Papa Francesco da Padre Pio rammenta esistenza del Demonio

Contro tutte le aspettative, presentate – o strombazzate – dai Media progressisti in questi giorni, per presentare la Visita di Papa Francesco da san Padre Pio, come una sorta di ribaltamento dell’immagine stessa del Santo, è con sommo piacere, al momento, che vogliamo sottolineare questa cronaca così come è.

Papa Francesco ha ripercorso, da Pietrelcina, i primi passi di san Padre Pio estraendoli – grazie a Dio – dal suo Epistolario e non certo dai Media e dalle opinioni stravaganti, predominanti in questi giorni. Qui potrete deliziarvi dei testi originali. Vi sollecitiamo sempre, infatti, ad andare alle fonti originali, diffidando di quanto riportano i Media che fanno il gioco delle estrapolazioni.

E cosa ha detto il Papa in questa occasione?

Il cuore del Discorso è naturalmente dentro i primi passi compiuti da san Padre Pio e dove al centro c’è proprio il Demonio che lo infastidiva, e a causa del quale però questo permise al Santo di avanzare con un fruttuoso discernimento, senza mai arrendersi e scegliendo la via della Croce, della sofferenza, che è poi la via vincente.

Afferma il Papa:

  • “In quel tempo, infatti, egli risiedeva nel suo paese natale per motivi di salute. Quello non fu, per lui, un periodo facile: era fortemente tormentato nell’intimo e temeva di cadere nel peccato, sentendosi assalito dal demonio. E questo non dà pace, perché si muove [si dà da fare]. Ma voi credete che il demonio esiste?… Non siete tanto convinti? Dirò al vescovo di fare delle catechesi… Esiste o non esiste il demonio? [rispondono: “Sì!”]. E va, va da ogni parte, si mette dentro di noi, ci muove, ci tormenta, ci inganna. E lui [P. Pio], aveva paura che il demonio lo assalisse, lo spingesse al peccato. Con pochi poteva parlarne sia per via epistolare sia in paese: al solo arciprete don Salvatore Pannullo manifestò «quasi tutto» il suo «intento per averne dei rischiaramenti» (Lettera 57, in Epistolario I, p. 250), perché non capiva, voleva chiarire cosa accadeva nella sua anima. Era un bravo ragazzo!”

E quale fu l’alta scienza della teologia di san Padre Pio? Lo spiega Papa Francesco in modo del tutto reale e sincero:

  • “In quei terribili momenti padre Pio trasse linfa vitale dalla preghiera continua e dalla fiducia che seppe riporre nel Signore: «Tutti i brutti fantasmi – così diceva – che il demonio mi va introducendo nella mente spariscono allorché fiducioso mi abbandono nelle braccia di Gesù». Qui c’è tutta la teologia! Tu hai un problema, tu sei triste, sei ammalato: abbandonati nelle braccia di Gesù. E questo ha fatto lui. Amava Gesù e si fidava di Lui. Così scriveva al Ministro provinciale, asserendo che il proprio cuore si sentiva «attratto da una forza superiore prima di unirsi a Lui la mattina in sacramento». «E questa fame e sete anziché rimanere appagata», dopo averlo ricevuto, «si accresce[va] sempre più» (Lettera 31, in Epistolario I, p. 217). Padre Pio si immerse quindi nella preghiera per aderire sempre meglio ai disegni divini. Attraverso la celebrazione della Santa Messa, che costituiva il cuore di ogni sua giornata e la pienezza della sua spiritualità, raggiunse un elevato livello di unione con il Signore. In questo periodo, ricevette dall’alto speciali doni mistici, che precedettero il manifestarsi nelle sue carni dei segni della passione di Cristo.”

