiudeva e dalle pieghe ne usciva di spalle,mentre continuava a scorrere, una figura in uniforme che continuando il movimento iniziato dal Papa si assicurava che il drappo fosse ben chiuso perchè nessuno doveva vedere la scena e sembrava non badare a me. Girandosi rimanevo atterrito dalla sua espressione.
    Ero terrificato perchè era imperscrutabile e bellissima,un alto giovane biondo dai capelli lunghi in una specie di uniforme di cavalleria arabescata con bottoni dorati paralleli,una corda corta dorata gli univa le spalline frangiate .Una sorta di gualdrappa simile a una gonna copriva in parte dei pantaloni come da cavallerizzo. Il viso e gli occhi,gli occhi soprattutto mi facevano tremare perche emanavano qualcosa che capivo nel sogno essere assoluta,limpida e incrollabile determinazione.Determinazione.Si sedeva sui gradini che introducevano alla cappelleta e sembrava montare la guardia in attesa di qualcosa. Terminato il sogno non gli ho dato più alcun peso per più di un anno fino a quando ho rivisto quel volto immortalato nella pietra di una statua con assoluta certezza. La statua di San Michele Arcangelo sulla sommità del Pecers Kyj Gate nella piazza Indipendenza a Kiev. Per questo credo ora che Socci abbia ragione.

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  2. https://www.aldomariavalli.it/2019/01/08/padre-cavalcoli-bravo-don-minutella-ma-ecco-dove-sbagli/
    Padre Cavalcoli, pur sulla via della “redenzione”, mi pare faccia davvero fatica a convincersi che un Papa possa dire il falso. E’vero che Bergoglio non e’ apertamente eretico ma e’ sicuramente volutamente ambiguo e quindi in coscienza, cioe’ di sua’ volonta’, trascina milioni di fedeli nell’errore. E quindi non e’ corretto dire che rimanga infallibile persino quando dice bergoglionate a ruota libera nel “tempo libero” o con i suoi amici atei.!Si metta infine il buon Cavalcoli il cuore in pace perche’ che la famigerata mafia di San Gallo abbia orchestrato questa elezione e’ cosa ben risaputa. D’altra parte non vedo perche’ non potrebbe essere possibile che i vari cardinali, nella prossimita’ della dipartita di un papa o ben prima, non possano farsi una telefonata ogni tanto ed esprimere chiaramente le proprie preferenze ed eventualmente mettersi d’accordo sul prossimo papa! Immagino sia sempre accaduto, suvvia! La mafia di S. Gallo ha avuto il ruolo diabolico non tanto di concordare su un nome papabile ma sulla distruzione della sana dottrina cattolica. Per il resto, non c’e’ niente da fare, Bergoglio e’ eletto legittimamente, su questo Padre Cavalcoli dice ahime’ il vero.
    E il “nostro” caro Papa Ratzinger? Con tutto quanto di buono ha detto e fatto, come Monsignor Livi ha piu’ volte spiegato, la sua teologia “puzzava” di eresia e purtroppo era anche lui affascinato da teologi finti cattolici ma in realta’ atei/panteisti e compagnia andando.
    E lo Spirito Santo, come e’ che non e’ intervenuto? Oh, ma e’ intervenuto eccome, infliggendoci il peggiore dei modernisti per farci capire la pericolosa piega ormai presa dalla Chiesa Cattolica.
    Le varie profezie ( e non disprezzate alcun profeta, pur “eccentrico” che possa sembrare), indicano che l’Anticristo sara’ un principe della chiesa, un uomo amatissimo e stimato, considerato pressoche’ un santo, che tradira’ perche’ tentato da Satana. Tranquilli, non e’ questo Papa, troppo poco carismatico, troppo debole nei suoi dispotici capricci e troppo prevedibile, insomma troppo “poco”. Quando verra’ l’Anticristo, pochi lo riconosceranno. I prodromi ci sono tutti, la chiesa liquida e’ pronta ad accoglierlo ed intronarlo Re della Religione Universale (sara’ l’arcobaleno o l’unicorno il suo simbolo? Scusate lo scherzo stupido, in realta’ sara’ di una intelligenza e finezza per l’appunto diaboliche)
    Un sogno interessante Signor Rosario, tutto da interpretare!

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    1. Purtroppo il domenicano Padre Giovanni Cavalcoli è scivolato su una tremenda ed eretica “buccia di banana”… a breve lo dimostreremo…
      Preghiamo per questi Sacerdoti.

