Sinodo Giovani cattolici oppure nuova rivoluzione sessantottina?

«Aveva ragione Gramsci quando prevedeva che a scristianizzare il popolo italiano avrebbero provveduto gli stessi cattolici» (Eugenio Corti)

Cari Amici, sapete che evitiamo di riportare fonti mediatiche per svolgere al meglio i nostri editoriali, ma delle volte è necessario perché, al di la della voce del Papa che ha fonti ufficiali, in casi come questo che andremo ad analizzare, le fonti sono i Media, non avendo altro ci dobbiamo accontentare.

Stiamo parlando del Sinodo dedicato ai giovani di tutto il mondo di cui abbiamo già evidenziato qui alcune anomalie di strane “iniziazioni”… Ora il “vatican-insipient” del mediatico “laStampa”, vedere qui, si è fatto portavoce delle denunce dei giovani CONTRO LA CHIESA! Sì, sì, avete letto bene, ecco il suo titolo: “Vogliamo una Chiesa meno moralista che ammetta i suoi errori”.

Avevamo sottolineato come questo sinodo fosse già nato storto e contorto, ora questo articolo non solo ce ne offre una triste conferma con dei contenuti aberranti – perché non siamo certo felici di questo – ma ci muove a compassione di tanta ignoranza, non la beata ignoranza ma quella stolta, superba e presuntuosa, insegnata a loro naturalmente da una lunga predicazione contro la Chiesa del passato, colpevole di ogni delitto e, qui lo leggiamo già nel titolo, gravemente posta la chiara eresia che la dottrina possa in qualche modo essere “moralismo” e dunque – questa Chiesa del passato – deve chiedere perdono (ancora??) – dei “suoi errori”.

E di quali errori parla? Leggiamo: critiche verso una Chiesa che «appare troppo severa» e «spesso associata ad un eccessivo moralismo», dalla quale si aspettano, anzi pretendono, di non ricevere «risposte annacquate e preconfezionate».

Ma questo testo loro attribuito, è poi davvero scritto da loro? C’è poco da fidarsi di “vatican-insipient“… E se pensate che stiamo esagerando, come mai anche Aldo Maria Valli si pone le stesse perplessità? Cliccate qui.

OK. Diamo per scontato che il testo è questo, e su questo ragioniamo. Uno si attenderebbe una lode da parte nostra! E no! perché non è così pacifico questo pensiero, per questi giovani infatti le «risposte annacquate e preconfezionate» SONO LE DOTTRINE di cui non vogliono più sentir parlare! Lo inventiamo noi? No, ecco le loro parole:

I ragazzi, ad esempio, riferiscono del «grande disaccordo» tra di loro, «sia nella Chiesa che nel mondo, riguardo a quegli insegnamenti che oggi sono particolarmente dibattuti». Tra questi: «contraccezione, aborto, omosessualità, convivenza, matrimonio e anche come viene percepito il sacerdozio nelle diverse realtà della Chiesa». Su tali questioni c’è «un dibattito aperto», «indipendentemente dal livello di comprensione degli insegnamenti della Chiesa». Da una parte c’è chi vorrebbe «che la Chiesa cambiasse i suoi insegnamenti o, perlomeno, che fornisca una migliore esplicazione e formazione su queste questioni», ma che comunque seppur «in contrasto» col magistero tradizionale desidera comunque «essere parte della Chiesa». D’altra parte, ci sono tanti giovani cattolici che «accettano questi insegnamenti e trovano in essi una fonte di gioia» e, anzi, «desiderano che la Chiesa non solo si tenga ben salda ai suoi insegnamenti, sebbene impopolari, ma li proclami anche con maggiore profondità».

Vatican-insipient” non si smentisce mai, da quando ha deciso di nascere per avvelenare i propri lettori incauti! L’argomento è contorto e molto lungo da trattare, cercheremo di analizzare solo alcuni punti salienti.

Intanto si conferma la grande spaccatura che si è creata in questo pontificato, dopo che, sotto il pontificato di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, le QUESTIONI erano chiarissime, dottrinalmente confermate e per nulla con “dibattito aperto”! Le dispute e le discussioni sono certamente sempre all’ordine del giorno, ma per questo c’è la DOTTRINA la quale ha l’ultima parola e allora, ogni fatica da intraprendere, deve essere in qualche modo per applicarla, e non modificarla come invece sono arrivati a chiedere questi giovani, o parte di essi.

