
Un mesto anniversario. Un nostro collega argentino, ci fa sapere un doloroso anniversario. Il 6 giugno 2011 è passato un anno da quanto è stata chiusa la Cappella del Sacro Cuore a Buenos Aires. Quale il motivo? facile da intuire. Leggete di seguito (una nostra traduzione) e ne avrete sconsolante conferma.
Roberto (15 giugno 2011)
Il 6 giugno dell’anno scorso, terminata la solennità del Corpus Domini, un diabolico furore si è scatenato sulla parrocchia del Sacro Cuore Cappella di Buenos Aires. Un uomo, che difficilmente sarebbe potuto essere distinto come un prete cattolico, è apparso all’improvviso e ha interrotto il canto alla Vergine e cominciato a rimproverare i fedeli che non capivano cosa stesse succedendo. Ma quali potevano mai essere le colpe di quelle persone? Molte, secondo la mente e il cuore del progressismo che governa la Chiesa a Buenos Aires. Ma tutto può essere riassunto in poche parole: il loro impegno verso le vera liturgia cattolica, che così difficilmente sta cercando di ripristinare il Santo Padre Benedetto XVI. Quel prete non poteva tollerare che una fonte di “infezione” inquinasse il quartiere con la sua strana pratica della Comunione in ginocchio, col canto gregoriano, col Canone Romano detto in latino, ecc. Non poteva tollerare il gran numero di giovani che, Domenica dopo Domenica, riempivano la piccola chiesa, attratti dalla tradizionale pietà religiosa. Non poteva tollerare il Santissimo Sacramento solennemente portato in processione (sotto un baldacchino, che terribile!), due volte all’anno a benedire con la Sua amorevole presenza nelle strade di quartiere, che sono stati privati di Lui per molti anni. Non poteva tollerare la predicazione chiara, vibrante, apertamente e rigidamente cattolica del Dott. Alfredo Sáenz, SJ, di fama internazionale, che ha dato il suo pio apporto a questa cappella umile nel quartiere. […] E, soprattutto, non riusciva a perdonare che questa comunità avesse ottenuto col suo precedente parroco, ora in esilio, l’applicazione del Motu Proprio Summorum Pontificum appena pubblicato un mese! Comunità che non potrà mai dimenticare il cardinale Bergoglio, che ha praticato un piano per boicottare la volontà del Papa espressa in tale documento. Per tutto questo, questa Messa solenne del Corpus Domini è stata l’ultima. Oggi, la Cappella del Sacro Cuore è chiusa. Mentre le sette protestanti fortemente suonano le campane delle case. […] Da qui, chiediamo ai nostri lettori di pregare per l’apertura anticipata della Cappella del Sacro Cuore di Gesù (che sarebbe una meraviglia), ricordando che noi onoriamo il momento in cui, dopo molti anni, brillavano brevemente la solenne rito tridentino tra le sue antiche mura. Quel prete, era il Parroco don Antonio Panaro.
Fonte: pagina Catolica.
© MESSA IN LATINO (14 marzo 2013)