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  3. 1) Nella Costituzione ApostolicaUniversi Domici Gregis all’art. 81 si legge:”81. I Cardinali elettori si astengano, inoltre, da ogni forma di patteggiamenti, accordi, promesse od altri impegni di qualsiasi genere, che li possano costringere a dare o a negare il voto ad uno o ad alcuni. Se ciò in realtà fosse fatto, sia pure sotto giuramento, decreto che tale impegno sia nullo e invalido e che nessuno sia tenuto ad osservarlo; e fin d’ora commino la scomunica latae sententiae ai trasgressori di tale divieto. Non intendo, tuttavia, proibire che durante la Sede Vacante ci possano essere scambi di idee circa l’elezione.”

    2) In 2Ts 2,3-4 San Paolo ammonisce:”3 Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l’apostasia e dovrà esser rivelato l’uomo iniquo, il figlio della perdizione, 4 colui che si contrappone e s’innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio.”

    3) Nel CCC di San Giovanni Paolo II si ribadisce all’art. 675 :”Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti. 637 La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra 638 svelerà il « mistero di iniquità » sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia dalla verità. La massima impostura religiosa è quella dell’Anti-Cristo, cioè di uno pseudo-messianismo in cui l’uomo glorifica se stesso al posto di Dio e del suo Messia venuto nella carne. “.

    4) In Mt 16, 13-19 si legge pure che Gesu’ dice a Pietro:”tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.” Scusatemi la lungaggine di ripetere cose da tutti risapute, ma mi serve per introdurre una domanda che mi arrovella l’anima da tempo. Se San Giovanni Paolo II, avverti’ nel 1996 la necessita’ di comminare la scomunica a coloro, tra i cardinali, che invece di ascoltare lo Spirito Santo, corrono dietro ai loro interessi, significa che il rischio di avere un papa, non ispirato dal Cielo era al tempo ben concreta (vedi l’appunto su Paolo VI in fondo a questa mia). Paolo ed il CCC (scritto dallo stesso papa che ha promulgato la Costituzione Apostolica di cui sopra) ci dicono invece che prima dell’avvento del Cristo, la Chiesa dovra’ passare attraverso l’Apostasia, mentre Gesu’, apparentemente in contraddizione con tale profezia, afferma che “le porte degli inferi non prevarranno contro di essa”. Dando per scontato che tutte le affermazioni di cui sopra siano vere, (altrimenti non sapremmo piu’ a cosa credere), per far coesistere queste “VERITA'” mi so dare una sola spiegazione. Il Papa, che rappresenta sempre e comunque, ancorche’ solo amministrativamente ed ufficialmente, la Chiesa, se non eletto con l’azione dello Spirito Santo non e’ infallibile e puo’ macchiarsi di eresie fino all’Apostasia. La Chiesa invece, che e’ la comunione di tutti coloro che sono di Cristo, anche se ridotta ai minimi termini, resistera’ fedele fino alla fine dei tempi: “Ciò che mi colpisce, quando considero il mondo cattolico, è che all’interno del cattolicesimo sembra talvolta predominare un pensiero di tipo non cattolico, e può avvenire che questo pensiero non cattolico all’interno del cattolicesimo diventi domani il più forte. Ma esso non rappresenterà mai il pensiero della Chiesa. Bisogna che sussista un piccolo gregge, per quanto piccolo esso sia»; (da: “Paolo VI segreto”, Jean Guitton, 1979). Non sto dicendo che la situazione attuale della Chiesa e’ questa, ma le assomiglia tremendamente. C’e’ infatti oggi, una piccola parte di cattolici, che sono frastornati da tutti gli stravolgimenti attuati a partire dal CVII, e specialmente dal presente papato e si rifugiano, inevitabilmente nella tradizione. Si puo’ dar loro torto ?

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    1. Gentile Luca, decisamente, post troppo lungo e alla fine molto confuso…..
      Delle volte è meglio mettere il link ad un Documento e formulare domande in poche righe, altrimenti non si capisce molto…
      Proviamo a rispondere:
      punto 1) il problema sta nel fatto che Bergoglio NON partecipò alla mafia di san Gallo 😉 ma che furono questi cardinali a chiedergli: “se ti eleggiamo papa, ci stai?” e lui rispose “Sì”… PUNTO, il fatto fu raccontato da Bergoglio stesso alla sua prima biografia da papa perciò nessun mistero…. Giovanni Paolo II intendeva riferirsi anche al cardinale che, in accordo con complotti e affini, si fosse FATTO ELEGGERE LUI col ricatto, ma così non è stato, questo è il punto della difficile interpretazione dell’articolo citato….

      punto 2) la citazione paolina non prova nulla a riguardo, essa è applicabile in tutte le epoche e in tutti i tempi…. chi tra noi può asserire senza alcun dubbio che Bergoglio sia “l’impostore” di cui san Paolo parla? 😉 se la sente lei di prendersi questa responsabilità davanti a Dio? NOI, NO! Non senza prove certe che nessuno ha, neppure Socci.

