Papa Francesco distorce e manipola il messaggio di Fatima

Ad un anno dal viaggio apostolico di papa Francesco a Fatima, riceviamo e pubblichiamo un’analisi di ciò che egli disse in quell’occasione dal nostro affezionato lettore e commentatore Don Felice Prosperi che scrisse qualche giorno dopo.

Analisi e contestazione del linguaggio di papa Francesco a Fatima

13 Maggio: Omelia nella Santa Messa

La Vergine Madre non è venuta qui perché noi la vedessimo; per questo avremo tutta l’eternità, beninteso se andremo in Cielo.

Se non andiamo in Cielo, andiamo all’Inferno. La drammatica alternativa è presa alla leggera, quasi scherzando (indizio della mistificazione, attuata dal Papa, circa il Messaggio della Vergine Maria di Fatima).

Ma Ella, presagendo (la Vergine non presagisce, lo sa il pericolo che corriamo) e avvertendoci sul rischio dell’inferno (l’inferno non è definito e rimane neutrale nel suo contenuto, adattabile alla concezione che ciascuno ne ha; però è un rischio, ma non è detto quale rischio), a cui conduce una vita – spesso imposta e proposta – senza Dio e che profana Dio nelle sue creature, è venuta a ricordarci la Luce di Dio che dimora in noi e ci copre.

La Vergine è venuta a ricordarci e a farci vedere le fiamme dell’Inferno, in cui sono immersi i Demoni e le Anime dei Dannati, ed è venuta a chiedere preghiere e sacrifici perché le Anime si salvino e non vadano in quell’Inferno, perché quello è l’Inferno.

Riguardo il ‘rischio di una vita senza Dio, spesso proposta e imposta’, è implicito il riferimento al Comunismo ateo e materialista e ad ogni altro Materialismo moderno, che impone con la violenza e la persecuzione i suoi errori? Perché non viene esplicitato?

Dio, poi, è profanato in Se stesso dal nostro peccato contro di Lui e le Sue creature, come ci insegna la Parola di Dio: “Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di Te” (Luca 15,18), alla quale fa eco la Santissima Madre Maria: “Non offendete più Dio Nostro Signore, che è già molto offeso!”.

Secondo il credere e il sentire di molti pellegrini, se non proprio di tutti, Fatima è soprattutto questo    manto di luce che ci copre.

Fatima non ‘è soprattutto questo manto di luce che ci copre’, Fatima è soprattutto, prima di tutto e solo, il messaggio accorato della Santa Madre di Dio alla nostra Conversione, Preghiera e Penitenza, “perché gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità” (1 Tim 2,4).

Come fa il Papa a conoscere quali sono i sentimenti dei pellegrini e a conoscere quali pellegrini non hanno questi sentimenti?

Abbiamo davanti gli occhi San Francesco Marto e Santa Giacinta… La presenza divina divenne costante nella loro vita, come chiaramente si manifesta nell’insistente preghiera per i peccatori e nel desiderio permanente di restare presso “Gesù nascosto nel Tabernacolo”.

Questo sarebbe perfetto, se non che non è riferito che cosa chiedessero i bambini canonizzati per i ‘poveri peccatori’, e cioè la loro conversione e che non si perdessero all’Inferno.

E la loro adorazione di Dio nell’Eucaristia avveniva in ginocchio, come insegnò ad essi l’Angelo del Portogallo, come ci trasmette la Tradizione della Chiesa e come faceva San Giovanni Paolo II, pur essendo infermo, a differenza di Francesco, il quale rimane impalato in piedi davanti a Gesù Sacramentato e davanti alla statua, immagine della Beata Vergine Maria, apparsa a Fatima.

Il cielo mette in moto qui una vera e propria mobilitazione generale contro questa indifferenza che ci raggela il cuore e aggrava la nostra miopia.

Il Cielo ha messo in moto, da Fatima, con Maria Madre di Dio, una mobilitazione planetaria di Preghiera, il Santo Rosario specialmente, che pure il Papa ha richiamato e recita, e ha chiesto la Consacrazione della Chiesa e di tutti i popoli al Cuore Immacolato di Maria, ciò che il Papa non ha valorizzato e approfondito, preferendo comporre una bella poesia alla Vergine, nella quale si limita a una generica e individuale offerta a Maria e a Dio: “A Te mi affido… A Dio mi consacro”.

12 Maggio: Benedizione delle candele.

Pellegrini con Maria… Quale Maria!… Una Maria… abbozzata da sensibilità soggettive che La vedono tener fermo il braccio giustiziere di Dio pronto a punire: una Maria migliore del Cristo, visto come Giudice spietato; più misericordiosa dell’Agnello immolato per noi?

Il Papa irride, scredita una icona classica, usata dai Santi e Dottori della Chiesa, abituale nella storia della Chiesa, e che esprime chiaramente e semplicemente l’Intercessione della Vergine Madre di Dio, presso il Suo Figlio e Dio Gesù, che Dio Stesso Le concede e dalla quale ama riceverla, proprio perché non vuole punire i peccatori con il castigo dell’Inferno, “preparato per il Diavolo e per i suoi Angeli” (Matteo 25,41).

Abramo ha pregato Dio perché non castigasse Sodoma e Gomorra. ‘Ben più di Abramo c’è in Maria’. Il Papa lo sa, ma tira conseguenze opposte alla logica cristiana.

Grande ingiustizia si commette contro Dio e la sua grazia, quando si afferma in primo luogo che i peccati sono puniti dal suo giudizio, senza anteporre – come manifesta il Vangelo – che sono perdonati dalla sua misericordia!