Per favore – è l’appello del Papa – non spendete tempo, forze, a litigare fra voi. Questo non fa nulla. Non ti fa crescere! Non ti fa camminare. Per chiudere i saluti con un delicato riferimento mariano:

  • Incoraggio questa terra a custodire come un tesoro prezioso la testimonianza cristiana e sacerdotale di san Pio da Pietrelcina: essa sia per ciascuno di voi uno stimolo a vivere in pienezza la vostra esistenza, nello stile delle Beatitudini e con le opere di misericordia. La Vergine Maria, che voi venerate con il titolo di Madonna della Libera, vi aiuti a camminare con gioia sulla via della santità. E per favore, pregate per me, perché ho bisogno. Grazie!

Al momento questa è la nostra leale “cronicasdepapafrancisco” di questa lunga giornata e, naturalmente, ci auguriamo di non venir smentiti dalla cronaca del pomeriggio… ma quando si fanno citazioni aderenti al Soggetto che si è voluto visitare, le cose non possono che svolgersi al meglio.

San Padre Pio prega per noi, e per il Papa.

10 pensieri riguardo “Papa Francesco da Padre Pio rammenta esistenza del Demonio

  1. In realtà Papa Francesco, sin dall’inizio del suo Pontificato parla spesso del Demonio. Strano non notarlo. O forse pregiudiziale ?

    Quello che a me non convince di Francesco è ciò che lui considera peccato, tralasciando ciò che peccato davvero è. In breve, considera peccato le forme di economia attuali. Senza dubbio sono discutibili, ma, agli occhi del Signore meno gravi della mancata osservanza dei suoi comandamenti. Per esempio l’adulterio, che in Amoris Laetitia, Francesco, in certi casi giustifica. Anzi, lo reputa cosa buona. Per non dilungarmi faccio solo questo esempio, ma penso che il senso sia chiaro.

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    1. Condivido le sue perplessità, Fab-Gra.
      E’ tipico del gesuitismo modernista l’avere a mente una nuova concezione del peccato e che ritroviamo in altri discorsi di Bergoglio a riguardo, proprio, del confessionale, dell’esame della coscienza e, di conseguenza, del nuovo senso del peccato.
      Per Bergoglio, il peccato mortale di oggi, non sono i comandamenti descritti nella Scrittura, ma esclusivamente la questione dell’ospitalità, della accoglienza e della carità materiale.
      Purtroppo siamo una società che ha dimenticato questi tre elementi, comunque sia, insegnati e raccomandati dal Vangelo, e che alimentano varie forme di peccato mortale se persistenti e dove continuamente si froda il povero, l’ammalato, anche l’immigrante (quello vero, a causa della fame e della guerra), ma questi elementi non dovrebbero essere dissociati dai Dieci Comandamenti.
      Secondo la nuova teologia dei gesuiti modernisti, laddove ci si prodigasse a fare la carità materiale, si verrebbe automaticamente “perdonati” da eventuali peccati mortali – e peggio ancora – si potrebbe tranquillamente, per esempio, convivere o vivere in stato d’adulterio, se ci si prodigasse a fare la carità.
      Queste sono le bestialità che i gesuiti, molti tra loro non tutti, predicano oggi. Bergoglio non lo dice apertamente, ma più velatamente di Arturo Sosa, preposto generale della nuova Compagnia.
      Cordialmente, Atanasio

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  2. Che bergoglio tema il diavolo più di Dio, a me pare evidente, come evidente che i preti temano più bergoglio di Dio stesso, si stanno sbagliando alla grande

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  3. Che papa Bergoglio creda all’esistenza del diavolo lo si è dedotto fin dall’inizio del suo pontificato, visto che lo ha nominato numerose volte, forse più qualche anno fa che ora.
    Sono felice che egli ne abbia parlato in occasione di questo pellegrinaggio: del resto sarebbe stato strano il non farne cenno, vista l’enorme vessazione diabolica subita dal Santo.
    Quello che non è chiaro, a mio avviso, è QUALE VALENZA il papa attribuisca a questa entità: domande già sorte in abbondanza in occasione dell’anniversario della Riforma e conseguentemente di Lutero: come fai a tributare tanti omaggi a una figura assolutamente demoniaca (attestano per Lutero le sue azioni e le sue dichiarazioni passate alla storia) se credi che il diavolo sia il Nemico per antonomasia di Dio???