      3) Il Catechismo cita un passaggio del Vangelo, onestamente siamo come al punto 2)…. se lei ha queste prove, e le porti, magari a noi è sfuggito qualcosa 😉

      4) ALT… la promessa di Gesù NON è su di un Papa.. MA SULLA CHIESA… la quale dovrà passare prima la “grande tribolazione” (cosa non ancora avvenuta), passerà la sua Settimana Santa, sembrerà morire, ma il Signore interverrà… e qui abbiamo semmai il Segreto di Fatima occultato e che riguarda prima appunto il Trionfo del Suo Cuore Immacolato, sarà Maria a SALVARE LA CHIESA…. da qui il pressante appello alla Consacrazione….

      Dunque la sua domanda o osservazione… (quale sarebbe la domanda? non l’abbiamo trovata) parte da queste considerazioni di cui lei non tiene conto o sono, le sue, valutazioni un poco in voga, ma non prettamente reali e ben interpretate….
      Lo Spirito Santo assiste intanto TUTTI i prelati SINGOLARMENTE ed assiste in modo specifico IL RUOLO di Pietro e non semplicemente la persona del papa…. lo Spirito Santo ASSISTE LA CHIESA… e non una congregazione separatamente… lo Spirito Santo agisce sì, ma lasciando il libero arbitrio alle singole persone….
      Ora, se lei va a leggere l’ultimo editoriale sul caso di padre Cavalcoli, qui
      https://cronicasdepapafrancisco.com/2019/01/09/anche-per-padre-cavalcoli-il-vangelo-va-riscritto/
      troverà il finale che le offre l’unica risposta al momento possibile 😉
      “Padre Reginaldo Garrigou-Lagrange († 15 febbraio 1964) nel suo trattato De Christo Salvatore (Torino, Marietti, 1946, p. 232) riprende San Tommaso e i due Dottori domenicani Domingo Bañez († 1604), Charles-René Billuart (1685-1757)… ed insegna che un Papa ipoteticamente eretico occulto resterebbe membro della Chiesa in potenza e non in atto, ma manterrebbe la giurisdizione tramite la quale governa visibilmente la Chiesa. In questo senso, ossia quanto alla giurisdizione, manterrebbe la natura di Capo della Chiesa, ma cesserebbe di essere membro di Cristo vivificato dalla grazia o dalla fede soprannaturale. E ciò proprio in virtù dell’azione dello Spirito Santo che non cesserebbe di guidare in qualche modo la SUA Chiesa…

      Quindi il Papa, se perde la fede personale occultamente, cessa di essere membro vivo della Chiesa, ma può rimanere capo della Chiesa visibile tramite la giurisdizione che può coesistere con l’eresia interna. La Chiesa resterebbe sempre visibile, come una società che riunisce molti membri sotto un capo visibile. Per cui gli eretici occulti sono membri apparenti e morti della Chiesa, non fanno parte della sua anima (cfr la zizzania Mt.13,24-30), non essendo vivificati dalla grazia santificante, ma non sono esclusi dal corpo della Chiesa visibile perché il loro crimine è interno o invisibile e saranno giudicati a suo tempo.”

      Questa è la risposta che possiamo darle.
      Grazie per il contributo
      Lo Staff

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  4. ATTENZIONE: MESSAGGIO PER CERTA “CRISTINA MICHELE”

    Il suo contributo inviato nei commenti qui, non è condivisibile per alcuni motivi che però le abbiamo spiegato in privato con una email più dettagliata.
    Tuttavia l’email c’è tornata indietro con questo messaggio:
    Il tuo messaggio non è stato recapitato a cristinamichele18****** perché l’indirizzo risulta inesistente o non può ricevere email….

    Questo chiarimento ci offre la possibilità di sottolineare che non censuriamo nessuno e coloro che non vedono postati i propri commenti, controllino le proprie email, solitamente rispondiamo a tutti.
    Perciò, non mandate email false… oppure controllate bene le vostre email, grazie 😉

    Cordiali saluti

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