Francesco al Burger King: “Scelta obbligata, doveva cambiare l’abito”.
Uno dei viaggi papali più chiacchierati e movimentati della recente storia. Si parte con il regalo boliviano di Evo Morales, ovvero il crocifisso con falce e martello che Bergoglio, un po’ indispettito, ha accettato (sollevando qualche perplessità nel mondo cattolico). Si continua poi con il medaglione con foglie di coca appeso al collo del Pontefice e si arriva al tè alla coca che, in grandi quantità, il Papa avrebbe bevuto sul volo che ha preso dopo l’incontro con Morales. Bene, non è tutto.
Già, perché ora è spuntata una nuova, particolare, fotografia di Bergoglio: una fotografia che lo ritrae mentre esce da Burger King, la celebre catena di fast food. Si è fatto un panino? No, non proprio: il Papa è entrato nell’hamburgeria di Santa Cruz, bolivia, per un cambio d’abito. Francesco è entrato da Burger King per indossare i paramenti liturgici, e insieme a lui anche gli altri vescovi e preti che dovevano concelebrare in piazza del Cristo Redentore la messa. Una scelta obbligata, spiegano dall’entourage papale, poiché in zona non c’era alcun edificio adatto.
Mister Alfredo Troche, ceo della Bolivian Food che ha in franchising quel punto vendita di Burger King, ha spiegato al quotidiano online El Dia: “L’edificio è stato considerato adeguato e abbiamo sospeso temporaneamente le vendite”. Curioso, comunque, che il Papa abbia scelto proprio il fast food, lui che della lotta alla fame del mondo ha fatto forse il primo punto del Pontificato: simbolicamente, Burger King, rappresenta tutt’altro.
Fonte: liberoquotidiano.it
Riguardo al mate di coca o thè alla coca che il papa ( si dice ) abbia assunto in quantità , chi come me è stato in missione in Bolivia e abbia vissuto sull’altipiano o a La Paz, sa che per affrontare i problemi respiratori dovuti all’altezza e alla mancanza di ossigeno un thè alla coca è quello che ci vuole e impariamo a distinguere tra la foglia di coca e l’estratto che dalla foglia si ricava e si lavora per trasformarlo in cocaina .
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Ma che sta dicendo? il thè alla coca deve averle dato davvero alla testa!!
Dovremo dunque presumere che chiunque vive al di sopra di duemila metri si fa un bel thè drogato! Guardi Tiziano che il Papa stesse smentisce lei e smentisce l’articolo, ecco la risposta che ha dato ai giornalisti sull’aereo:
…Ah, la “droga”. Mah, il mate mi aiuta, ma non ho assaggiato la coca. Questo è chiaro!
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2015/july/documents/papa-francesco_20150712_paraguay-conferenza-stampa.html
Diverso è il mate che è una bevanda tirata fuori dai gesuiti durante le prime missioni in quelle terre proprio per sostituire, con questa bevanda, le bevande alcoliche e drogate che erano solite farsi le persone allora indigene.
Il mate non è una bevanda a base di coca, ed è assurda la sua distinzione fra un thè alla coca e le foglie di coca, il processo che produce la cocaina è chimico senza dubbio e perciò fa più male, ma la foglia di coca è altamente drogante anche al naturale, specialmente quando gli indigeni la masticavano, uno dei motivi (insieme alle foglie di tabacco) per cui perdevano tutti i denti in giovane età….
Il mate si da fin anche ai bambini, li si educa fin da piccoli a stare in comunione con la famiglia e gli amici attraverso questa bevanda, un pò come il thè per gli inglesi.
Inoltre il mate ha capacità curative mantenendo basso il COLESTEROLO , la coca e le foglie di coca non c’entrano nulla.
Se lei si fa foglie di coca come thè, non dica che quello è il mate, per favore!
resti più lucido smettendo di farsi di foglie di coca lessate!
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