Francesco non antepone che i peccati sono perdonati dalla Misericordia di Dio, quando, per Sua Grazia, sono riconosciuti e detestati, confessati umilmente (nel Sacramento della Confessione per i Cattolici) da peccatori che invocano la Sua Misericordia, perché sono… siamo peccatori.

Peccatori che si convertono e giungono ad amare tanto Dio e i fratelli, da corrispondere positivamente e generosamente all’appello della Santa Madre di Dio, commossi dalla Sua Compassione, che non è quella del Papa: “Pregate, pregate molto; e fate sacrifici per i peccatori, perché molte anime  vanno all’Inferno, perché non c’è che chi si sacrifichi e preghi per loro!”.

13 Maggio: Saluto del Santo Padre ai malati.

Oggi la Vergine Maria ripete a tutti noi la domanda che fece, cento anni or sono, ai Pastorelli: “Volete offrirvi a Dio?”. La risposta – “Sì, lo vogliamo!” –  ci dà la possibilità di capire e imitare la loro vita. L’hanno vissuta, con tutto ciò che aveva di gioia e di sofferenza, in un atteggiamento di offerta al Signore… L’offerta quotidiana delle vostre sofferenze in unione con quelle di Gesù crocifisso per la salvezza del mondo, l’accettazione paziente e persino gioiosa della vostra condizione sono una risorsa spirituale, un patrimonio per ogni comunità cristiana.

Qui Papa Francesco opera addirittura una intenzionale selezione e limitazione delle parole, usate dalla Beata Vergine Maria, in modo gravemente spavaldo e funzionale alla sua comoda ideologia della misericordia, che svuota di significato ed elude il Messaggio salvifico di Fatima, che così suona integralmente: “Volete offrirvi a Dio per sopportare tutte le sofferenze, che Lui vorrà inviarvi, in riparazione dei peccati con cui Egli è offeso e per impetrare la conversione dei peccatori?”.

 Papa Francesco non ha capito niente di Fatima. Fa finta di non capire. Non vuole capire. Ci parla della Madonna e cita il Suo Cuore Immacolato, ma non è entrato nel Santo dei Santi di quel Tempio e, alle espressioni nobili e alle richieste serie di Lei, sostituisce il suo linguaggio sfumato e fumoso, tradendo in tal modo la Madre, che egli apparenta amare, e il Vangelo della Salvezza del Figlio Gesù, del quale Maria si fa Annunciatrice appassionata, mentre egli lo annacqua con il suo insipido, personalistico ‘magistero’, “che a null’altro serve, se non ad essere gettato via e calpestato dagli uomini” (Matteo 5,13)… spero non insieme a lui!

DON FELICE PROSPERI

Morichella di San Ginesio,   

24 Maggio 2017,   

Memoria di Maria Vergine Ausiliatrice


Cliccare qui per tutti i testi ufficiali delle parole di papa Francesco durante il pellegrinaggio a Fatima.

2 pensieri riguardo “Papa Francesco distorce e manipola il messaggio di Fatima

  1. Bisogna riconoscere che a papa Bergoglio andrebbe conferito, honoris causa, il titolo di campione di pattinaggio (non artistico), perché come volteggia e si destreggia lui fra i pilastri della fede, nessun papa prima di lui ha mai fatto né osato fare o voluto fare.

    Verbo francese GLISSER:

    – intransitivo: Scivolare – Sdrucciolare – Sgusciare – Slittare – (figurato) Sorvolare
    – transitivo: Far scivolare

    E questo purtroppo richiama troppo da vicino la presa per il naso (giusto per rimanere nel fine).

    Verbo francese EMBROUILLER: Aggirare – Aggrovigliare – Avviluppare – Complicare – Confondere – Disorganizzare – Imbrogliare – Infinocchiare – Ingannare – Ingarbugliare – Intricare – Mistificare – Prendere per il naso.

    Paradossalmente vien da dire: benedetta ignoranza dottrinale dei credenti che, grazie ad essa, non si accorgono di tutti questi maneggi e magheggi perché, se così fosse, avrebbero perso da anni la fede in massa.

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  2. purtroppo, anche ignoranti come me si accorgono di certe brutture! ma capisco perché tante volte ho rischiato di perdere la fede nella chiesa, questa ultima chiesa che non la capisco più, ma quando mi toccano la Vergine Santa e benedetta, mi appare tutto più chiaro.
    Io sono stata a Fatima quando è andato Benedetto XVI il 2010 e poi Bergoglio per il Centenario, ed è stata una grande immensa delusione sentirlo parlare. Non sarei mai stata capace di fare l’esame dei testi come ho letto qui dal padre Felice, ma se la fede è sana uno si accorge che qualcosa non va! bisogna lodare Dio che davvero la maggior parte della gente che eravamo lì in quei giorni, nessuno si è fermato sulle parole del papa, perchè si era tutti concentrati sulla preghiera, qui si è vista la prima differenza. non solo Bergoglio non si inginocchiava davanti a nessuno, ma anche per la recita del rosario della sera, si avvertiva che c’erano anomalie. Per non parlare della messa e del brutto e tetro altare tutto nero, con uno sgorbio di Gesù abbozzato pendente. nulla si è detto di serio dei pastorelli canonizzati, nulla sul peccato che offende Gesù e il cuore di Maria, nulla sulla conversione, nulla sul trionfo del suo cuore.
    c’è tanta tristezza nei cuori di chi crede davvero, amarezza, ma Gesù non permetterà che la sua dolce Mamma sia offesa o modificata, alla fine tutto questo finirà.,
    benedicimi o Mamma mia cara, Maria, benedici a tutti. la tua Carmine

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