Due grandi studiosi chiedono a papa Francesco di correggere otto errori contenuti nell’Amoris Laetitia.
di Marco Tosatti (10-12-2016)
Dopo i cinque “dubia”, adesso arrivano gli otto “errori”. Altri due illustri studiosi cattolici hanno chiesto al Pontefice di esprimersi, e bloccare quello che definiscono un “abuso” dell’Amoris Laetitia, l’esortazione apostolica emanata dopo i due Sinodi sulla famiglia. È un’ulteriore presa di posizione di personalità di riguardo del mondo cattolico, dopo la Supplica Filiale, la lettera di decine di teologi, sacerdoti e vescovi, la richiesta di chiarire i “dubia” avanzata dai quattro cardinali e la recente lettera di venti esponenti cattolici.
È evidente, con buona pace dei super zelanti chiusi a riccio intorno al Pontefice, che il problema dell’Amoris Laetitia non è liquidabile con qualche definizione di rigidità, o di conservatorismo farisaico; ma è una questione che lacera coscienza e logica di molti fedeli cattolici senza etichette particolari.
In una lettera indirizzata al Pontefice e “a tutti i vescovi in comunione con lui, e al resto dei fedeli cristiani”, John Finnis e Germain Grisez lamentano che la cattiva interpretazione popolare dell’Amoris Laetitia è usata “per appoggiare errori contro la fede cattolica”. Così chiedono al Pontefice di ripudiare questi errori, e chiedono a “tutti i vescovi di unirsi a questa richiesta e di emanare le loro proprie condanne di queste posizioni erronee che identifichiamo”.
La lettera è stata pubblicata dal sito The First Things. Ecco la lista degli otto errori:
- Che i preti possano assolvere dal peccato anche quando non c’è intenzione di correggersi
- Che le persone possano essere troppo deboli per obbedire ai comandamenti di Dio
- Che non c’è una legge morale a cui non possano esserci eccezioni
- Che le leggi morali sono ideali, e non è realistico attendersi che vengano adempiute
- Che in alcune circostanze è meglio violare una legge morale
- Che l’attività sessuale è sbagliata solo se uno è sfruttato o ferito
- Che un matrimonio valido può essere sciolto
- Che non ci sia nessuno condannato all’inferno
Finnis è un professore emerito di filosofia a Oxford. Grisez un teologo morale che ha insegnato per molti anni a St. Mary. Entrambi sono fra i più stimati pensatori cattolici.
(fonte: marcotosatti.com)
I ‘superzelanti chiusi a riccio intorno al pontefice’ sono semplicemente – considerato il quadro generale – dei supercomplici…
"Mi piace""Mi piace"
La cosa veramente incredibile è, a mio avviso, che sia oggi necessario il conforto di un professore di filosofia a Oxford e di un teologo morale della St. Mary per sostenere posizioni che solo qualche anno fa erano scontate anche per il più semplice dei cattolici.
"Mi piace""Mi piace"