La rete di internet ha di buono che certa informazione, bella o brutta che sia, viaggia in tempo reale, spetta poi ognuno di noi valutare e fare proprie alcune istanze e dare testimonianza a chiunque chieda “ragione della speranza che è in noi” (cfr 1Pt.3,15-16).
E’ il caso triste e drammatico del piccolo Charlie, nato con una rara malattia genetica e costretto a dover dipendere dalle medicine, dalla somministrazione artificiale per poter continuare a vivere, almeno fino a quando ciò è possibile. I genitori di Charlie non si sono mai arresi. Hanno dato il Battesimo al loro piccolo ed hanno continuato a sperare. Il paradosso, e l’aspetto drammatico, è che – in questo momento – la morte non gli viene dalla malattia, ma dagli uomini che hanno deciso che “Charlie NON deve vivere”, hanno deciso di UCCIDERLO, clicca qui!
Che cosa possiamo fare noi, piccolo gregge, agli occhi del mondo insignificante? Innanzi tutto PREGARE! Non sottovalutiamo la Preghiera, il sacrificio e la penitenza, essa è così potente che unitamente alla Fede racchiusa in essa, è in grado di spostare le montagne (cfr. Mc.5,21-43). Imploriamo il Cuore Immacolato di Maria.
Poi fare la nostra parte…. in che modo? Nel modo più civile e trasmesso dal Vangelo: FARE PETIZIONI, ossia implorare, supplicare, chiedere. Ed è così che “a cuori unificati” postiamo “l’Appello a Papa Francesco“, del sito La Nuova Bussola Quotidiana e lo condividiamo con tutti voi. Che il Signore ascolti la nostra supplica e il santo Padre Francesco si faccia voce di chi non ne ha, degli “scartati”, come lui stesso dice spesso.
Ecco l’appello che invitiamo tutti a firmare:
Beatissimo Padre,
Siamo tante madri e tanti padri di questo tempo luminoso e violento e ci presentiamo a Lei come figli che scrivono al loro papà. Con semplicità. Abbiamo il cuore straziato: tra pochi giorni uno dei nostri figli, Charlie Gard morirà per una sentenza dei tribunali britannici, in base alla quale si possono sospendere le cure a cui finora è stato sottoposto per mantenerlo in vita.
Non è l’unico bimbo ad essere ucciso in questi giorni: troppi innocenti ancora muoiono nei paesi in guerra, sui barconi, per mano di attività illecite. E per loro soffriamo e preghiamo ogni giorno, come Lei ci invita sempre a fare.
Ma se veniamo a chiedere a Lei di intervenire per Charlie è perché questo bimbo non muore in modo a noi imprevedibile: Charlie muore per una sentenza confermata dalla Corte di Strasburgo, Corte che tutela i diritti umani in Europa.
Santo Padre, in molti Le avranno scritto per Charlie appellandosi a testi usciti dalla sapienza del Magistero della Chiesa. Ma noi non vogliamo e possiamo virgolettare la nostra richiesta. L’Humane Vitae è ormai scritta nel nostro DNA di madri e padri cattolici, non c’è bisogno di riportarne i passi. Non c’è bisogno di ricordarci le parole di tanti suoi predecessori e le sue stesse parole quando ci declina la Vita come opera creatrice somma di Dio, l’Unico in grado di riprendersela. Le sentiamo vere nelle nostre viscere.
Noi ci rivolgiamo a Lei come papà e Le chiediamo: che cosa vuole che facciamo, noi suoi figli, cittadini del mondo, d’Europa, d’Italia? Ce lo dica, ci sostenga, ci conforti. Non ci lasci nel dubbio. Attendiamo un segno da Lei che possiamo cogliere per non sentirci soli in questa battaglia di preghiere che abbiamo scatenato per Charlie.
Le vogliamo un bene dell’anima come ne vogliamo a Charlie, perché nessuna vita è più importante di un’altra. Charlie è diventato il figlio di tutti, anche il Suo.
Attendiamo fiduciosi e affidiamo questa lettera al cuore grande della piccola Teresa di Gesù Bambino, perché anche questa volta Le dia un segno della sua predilezione.
Nei Cuori Santissimi di Gesù e Maria
Gemma e Federico Piro, Maria Elena e Giuseppe Fiacco
Roma, 27 giugno 2017
PER ADERIRE ALL’APPELLO SCRIVERE A: alpapaxcharlie@gmail.com
Aderisco all’appello per salvare Charlie. Consentitemi però di lanciare una provocazione. Papa Francesco non risponderà a quest’appello, non dirà una parola su Charlie, ma una volta che il piccolo sarà — Dio non voglia! — morto, si metterà in contatto con i genitori per far vedere a tutti quanto è buono e compassionevole. Scommettiamo?
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Consiglieremo di non “scommettere” su queste cose, anche se comprendiamo bene il giusto tasso di provocazione davanti ad una vita innocente. Rispondiamo al messaggio di Mino perché abbiamo aderito anche noi a questo appello nella Home del sito.
Davanti a Dio risponderemo ognuno per ciò che avrà scelto, detto e fatto. Preoccupiamoci noi di rispondere bene, continuando a pregare e a sperare sia per la vita di Charlie, sia per un gesto pubblico del Pontefice a nome di tutta la Chiesa, delle Membra che con i Genitori di Charlie siamo coinvolti in un Cuor solo e un’Anima sola. Coraggio e avanti con Maria!
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Per favore salvate il piccolo Charlie!
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Maria Santissima, ti affidiamo il piccolo angioletto Charlie, che nella sua breve vita ha già tanto sofferto. Proteggilo, sostieni e fortifica i suoi poveri genitori.
Il nostro cuore e il nostro intelletto si ribellano all’ idea che i giudici e i medici possano stabilire di farlo morire…Maria, intervieni!
Sia fatta la Divina Volontà!
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Segnalo l’articolo di Giuliano Guzzo sul quotidiano La Verità:
“La strana Corte che bacchetta sempre gli Stati tranne quando c’è un bambino da uccidere”.
Riflettiamo e agiamo.
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