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    1. Sono completamente in accordo con te Marisa. E non è solo un problema di valenza all’entità, ma quella importanza che supera persino il sacro timor di Dio. Bergoglio è affetto da quella fede latinoamericana, infarcita molto di superstizioni, mista a vera devozione popolare. L’ha detto Leo sopra e sono d’accordo: Bergoglio teme più il demonio che Dio e questo non è un bene.

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  4. Fa piacere sentire il Vicario di Cristo riaffermare, in varie occasioni l’esistenza del diavolo. Farebbe ugualmente piacere, e sarebbe sommamente necessario, che il medesimo condannasse apertamente le parole del Preposito generale dei Gesuiti, secondo cui, invece, il diavolo è solo un’immagine simbolica partorita dalla mente umana.
    Lo richiederebbe un autentico dovere pastorale, nonché il basilare principio di non contraddizione.

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  5. (…)
    Lembrai-vos do que pediu a Santa Virgem em Fátima.
    Lembrai-vos que ela disse que seu Imaculado Coração triunfará.
    “Salve Rainha, Mãe de Misericórdia,
    Vida, doçura e esperança nossa, salve!
    A Vós bradamos, os degredados filhos de Eva.
    A Vós suspiramos, gemendo e chorando
    neste vale de lágrimas.

    Eia, pois, advogada nossa,
    Esses Vossos olhos misericordiosos
    A nós volvei,
    E, depois desse desterro,
    Mostrai-nos Jesus, bendito fruto do Vosso Ventre.
    Ó Clemente, Ó Piedosa, Ó Doce Virgem Maria.

    Rogai por nós Santa Mãe de Deus,
    Para que sejamos dignos das promessas de Cristo. Amém”.

    Acompanhai o Rosário, eis a oração que nos diz como devemos rezar pelo Reino de Maria. Como Trata-la, quem somos, o que é este mundo, quem Ela é para nós, e o que devemos lhe pedir.
    Salve Mãe Rainha

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  6. Capisco che avete voluto fare una cronaca però scusatemi, ma non vi sembra una vera presa per i fondelli questa visita di un papa anticattolico, da padre Pio, il cattolico sacerdote per eccellenza, che buttava fuori dai confessionali chi non fosse davvero pentito del proprio peccato? Di certo in visita davanti al papa Francesco padre Pio si sarebbe chinato, ma non penso proprio avrebbe taciuto sulla comunione ai divorziati risposati in peccato di concubinato e adulterio. Altrimenti qui ci stiamo tutti prendendo in giro. Non abbiate paura di dire la verità.

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    RISPONDIAMO QUI:

    Gentile Argentario, ci può dire di tutto fuorchè che abbiamo “paura” a dire la verità, a dire le cose come stanno 😉
    Il punto è la PRUDENZA e i modi attraverso come dire le cose…. e l’ultimo articolo appena pubblicato lo dimostra.
    Vede.. noi ci sentiamo addosso una grande responsabilità, che è quella di cosa offrire ai nostri (voi) lettori, non vogliamo alimentare le varie tifoserie, non vogliamo che dai nostri testi si alimenti l’odio per il Pontefice…. Dio ce ne scampi!! Comprende? 😉

    Quanto è in nostro potere lo stiamo facendo… per i miracoli, non dipende da noi! Ma la ringraziamo per il suo contributo e, a riguardo di san Padre Pio, ci stiamo organizzando per un articolo più apologetico in collaborazione con il sito: https://cooperatores-veritatis.org/
    che è più adatto allo scopo come, per esempio, cosa insegnava, ed insegna davvero Padre Pio sul protestantesimo, sul divorzio, ecc…
    Grazie ancora e preghiamo insieme Gesù Nostro Signore, che tutti ci aiuti, anche al Papa.

    Lo Staff di “cronicas…”

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  7. E mi piacerebbe davvero sapere cosa direbbe Padre Pio, ora che non è più obbligato all’Obbedienza, il campione della Chiesa di sempre davanti al leader del volemosebene…

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