NON possono essere dibattute le dottrine, gli insegnamenti, ma il come renderli operativi, applicativi nella nostra vita! Con questo sinodo appare invece evidente il capovolgimento dei valori: le dottrine vengono messe in dubbio e discusse, mentre le proprie opinioni vorrebbero essere imposte, infatti affermano: che comunque seppur «in contrasto» col magistero tradizionale desidera comunque «essere parte della Chiesa».

Insomma la botte piena e la moglie ubriaca, il prete che vuole rimanere prete ma vuole anche la moglie, vedi qui, l’adultero e il concubino che pretende  – come diritto – l’Eucaristia, pur rimanendo agevolmente nel suo peccare, e così come il triste caso di alcuni gruppi Scout che pretendono di farsi benedire accoppiamenti omosessuali… Cosa importa se si è in CONTRASTO COL MAGISTERO TRADIZIONALE?? Senza capire che, questo magistero tradizionale, non è stato creato dai Papi a seconda delle mode del momento, ma è parte integrante dell’insegnamento dei Vangeli e soprattutto di san Paolo, poi dei Padri della Chiesa.

«Contraccezione, aborto, omosessualità, convivenza, matrimonio e anche come viene percepito il sacerdozio nelle diverse realtà della Chiesa». Su tali questioni c’è «un dibattito aperto», «indipendentemente dal livello di comprensione degli insegnamenti della Chiesa».

_0020 florilegio uno 4Come sarebbe a dire che c’è un dibattito aperto? Amici cari questa è la TEOLOGIA DEL POPOLO. Si riapre il fronte Sessantottino e per capire la gravità e la compromissione dell’insegnamento gesuitico, è necessario che andiate a leggere qui, dove è tutto provato: Jesus chiste superstar; l’ammmore libero, i figli dei fiori, è tutta opera dei Gesuiti modernisti di cui Bergoglio fu alunno e discepolo. Bergoglio seppe magistralmente barcamenarsi e liberarsi della Teologia della Liberazione della quale aborriva l’uso delle armi e la strumentalizzazione politica, ribaltando tuttavia i principi della Chiesa stessa, sposando la Teologia del Popolo attraverso la quale modificare una APPARENTE gestione delle questioni etiche e morali, facendole passare attraverso IL CONSENSO POPOLARE.

Parlando ai preti nell’Anno giubilare della Misericordia, papa Francesco disse apertamente che la vera misericordia si doveva piegare (ecco il ribaltamento) davanti ai tanti casi di matrimoni nati già falliti in partenza e che le nuove nozze (non sacramentali) erano molto più benedette di quelle sacramentali avvenute, e quindi avevano già in se stesse l’approvazione di Dio…

Questi giovani avanzano con il piede sbagliato, ma nessuno osa dirlo loro, temono LA SOLITUDINE e allora preferiscono, i pastori, il compromesso, preferiscono svendere LA SPOSA DI CRISTO, spogliarla e violentarla nell’intimo del Suo Essere. Che vuoi che siano gli insegnamenti dei Dottori della Chiesa quali san Pier Damiani contro l’immoralità del popolo di Dio, e di santa Caterina da Siena? Cliccare qui.

Ma arriviamo alla conclusione e alla ciliegina sulla torta, avvelenata, che non manca mai:

Se divise sugli insegnamenti entrambe le “fazioni” si trovano unite ad un punto e, cioè, lo «stile» di Chiesa che desiderano: «I giovani di oggi bramano una Chiesa autentica», scrivono nel documento. «Con questo vogliamo esprimere, in particolar modo alla gerarchia ecclesiastica, la nostra richiesta per una comunità trasparente, accogliente, onesta, invitante, comunicativa, accessibile, gioiosa e interattiva. Una Chiesa credibile è proprio quella che non ha paura di mostrarsi vulnerabile. Per questo, la Chiesa dovrebbe esser solerte e sincera nell’ammettere i propri errori passati e presenti, presentandosi come formata da persone capaci di sbagli e incomprensioni».

