Davvero siamo imbarazzati davanti a certo entusiasmo di Radio Vaticana che così riporta la notizia: «Continua a suscitare numerosi commenti l’Esortazione apostolica di Papa Francesco Amoris laetitia. L’ultimo importante intervento è quello del Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo, che ha scritto un articolo sull’Osservatore Romano del 3 dicembre. Il Patriarca riflette sulla domanda che si fanno alcuni: in Amoris laetitia la dottrina su matrimonio e famiglia è stata sviluppata o difesa? Le norme sono state rafforzate o mitigate? “La lettera del Papa – osserva Bartolomeo – ricorda anzitutto la misericordia e la compassione di Dio e non soltanto le regole canoniche degli uomini. Il punto di partenza è la grazia amorevole e salvifica di Dio, che risplende su ogni persona senza discriminazione”» (vedi qui).
Ma questa gente c’è o ci fa? Ma davvero crede che i fedeli cattolici, per quanto “pecore”, si bevono tutto? Non abbiamo forse capito che questo è l’ennesimo intervento contro chiunque osasse discutere quel documento? Che guarda il caso è pubblicato sull’Osservatore Romano, mica la Lettera dei quattro cardinali o le oltre 17 mila firme in difesa della dottrina sul Matrimonio, eh!
Ora, ragioniamo un attimo, se volete davvero essere LIBERI figli di Dio: ma può a un vescovo ortodosso, nella cui chiesa e dottrina eretica è ammesso il divorzio, non piacere questo testo? Può costui ignorare la grande portata divorzista – come ha spiegato persino Aldo Maria Valli (qui) – del moderno e discusso documento papale? Perché ben quattro cardinali, oltre 40 firme di studiosi fra clero e teologi anche laici, hanno osato chiedere chiarimenti al Papa se non vi fosse in pericolo l’indissolubilità del Matrimonio e la recezione del Sacramento dell’Eucaristia se divorziati-risposati?
Ora stai a vedere che dovremo obbedienza persino al Patriarca ortodosso il quale, paradossalmente non è in comunione con Roma e neppure col Papa, ma col documento papale sì!
Non riteniamo “ridicolo” l’intervento del Patriarca Bartolomeo, il quale gioca molto bene le sue carte, ma la strumentalizzazione del marketing Vaticano, sì! È davvero una caricatura pessima di un tentativo pietoso e deprezzante persino all’immagine del Papa. Non dimentichiamo che la festa del primo settembre per il Creato, ci è stata imposta dai rapporti ecumenici con il patriarcato di Costantinopoli nei quali, per l’appunto, Bartolomeo ha voluto che tale festa fosse accettata anche da Roma. Bene fece il Patriarca di Mosca, Kirill, a rimandare a casa Bartolomeo con la medesima proposta… affermando che in agenda ci sono problemi ben molto più importanti di cui occuparsi.
Un’osservazione alle seguenti parole di Bartolomeo: “L’Amoris laetitia ricorda anzitutto e soprattutto la misericordia e la compassione di Dio, e non soltanto le norme morali e le regole canoniche degli uomini”.
NO! NO! NO! Queste “norme morali e queste regole canoniche”, quando parliamo dei Sacramenti, tutti e sette, NON sono degli uomini, ma sono state formulate dalle parole di Gesù Cristo tratte dai Vangeli e sistemate dai Padri della Chiesa.
Saremo curiosi di vedere se Bartolomeo farà mai pubblicare sulla loro rivista ufficiale qualche articolo sulla modernizzazione della liturgia in casa ortodossa…. è vero che il Papa di Roma lo ha omaggiato di un inchino profondo facendosi baciare sulla testa e benedire, ma non esageriamo, quello fu un gesto suo personale, e non di tutte le “pecore cattoliche”… e qui ci fermiamo, a buon intenditor…
Anche all’Osservatore Romano non ce la fanno più…
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Vorrei far notare dall’articolo di Bartolomeo I che alla base sta proprio una errata concezione della MISERICORDIA e poi il fatto che per gli ortodossi “lo Spirito Santo non procede dal Padre e dal Figlio”, la formula del Credo di Nicea da loro rigettata, tutto questo conduce poi a false comprensioni. Solo nella Chiesa Cattolica Romana si è conservata e tramandata TUTTA la fede dottrinale intatta e completa.
Io credo che questa imposizione ecumenista ad oltranza, ha prodotto poi quel detto che chi sta con lo zoppo impara a zoppicare.
Insomma, certo che Dio è misericordioso e perdona tutto, ma ci sono delle condizioni valide per tutti: abbandonare il peccato, abbandonare l’adulterio:Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno.(Mt 5,21-37)
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