Bergoglio non risponderà a Viganò: ma ognuno è libero di valutare

Tutti attendavamo l’intervista dall’aereo di ritorno da Dublino, quella intervista che, in colloquio diretto tra il Papa e i giornalisti, avrebbe potuto far luce al “caso” reso pubblico da mons. Viganò, sulla corruzione omosessualista interna alla Chiesa, sui silenzi da parte di Bergoglio, sui coinvolgimenti personali, leggi qui il testo ufficiale ed integrale.

ATTENZIONE, AGGIORNAMENTO: l’incredibile racconto di Aldo Maria Valli con i due incontri con mons. Viganò, dai quali è nata la fiducia per pubblicare il grave resoconto….. cliccare qui.


Il testo ufficiale dell’intervista è stato pubblicato oggi, vedi qui, ma La Nuova Bussola ha riportato qui i passaggi salienti dalla sua diretta:

  • Il Papa ha finalmente parlato del caso Viganò sull’aereo di ritorno da Dublino, parlando con i giornalisti. E’ stata questa la prima domanda rivolta dai cronisti al pontefice. Francesco ha detto: “L’ho letto questa mattina. Devo dirvi questo: leggete voi attentamente e fatevi un giudizio. Non dirò una parola su questo. Credo che il comunicato parli da sé. Avete la capacità giornalistica per fare le conclusioni. È un atto di fiducia in voi. Vorrei che la vostra maturità professionale facesse questo lavoro”.
  • Ma il Papa ha parlato anche di omosessualità. Ad una domanda su che cosa dovrebbe fare un padre con un figlio omosessuale ha risposto: “Ci sono sempre state persone con tendenze omosessuali. A un padre direi di pregare, di non condannare, di dialogare, di fare spazio al figlio e alla figlia perché si esprima. In quale età si manifesta questa inquietudine? Una cosa è se si manifesta da bambini: ci sono tante cose da fare con la psichiatria. Un’altra è se si manifesta dopo i vent’anni. Il silenzio non è un rimedio. Ignorare un figlio con tendenza omosessuale è una mancanza di paternità o maternità”.

Adempiendo al “compito” consegnatoci dal Papa, di giungere a delle conclusioni con professionalità, sottolineiamo due aspetti  che riteniamo importanti:

il primo questo lasciare “libertà” di INTERPRETAZIONE e di valutazione al testo di mons. Viganò (non quel Viganò prete di Radio Vaticana, attenzione). Papa Francesco NON nega nulla dei fatti narrati, ma come è suo solito non corregge e neppure smentiscee tuttavia “IL COMUNICATO PARLA DA SE…” dice Bergoglio…. alla “capacità giornalistica” che è poi l’onestà professionale, è lasciata ogni conclusione. E’ evidente che Bergoglio sta evitando così lo scontro diretto, una sorta di “processo” agli atteggiamenti assunti ritenendosi, questo è evidente, egli stesso VITTIMA DELL’INGANNO! Bergoglio ha più volte affermato di FIDARSI delle persone di cui si circonda e pagandone, è altrettanto evidente, anche i fallimenti di cui egli stesso si sente raggirato e vittima. Non può rispondere perché da una parte si assume la responsabilità per aver agito in un certo modo, dall’altra parte lo fa come vittima dell’inganno da parte di persone a cui aveva accordato la sua fiducia.

Il secondo aspetto è quello che anche noi abbiamo scritto in diverse occasioni: Bergoglio non ama affatto il mondo omosessualista, anche se poi non si comprende perché lascia fare gesuiti come James Martin, sdoganandola pienamente…. Per papa Francesco, l’omosessualità è UN CASO PSICHIATRICO, di psichiatria…. ma è altrettanto evidente che per lui i casi di pedofilia nel Clero con l’omosessualità non c’entrano nulla! Per lui è importante L’APPROCCIO verso queste persone, separando bene l’omosessualità manifestata da bambini, verso i quali devono essere i genitori a farsene carico con L’EDUCAZIONE corretta…  da quella omosessualità manifestata da ADULTI, per la quale ci vuole la PSICHIATRIA….

Rileviamo come l’uso del termine “CONDANNARE” sia usato superficialmente da Bergoglio, in modo distorto… Nessuno, infatti, che abbia un poco di saggezza e di onestà arriverebbe a CONDANNARE un figlio che manifestasse, in tenera età, tendenze omosessuali, ma CONDANNARE LA TENDENZA OMOSESSUALE E’ UN DOVERE DI TUTTI….. Ancora una volta si manipolano quelle priorità del Vangelo il quale, salvaguardando la persona umana caduta nel peccato, è però del tutto chiaro ed inequivocabile quando condanna IL PECCATO, ogni forma ed ogni TENDENZA AL PECCATO.