Tornando comunque sia al testo così presentato, questi “giovani” desiderano la loro rovina, non certo il Paradiso promesso dal Cristo! Questi giovani chiedono alla Chiesa DI RINUNCIARE ALLA SUA MISSIONE: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.  Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato…»(Mc.16,15-16), cosa vuol dire per loro “una Chiesa AUTENTICA?” cosa era la Chiesa in cui vissero i grandi Santi, lo stesso concilio di Trento? Ah! che stupidi siamo! Noi non siamo STORICISTI!! Aborriamo questa eresia condannata dal venerabile Pio XII!

Questi giovani hanno descritta una LORO immagine di chiesa con tutti gli aggettivi possibili, tranne il più importante: CHE CI CONVERTA ALLA VERITA’!

Una chiesa che, per loro e per come la vedono, NON TEMA DI ESSERE VULNERABILE… e che sappia riconoscere i propri errori… Vien da pensare che cosa sia stata questa povera Chiesa in questi duemila anni, pare di sentir parlare NOVELLI LUTERO! Ma non è tutta colpa loro, hanno avuto l’esempio, lo stanno avendo, e si gloriano di questo. Bergoglio sta mettendo in pratica tutto il PROGRAMMA della rifondazione dei Gesuiti tra la 31° e la 32° congregazione degli anni ’70, cliccare qui, ma tant’è che c’è ancora chi non vuol sentire e neppure vedere, qualcosa potete leggerla già qui.

Cari giovani, permetteteci una domanda: ma l’esame della coscienza, siete in grado di farlo? E’ vero che oggi si dal tu ai genitori e li si chiama pure per nome, ma trovandovi faccia a faccia con loro, si spera e lo vogliamo pensare, sareste di certo meno esigenti con loro che, a questo punto, non vi hanno neppure educato ad amare LA SPOSA DI CRISTO, quella che voi, villanamente, volete prostituita alle mode del tempo. Attenti al monito di san Paolo 2Tim.4,1-5.

Voi riuscite a vedere La Chiesa come Sposa di Cristo, o continuate a vederla come un Club dentro il quale sfogare ogni compiacimento, ogni desiderio, dentro la quale cambiare le regole a seconda delle vostre necessità, ignorando completamente quelle DI DIO? Possiamo solo darvi un consiglio fraterno: attingete alla scuola dei Santi, quelli veri, non contraffatti, oltre quelli già citati vi ricordiamo anche santa Ildegarda Dottore della Chiesa:

“L’eresia dilagherà e gli eretici predicheranno i loro errori apertamente e senza ritegno. Persino fra i cristiani ci saranno dubbi e scetticismo a proposito delle credenze del cattolicesimo….. (..) gli eretici predicheranno le loro false dottrine indisturbati, col risultato che i cristiani avranno dubbi sulla loro santa Fede cattolica… (..) Si perdona non al colpevole, ma al penitente. (..)non amano la legge e non vogliono obbedire ai precetti; si danno come legge tutto ciò che scelgono essi stessi, come e quando vogliono. L’iniquità è, dunque, come una notte senza luna e senza stelle: come in una tale notte la luna e le stelle, nascoste, non permettono di farsi un’idea dell’ora, così nell’iniquità non si potrà trovare alcun ordine giusto”.

«Negli ultimi tempi sono stati formulati diversi tentativi allo scopo di conciliare la necessità universale della fede cristiana con la possibilità di salvarsi senza di essa. Ne ricordo qui due: innanzitutto la ben nota tesi dei cristiani anonimi di Karl Rahner…. (..) Ancor meno accettabile è la soluzione proposta dalle teorie pluralistiche della religione, per le quali tutte le religioni, ognuna a suo modo, sarebbero vie di salvezza e in questo senso nei loro effetti devono essere considerate equivalenti. …. Ricordiamo da ultimo soprattutto Henri de Lubac e con lui alcuni altri teologhi che hanno fatto forza sul concetto di sostituzione vicaria….» (Benedetto XVI, intervista pubblicata sull’Osservatore Romano 16.3.2016)

Karl Rahner e de Lubac, entrambi gesuiti della linea modernista dei Gesuiti.

