Il significato della sofferenza, le vere parole di papa Francesco

Noi vogliamo la verità, e trasmettiamo, diffondiamo solo questa. E non solo perché siamo nel Natale di Nostro Signore Gesù Cristo, dove tutti si sentono “più buoni”, ma soprattutto per un atto di giustizia, soprattutto perché questo Blog si occupa di trasmettere, fedelmente non quello che dicono i Media ma ciò che dice il Pontefice, che questa volta vogliamo riportare con giustizia come egli abbia espresso parole profonde e sagge sulla sofferenza che pure le fonti cattoliche, quali Avvenire e il sito Vaticano nella pagina ufficiale dei Discorsi del Papa, hanno travisato, distorto, manipolato, occultato.

Nel Discorso ufficiale del Papa, alla Comunità dell’Ospedale pediatrico del Bambin Gesù del 15 dicembre (vedi qui) mancano le parole dette a braccio, quelle riprese, invece, da alcuni quotidiani e come al solito storpiate, ed è un vero peccato che il sito Vaticano non le abbia inserite integralmente. Qualcuno infatti, purtroppo, fermandosi esclusivamente a ciò che è stato riportato da Avvenire e, dal fatto che il Discorso ufficiale pubblicato non è integrale, ha pensato bene di gridare allo scandalo e di accusare il Papa di “bestemmia”, ma le cose non stanno così.

La frase incriminata è questa, o come così avrebbe detto il Papa: “Dio è ingiusto? Sì, è stato ingiusto con suo figlio, l’ha mandato in croce…“, ma la frase nel Discorso ufficiale non c’è. Allora, con professionalità ed onestà, siamo andati direttamente ad ascoltare integralmente il video ufficiale (vedi qui) e con nostra benevola sorpresa ci siamo resi conto che – sì – il Papa non solo  ha detto la frase , ma ha espresso anche altri concetti sulla sofferenza che spiegano l’uso di questa frase che alla fine non è affatto una bestemmia, al contrario. Ciò che i Media hanno taciuto è il punto di domanda alla frase successiva che, se avrete pazienza di leggere ed ascoltare con calma, tutto vi sarà chiaro.

Lo ripetiamo sempre: andate alle fonti originali, non fermatevi sui Media, sugli articoli trovati in rete. Se c’è da discutere di qualche cosa, è sempre bene farlo sulle fonti originali, ufficiali ed integrali. Noi vi riproduciamo qui a seguire il video nel quale il Papa dice cose che non sono state riportate nel testo ufficiale, ma che spiegano bene la sofferenza, compiendo per tutti voi l’onesto gesto di trascrivere anche le singole parole pronunciate a braccio.

Con questi sentimenti di giustizia e di onestà intellettuale, auspichiamo per tutti un Buon Natale di Nostro Signore Gesù Cristo ed un sereno Anno Nuovo, all’insegna della Verità.


Il Pontefice inizia il Discorso leggendo dal testo ufficiale, poi improvvisa, ecco la nostra trascrizione che ritroverete in video, diffidate di ciò che dicono i mass-media, quando non riportano integralmente ed ufficialmente ciò che egli ha detto veramente:

GUARDARE A CRISTO CROCEFISSO: «… Perché i bambini soffrono non c’è risposta. Soltanto guardare il Crocefisso, lasciare che sia Lui a darci la risposta. Tu potrai dirmi: “ma lei Padre non ha studiato teologia?” – Sì! – e ha letto libri su questo? – Sì! – e la risposta non c’è!” Guarda il Crocefisso, soffre e piange… e questa è la nostra vita. Io non voglio vendere ricette che non servono, questa è la realtà: il pianto, il dolore come Gesù in Croce…. Piangere con lui, con lei, soltanto questo. Perché soffrono i bambini? Una delle domande aperte della nostra esistenza: non sappiamo… Dio è ingiusto? E sì! È stato ingiusto con  suo Figlio, lo ha mandato in croce! Eh… se seguiamo questa logica…. dobbiamo dire questo? Ma è la nostra esistenza umana, è la nostra carne che soffre in quel bambino. E quando si soffre non si parla: si piange e si prega, in silenzio…».

3 pensieri riguardo “Il significato della sofferenza, le vere parole di papa Francesco

  1. Io vorrei fare solo questa riflessione.
    Pur avendo voi fatto un eccellente lavoro di informazione corretta, c’è da segnalare che il Papa si contraddice quando dice che “non abbiamo risposta”. Egli infatti, dice anche:”Soltanto guardare il Crocefisso, lasciare che sia Lui a darci la risposta.”
    E allora come fai a dire che non abbiamo risposta? Il Crocefisso è la risposta, punto e basta, non ne abbiamo altre di risposte. Se inviti i sofferenti, la gente, a guardare al Crocefisso per avere la risposta, non serve cercare altrove e non serve dire altro. Non è un optional, il Crocefisso, a riguardo della sofferenza, è l’unica, la sola risposta che abbiamo. Questo avrebbe dovuto dire il Papa.
    Non deve “vendere” alcuna ricetta, perché non serve alcuna ricetta al di fuori del Crocefisso.
    Quindi la risposta l’abbiamo e l’ha data lui stesso, ma fa pensare di non esserne troppo convinto, e di continuare a cercare, e chissà dove, altre risposte che non verranno mai. Solo il Crocefisso è la risposta.
    Purtroppo questa confusione avviene quando ci si rifiuta di parlare come Catechismo comanda, e ci si affida a se stessi, alle proprie opinioni personali nelle quali si dice anche qualcosa di azzeccato, come il “guardare al Crocefisso”, ma poi si continua a dire: non abbiamo la risposta: e il Crocefisso che cosa è? Non è forse Lui l’unica e la sola risposta?

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  2. Perché si soffre? – perché c’è il male?, due brevi domande a cui il santo Padre doveva rispondere, poiché esse sono state formulate da persone adulte, se non si risponde ad esse si lasciano le persone peggio di prima, “Guardare al Crocifisso” vero, ma perché guardare e soprattutto perché nostro Signore è crocifisso?, se non si sa rispondere su questo difficilmente le persone potranno farsi una ragione delle sofferenze e del male.
    Ma il dubbio sorge sulla volontà di non parlare più del peccato (causa del male) del suo istigatore (causa delle sofferenze), penso che se non si parli più ne del peccato, ne del pentimento, ne della riconciliazione, allora diventa veramente difficile spiegare sul perché delle sofferenze e del perché Gesù Cristo ha ceduto la sua vita per noi

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  3. Vi sbagliate. Lui dice: “[…] dobbiamo dire questo.” Fa un’affermazione, non una domanda, togliete quel punto interrogativo dalla vostra trascrizione e metteteci un punto fermo, perché questa è la realtà.

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