Se non si condanna l’omosessualità, LA SODOMIA, come PECCATO, è evidente che farne solo un caso di “psichiatria”, si finisce per trattarlo come “pura MALATTIA”, e gli omosessuali “dopo i vent’anni” SOLO come MALATI…. mentre se è vero che da una parte necessitano di curare tale PATOLOGIA, è necessario anche PARLARE DI PECCATO, e condannare l’omosessualità per ciò che è: un grave peccato mortale, se praticato. La tendenza omosessuale, laddove NON venisse appoggiata e praticata, resta senza dubbio una tendenza contro la quale PREGARE e lasciarsi AIUTARE…. ma nel momento in cui si cedesse a tale tendenza, essa diventerebbe un peccato MORTALE. La condanna stessa della Chiesa non è mai stata atta per scagliarsi contro le persone, ma senza dubbio è necessario e fondamentale chiamare IL PECCATO con il suo nome e con tutta la sua gravità.

Come abbiamo spiegato e provato in diverse occasioni: è tipico della nuova teologia modernista portata avanti da cinquant’anni a questa parte, sdoganare l’eresia che il peccato non è più “peccato” MA INCIDENTE DI PERCORSO, una debolezza…. come insegna l’eretico gesuita Karl Rahner, ed ora diventa così una materia di PSICHIATRIA….  E far confluire questa piaga omosessualista nella Chiesa, come uno dei nuovi “poteri dell’attuale clericalismo come ha denunciato Bergoglio nella Lettera al popolo di Dio, è minimizzare il peccato della sodomia dal momento proprio che il Papa non ne parla affatto…. facendo finta che non esiste tal problema o, se esiste, non riguarda la pedofilia interna al clero.

Lasciamo a voi ora giungere a delle conclusioni razionali , ragionevoli ed oneste, tenendo bene a mente la profezia di Isaia:

  • Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene,
    che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre,
    che cambiano l’amaro in dolce e il dolce in amaro. (Is.5,20)

che non può essere disgiunta dal monito di Dio ai Pastori, riportata in Ezechiele cap.3,16 «Figlio dell’uomo, ti ho posto per sentinella alla casa d’Israele. 17 Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. 18 Se io dico al malvagio: Tu morirai! e tu non lo avverti e non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta perversa e viva, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. 19 Ma se tu ammonisci il malvagio ed egli non si allontana dalla sua malvagità e dalla sua perversa condotta, egli morirà per il suo peccato, ma tu ti sarai salvato.
20 Così, se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l’iniquità, io porrò un ostacolo davanti a lui ed egli morirà; poiché tu non l’avrai avvertito, morirà per il suo peccato e le opere giuste da lui compiute non saranno più ricordate; ma della morte di lui domanderò conto a te. 21 Se tu invece avrai avvertito il giusto di non peccare ed egli non peccherà, egli vivrà, perché è stato avvertito e tu ti sarai salvato».


ATTENZIONE, AGGIORNAMENTO: il termine “psichiatria” è stato cancellato dall’intervista scritta, ufficiale…. ma lo potete ascoltare pronunciato dal Papa qui in video, dal minuto 43:30….

 

9 pensieri riguardo “Bergoglio non risponderà a Viganò: ma ognuno è libero di valutare

  1. Non sono le parole, ma i fatti che contano. E quando si tengono pedofili agli arresti domiciliari di lusso in Vaticano e si mandano in prigione i domestici che denunciano errori… le minacce citando Isaia sembrano inopportune.

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    RISPONDIAMO QUI

    Gentile Laura,
    innanzi tutto nessun “domestico” si è fatto il carcere….. il domestico denunciato fece la penitenza nei servizi all’Ospedale del Bambin Gesù e venne graziato da Benedetto XVI….
    Secondo punto: nessuno di questi preti pedofili ha mai fatto il “carcere di lusso” in Vaticano…..
    Terzo punto: il brano di Isaia citato non è affatto una minaccia, ma un fatto concreto di quanto sta accadendo oggi e svelato da mons. Viganò per la qual cosa, papa Francesco, sembra deciso a non dare alcuna risposta, ma a lasciare libero chiunque a prenderne atto e a valutare con coscienza.

    cari saluti dallo Staff di “cronicas…..” che non usa la Scrittura per “minacciare” qualcuno, men che meno un Papa.