E con questo editoriale ci salutiamo per dare tempo e spazio al Triduo Pasquale. Ricordiamo a noi stessi e a tutti voi, infatti, che se anche questi giorni non sono di “precetto”, non stiamo lì a ragionare sugli “obblighi”, ma meditiamo sull’Amore di Gesù Cristo per noi in questi giorni davvero speciali e ricchi di grazie. Ricordiamoci della Confessione, abbandonare il peccato, andiamo all’Adorazione della Croce Venerdì Santo e così da vivere una vera gioia per la Pasqua di Risurrezione. Questo è l’Augurio che sentiamo di dovervi comunicare di tutto cuore. Grazie.

 

 

3 pensieri riguardo “Sinodo Giovani cattolici oppure nuova rivoluzione sessantottina?

  1. Ottantatré anni, credetemi, speravo di essermi lasciato alle spalle una delle fatiche più pesanti fatte per mantenere alta la fede cattolica!! Ora dovrei ricominciare tutto da nuovo? Non se ne parla proprio! Mi confonde quando papa Francesco difende la mia classe (che poi è anche la sua) difendendo gli anziani, il loro pensare sano, la loro testimonianza.
    Ma qui la mia testimonianza va a farsi friggere perché noi abbiamo combattuto quelle deviazioni e abbiamo perso è vero, ma chi ha resistito è sopravvissuto potendo raccontare i danni che abbiamo dovuto subire e, vi prego concedermelo, abbiamo subito anche il concilio con tutte le sue innovazioni strambolesche. Quindi se ora da anziano, forse anche poco saggio, ma se non altro ho tirato su famiglia e nipoti, se da anziano potessi dare quattro schiaffoni a questi finti giovani, pieni di soldi e viziati, dando loro la classica zappa per imparare a sudare per davvero, la gerarchia papesca me lo impedirebbe?
    Altro che elisir di lunga vita, ogni sera prego, soddisfatto, come Simeone:
    «Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola;
    perché i miei occhi han visto la tua salvezza,
    preparata da te davanti a tutti i popoli,
    luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele». Lc. 2,29-32
    onde evitare di domani, dover subire una nuova catastrofe che s’avvicina per la negligenza dei pastori.
    Scusate per lo sfogo e buona Pasqua anche a tutti voi, anche io mi ritiro per questi tre giorni.
    Domani sera nella nostra parrocchia c’è l’adorazione anche per la riparazione del furto delle Ostie e di tanti sacrilegi.
    Lorenzo

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  2. Lo scenario è quello che insegna sant’Agostino: il nostro cuore è inquieto fino a quando non riposa in Dio vivo e vero. Questi giovani, a prescindere da chi ha composto le premesse come ha spiegato bene Aldo Maria Valli, sono molto inquieti, hanno le idee confuse, cercano, ma cercano male, chiedono, ma chiedono male, non hanno pace perché bramano solo se stessi e il danno maggiore lo stanno facendo proprio i pastori e lo stesso presunto papa che, come accade oggi in molte famiglie purtroppo, da genitore da padre, non sa gestire le vere emozioni dei figli e che anzi così facendo li sta dirigendo nei baratri delle utopie e dei sogni irrealizzabili.
    Anche io vi faccio a tutti gli auguri di Pasqua, passando prima, con la chiesa vera che prega e soffre, per il Calvario.

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  3. Sono d’accordo con Lorenzo in alto, qui ci troviamo di fronte a gruppi di presunti giovani viziati e pieni di soldi, privilegiati nelle loro frequentazioni vaticane e provenienti dalle aule della sinistra universitaria, mica lo dico per dire, se vi ricordate lo dissero due di loro alla conferenza stampa dell’anno scorso di radio vaticana, perciò!!
    Raccontarono di essere tanto fieri del loro stato sinistroso ma tutto votato alla ricerca del vero Dio e che erano contenti che la chiesa mettesse finalmente al centro loro, i giovani, con i loro dubbi.
    Peccato però che nessuno sta dicendo a loro di andarsi a rileggere il magistero di san Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI alle giornate mondiali della gioventù, lì è tutto insegnato, è tutto spiegato. E’ evidente allora che si sta cercando di fare cose diverse e dottrine diverse, spazzolando via tutto l’insegnamento affermato della chiesa vera. Auguri a tutti di buona Pasqua.

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