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    1. Per quanto riguarda il maggiordomo, ha ragione, dopo pochi mesi di prigione è stato condonato dal Papa Benedetto XVI. E’ stato comunque licenziato e obbligato a lasciare il Vaticano, quindi un perdono a metà… Anche Monsignor Lucio Vallejo Balda venne condannato a 18 mesi di reclusione, venne arrestato il 2 novembre 2015 dalla gendarmeria vaticana con l’accusa di aver divulgato documenti segreti. Il 7 luglio 2016 fu condannato a 18 mesi di carcere e il 20 dicembre dello stesso anno (dopo circa 13 mesi di detenzione, se i dati che ho trovato sono corretti) arrivò la concessione della clemenza da parte di papa Francesco, con la liberazione condizionale, ma la pena non fu estinta.
      Personalmente mi sembra meno grave divulgare documenti segreti (anche perché noi cristiani non dovremmo avere segreti, soprattutto “scomodi”, ma dovremmo distinguersi anche in questo) rispetto al reato di pedofilia, nei confronti del quale anche Gesù è severissimo… guai a chi tocca i bambini!
      Invece mi sembra che ai cardinali Law (che ha coperto per anni la pedofilia nella chiesa, è vissuto a Roma presso la Basilica di Santa Maria Maggiore e dal 2015 nel Palazzo della Cancelleria, zona extraterritoriale della Santa Sede…) e Wesolowski (accusato di pedofilia, per il quale la Santa Sede negò l’estradizione in Polonia e quindi vissuto per anni in Vaticano e trovato defunto nella sua abitazione, sempre in Vaticano) sia stato riservato un trattamento molto più tenero.

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  2. “Bergoglio non ama affatto il mondo omosessualista.”
    Ma quello manifestamente OMOSESSUALE di sicuro sì .
    Sennò perché si terrebbe vicini-vicini fior di sessualmente invertiti, titillandoseli come fa la chioccia coi suoi pulcini??

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    1. Indubbiamente vero, cara Marisa, che c’è un modo ambiguo e distorto nel modo di amare, manifestato da Bergoglio.
      Egli ama la persona umana, e questo nessuno lo può negare, ma è il modo in cui si ama che fa la differenza.
      Studiando il comportamento della persona Bergoglio attraverso interviste anche autobiografiche e scritti vari, si capisce che in Bergoglio è maturata quella “teologia del popolo” per la quale il peccato non c’è più, ma c’è l’Uomo con i suoi difetti, con la sua caducità il cui soccorso prevale sul “peccato contro Dio”.
      Questa è purtroppo l’analisi dell’eresia gesuitica della svolta antropologica di Karl Rahner.
      Bergoglio ama circondarsi da persone mediocri per poterle gestire personalmente e direttamente (in sostanza ricattarle all’obbedienza), non è certo una “chioccia” che ama i suoi pulcini descritti nel vangelo!

      Con grato affetto fraterno, Atanasio
      (Difendere la vera Fede, incaricato dalla Redazione a rispondere)

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  3. Siano lodati Gesù e Maria!
    Risposta di omissis degna del peggiore demonio. Immaginate: la polizia arresta una persona, colta sul fatto, con documenti di testimoni che hanno vissuto in prima persona la situazione che descrivono (ricordo che in legge un Testimone reale dei fatti, se é sincero, equivale ad una condanna). E quando la polizia dice: ecco qua il malvivente, questi cosa dice? Non dico niente, il documento parla da sé, avete l’intelligenza per valutare.

    …ed allora le due fazioni, giù a menarsi l’una contro l’altra…mentre l’arrestato dapprima guarda, poi gli sfugge il giglio satanico e la coda da sotto la veste, e poi se ne va via, lasciando le due fazioni che si stanno sempre più picchiando l’una contro l’altra…

    Secondo voué una risposta diabolica o chiara? Perché il contrario della chiarezza é la confusione luciferina…

    Ave Maria

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  4. come non piangere,è tutto cosi terrificante.
    “L’unico giudizio che conta è quello del buon Dio. Lui mi chiederà che cosa ho fatto per la Chiesa di Cristo e io voglio potergli rispondere che l’ho difesa e servita fino all’ultimo”.
    proprio questo è mancato IL TIMOR DIO DIO.DIO lo chiederà ad ognuno di noi ma ancora di più ai suoi ministri di ogni grado che hanno volutamente smesso di essere sale e luce della terra.L’oltraggio sacrilego nei confronti del Signore è il deicidio ,il castigo divino sarà inesorabile.E dire che il Signore ha disseminato la terra di luci profetiche,la Vergine è la Sua principale Messaggera ma hanno deliberatamente disprezzato le profezie…Dio deve essere muto,la Vergine pure .Che il Padre Celeste abbia Misericordia di noi e di questi Giuda .

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